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Milano. Città Metropolitana: Storie di “Emersioni” raccontate da giovani giornalisti e giornaliste

(mi-lorenteggio.com) Milano, 4 ottobre 2022 – Storie di “Emersioni” raccontate da giovani per… giovani. Un progetto di comunicazione ambizioso, quello promosso dalla Città metropolitana di Milano, insieme a Codici e cheFare, che s’inserisce nel contesto più ampio del progetto Derive e Approdi, incentrato sul contrasto alla tratta di esseri umani e dello sfruttamento lavorativo, ma anche sulla successiva inclusione sociale con percorsi individualizzati di protezione e reinserimento sociale. Un percorso che vede coinvolte numerose istituzioni e diversi enti del terzo settore e che vuole raccontarsi anche alle nuove generazioni proprio attraverso di loro. L’evento finale del progetto si è svolto lunedì 3 ottobre nella sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, che ha fatto da cornice alla presentazione ufficiale della rivista Emersioni, distribuita in forma cartacea e disponibile anche online, e alla simbolica premiazione di redattori e redattrici.

La domanda di partenza è stata: come sensibilizzare un pubblico giovane su temi difficili e apparentemente lontani? E’ così nata la collaborazione della Città Metropolitana di Milano (Direzione Politiche del Lavoro e Welfare) con Codici e cheFare, che, tramite una call, ha coinvolto un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni afferenti all’area metropolitana. I giovani e le giovani, coordinati dal giornalista Giuliano Battiston, hanno creato una redazione temporanea che ha realizzato una rivista incentrata sui temi della tratta, fatta di interviste, ritratti, reportage e munita di un glossario per spiegare le parole chiave del loro “racconto”, un vero e proprio laboratorio giornalistico, in cui i giornalisti in erba hanno imparato a “scrivere di cose difficili”, ma anche ad interagire con i tanti mondi che, ogni giorno, si impegnano contro lo sfruttamento e  la tratta, lavorando per  l’inclusione e il reinserimento sociale.

All’iniziativa, molto partecipata e sentita dai giovani protagonisti, erano presenti i partner Codici e cheFare, che hanno introdotto il progetto, Giuliano Battiston, il giornalista che ha coordinato la redazione di “Emersioni”, Miriam Pasqui, della Dìrezione Welfare e Salute- Area Diritti e Inclusione del Comune di Milano, Federico Nejrotti, di Ufficio Furore, e Luigi Corvo, ricercatore dell’Università di Milano Bicocca. A fare gli onori di casa, Diana De Marchi, consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali della Città metropolitana di Milano e Susanna Galli, Direzione Politiche del Lavoro e Welfare (P.O formazione, pari opportunità e terzo settore) della Città metropolitana.

Grande l’emozione dei dieci ragazzi presenti in sala, che hanno ripercorso l’esperienza estiva del laboratorio, dal confronto su come affrontare i temi della tratta e dello sfruttamento, agli strumenti da usare per raccontarli, sino al lavoro sul campo, alle prese con interviste e reportage, a volte anche al fianco degli operatori, sulle strade per conoscere in presa diretta queste tematiche e le vittime. Ne è scaturito un lavoro giornalistico notevole, confezionato in un prodotto accattivante, in grado di parlare ai giovani, proprio perché fatto da loro. Un punto di partenza, come è emerso dagli interventi dei relatori, che punta a proseguire per far sì che le politiche giovanile si realizzino coinvolgendo proprio i ragazzi, avvicinando le istituzioni ai cittadini anche attraverso nuove forme di comunicazione.

“A nome della Città metropolitana di Milano, non posso che esprimere soddisfazione per questo progetto- commenta Diana De Marchi, consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali – In primis il grande lavoro nell’ambito di  Derive e approdi, per il contrasto della tratta di esseri umani e per la protezione delle vittime di sfruttamento sessuale, del lavoro, dell’accattonaggio e delle economie illegali per arrivare alla successiva inclusione sociale. Quindi il passaggio successivo, ossia spiegarlo ai più giovani, rendendo essi stessi protagonisti del racconto dando voce a chi non ne ha. Temi complessi, spiegati e raccontati con linguaggi nuovi, rendendoli più fruibili, avvicinabili, conoscibili. E sappiamo quanto la conoscenza sia fondamentale per affrontare le criticità e risolvere in maniera efficace. Una dimostrazione concreta di come le nuove generazioni possano e debbano essere coinvolte anche su tematiche complesse, resi partecipi delle tematiche sociali del territorio e co-attori del cambiamento. Permettetemi quindi di ringraziare chi ha creduto in questo progetto, tutto il personale della Città metropolitana di Milano, in primis, ma anche tutti gli attori/attrici e partner della rete e dei progetti, ma soprattutto questi ragazzi e ragazze che si sono messi in gioco, dimostrando determinazione e interesse. L’auspicio è che questo sia solo l’inizio, la prima pietra di un’esperienza che possa diffondersi e ripetersi, magari usando i mezzi più amati dai giovani e dalle giovani, ossia i social network”.

Susanna Galli, P.O formazione, pari opportunità e terzo settore, ha portato i ringraziamenti della Direzione Politiche del Lavoro e Welfare, diretta dal dottor Federico Ottolenghi, ai partner, tra cui il Comune di Milano che è capofila, e, soprattutto, ai talentuosi giornalisti in erba: “Il primo successo è poter avere qui questi ragazzi – ha commentato -; il secondo è stato, come istituzioni, saper ascoltare e dare loro spazio. Con Derive e approdi abbiamo portato avanti, e per questo ringrazio tutti gli operatori, un lavoro importante di contrasto al grave sfruttamento delle donne e lavorativo, con azioni concrete, formazione e condivisione di buone pratiche in un modello multi-agenzia . Creare una nuova mentalità e raccontare questo lavoro è stato lo step successivo. Farlo coi giovani, per trovare nuove vie di comunicazione e rivolgersi a nuovi target, è stato l’obiettivo di questa seconda fase del progetto. Abbiamo lavorato sulle parole e sul linguaggio e mi auguro che sia solo l’inizio di un percorso che continuerà nel tempo. Alla Città metropolitana di Milano il merito di dare a tutti noi l’opportunità di sperimentare nuove strade”.

Al termine dell’evento, premiazione simbolica per i redattori e le redattrici, con la consegna di un attestato di partecipazione da parte della consigliera Diana De Marchi. Emozione per: Celeste Zavarise, Cristiano Zanin, Anastasia Virgili, Chiara Vigorelli, Federica Pirola, Matteo Mariotto, Tiziana Ghiuro, Ylenia Rosanna De Luca, Nicodemo Bresciani, e la caporedattrice Bianca Barozzi. Un ringraziamento anche agli assenti, Matteo Zoccolo, Giorgio Coletti e Caterina Di Lucchio. La rivista è consultabile online.

Redazione

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