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FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano: Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le GIORNATE FAI D’AUTUNNO

(mi-lorenteggio.com) Milano, 13 ottobre 2022 – Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le “Giornate FAI d’Autunno”, il grande evento autunnale di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture attivi in tutta la Lombardia.

Anche in questa edizione – l’undicesima – i Delegati e i Giovani Volontari della Fondazione metteranno a disposizione la loro energia e il loro entusiasmo per aprire al pubblico 114 luoghi speciali in 49 città lombarde, selezionati perché meritevoli di essere conosciuti e valorizzati e molti dei quali solitamente inaccessibili, dove verranno proposte visite – a contributo libero – che permetteranno ai partecipanti di cogliere lo splendore delle città in cui viviamo e dei territori che ci circondano. Una benefica immersione tra arte, storia e natura e anche una preziosa occasione per approfondire la missione del FAI e prendere consapevolezza, una volta di più, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente della nostra regione. La manifestazione si inserisce nell’ambito della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia” che il FAI organizza nel mese di ottobre (l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione all’evento saranno consultabili dal 4 ottobre sul sito www.giornatefai.it).

Tra i numerosi luoghi aperti in tutta la regione ci saranno palazzi, ville, chiese, castelli, aree archeologiche, musei, siti militari, esempi di archeologia industriale, luoghi dell’istruzione e centri di ricerca, che saranno mostrati attraverso lo sguardo appassionato e originale dei Volontari del FAI. Come di consueto non mancheranno itinerari nei borghi, percorsi naturalistici e visite a luoghi “verdi” quali parchi, giardini storici e orti botanici, anche in ambito urbano, nel solco del crescente impegno della Fondazione per la diffusione di una maggiore “cultura della natura”.

Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
L’elenco completo dei luoghi visitabili e le modalità di partecipazione saranno comunicati a partire dal 4 ottobre su www.giornatefai.it.

Le Giornate FAI d’Autunno 2022 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate:
Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento.
Si ringrazia Edison, azienda energetica da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale e sociale presenti nel nostro Paese, che accompagna il FAI nel suo percorso di transizione ecologica ed energetica. Per questa occasione l’azienda energetica aprirà la propria centrale idroelettrica in Val Caffaro.
Grazie inoltre a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa e presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili.

L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura e con il contributo di Regione Lombardia.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 10 al 16 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio.
Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG e la raccolta fondi promossa sulle reti del servizio pubblico.

Grazie di cuore alle 19 Delegazioni, 7 Gruppi FAI, 16 Gruppi FAI Giovani e 1 Gruppi FAI Ponte tra culture, attivi in tutta la regione. Ad affiancare i volontari ci saranno gli studenti che partecipano al progetto “Apprendisti Ciceroni”, che hanno l’opportunità di seguire un percorso formativo, con il supporto dei loro docenti, che li preparerà a vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.

Si ringrazia per la collaborazione lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che, durante le Giornate FAI d’Autunno concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo, e la Croce Rossa Italiana per la partnership ormai consolidata negli anni.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

Elenco completo dei luoghi visitabili e modalità di partecipazione all’evento dal 4 ottobre su:
www.giornatefai.it – www.fondoambiente.it

Elenco completo dei luoghi aperti in LOMBARDIA e modalità di partecipazione all’evento su: www.giornatefai.it

Le aperture di Giornate FAI d’Autunno 2022 a Milano:

MILANO
Palazzo Diotti – Prefettura
Visite su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre – POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima.
Palazzo Diotti, oggi sede della Prefettura di Milano, affacciato su Corso Monforte, era situato un tempo in una delle aree verdi più preziose della città, l’antico viridarium, che si qualificava per la presenza di ampi giardini e ortaglie, pertinenza di enti monastici risalenti ai secoli XVI e XVII e di palazzi aristocratici sette-ottocenteschi. In occasione delle Giornate, i visitatori saranno accolti nel Cortile d’Onore, scopriranno l’area verde del giardino all’inglese e saliranno i monumentali scaloni dell’antica residenza. Al piano nobile visiteranno le sale di rappresentanza riccamente arredate e trasformate all’epoca della Restaurazione austriaca, tra cui il grandioso e luminoso Salone delle Colonne con il suo doppio affaccio sul Cortile d’Onore e su Corso Monforte. Infine, la visita alla Camera di Mussolini ed esternamente alla Torre delle Sirene, centrale di allarme antiaerea della fine degli anni Trenta. Sarà l’occasione per ripensare a momenti drammatici e cruciali della storia cittadina e nazionale.
Comando Prima Regione Aerea
Visite su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Il Comando della Prima Regione Aerea è uno degli Alti Comandi dell’Aeronautica, responsabile della difesa aerea e della gestione amministrativa e logistica della Forza Armata per l’Italia settentrionale. Il progetto del complesso edilizio di via Novelli fu affidato nel 1936 all’architetto Luigi Lorenzo Secchi; nel 1941 la costruzione era quasi al termine, ma le esigenze operative, strutturali e di difesa dovute al conflitto mondiale in pieno svolgimento, fra gennaio e giugno dello stesso anno, comportarono la consegna anticipata e provvisoria degli edifici che la compongono. Completata dunque dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, la struttura è rimasta sostanzialmente immutata nell’originaria organizzazione formale, con l’ingresso monumentale decorato da formelle recanti i simboli dell’Arma. All’esterno dell’edificio si può ammirare il monumento all’Aviatore, realizzato nel 1926, che rappresenta Icaro in volo, mentre all’interno è custodita la scultura La vittoria atlantica, opera di Arturo Martini realizzata in occasione della seconda traversata atlantica di Italo Balbo avvenuta nel 1933. L’opera bronzea, alta cinque metri, raffigura una donna in estasi, trasportata in cielo da 24 aquile dalle ali spiegate, che simboleggiano i 24 idrovolanti S55X con i quali Balbo e i suoi equipaggi raggiunsero le coste del Nord America. Durante le Giornate FAI si visiteranno gli ambienti del comando militare, si potrà ammirare la scultura del Martini e saranno esposti alcuni equipaggiamenti e velivoli in uso all’arma.
Palazzo di Giustizia
Visite su prenotazione
Apertura SOLO sabato 15 ottobre – ingresso riservato agli ISCRITTI FAI – POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima.
Situato lungo Corso di Porta Vittoria, a est dell’antica cerchia dei Navigli, il Palazzo di Giustizia di Milano occupa un’area di circa 30 mila metri quadrati e ospita il Tribunale, la Corte di Appello, la Procura della Repubblica presso il Tribunale e la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello. L’edificio, realizzato tra il 1932 e il 1940 secondo i dettami dello Stile Novecento teorizzato da Margherita Sarfatti, fu assegnato tramite bando al celebre architetto Marcello Piacentini, che progettò pochi anni prima anche il Palazzo dell’INPS. Internamente decorato con mosaici, altorilievi, affreschi e sculture, nell’aula della Corte di Appello è collocata la grande statua La Giustizia, opera in porfido rosso di Attilio Selva, mentre nell’aula della Corte di Appello Civile sono custoditi tre grandi bassorilievi che formano un imponente trittico: La Giustizia Romana di Romano Romanelli, La Giustizia Corporativa di Arturo Martini e La Giustizia Biblica di Arturo Dazzi. Molte le opere d’arte qui conservate – a firma tra gli altri di Carlo Carrà, Achille Funi, Arturo Martini, Piero Marussig, Mario Sironi – mentre i tre portali d’ingresso sono decorati con bassorilievi di Fausto Melotti e Corrado Vigni.
Palazzo Cusani
Visite su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre – POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima.
Luogo solitamente chiuso in quanto sede del Comando Militare Esercito Lombardia, nonché sede di rappresentanza della NATO a Milano, Palazzo Cusani apre solo per eventi o come circolo ufficiali ed eccezionalmente in occasione delle Giornate d’Autunno. Fatto erigere nei primi decenni del XVII secolo per volere del marchese Agostino Cusani, fu ampliato e completato con una facciata artistica su via Brera su commissione del cardinale Agostino II un secolo dopo. Il palazzo fu ulteriormente rimaneggiato negli anni Settanta del secolo, con una nuova facciata interna affidata da Ferdinando Cusani al Piermarini. Il figlio di Ferdinando, dedito al gioco, si vide costretto a vendere il palazzo al demanio del Regno d’Italia nel 1808, che ne fece la sede del Ministero della Guerra. Malgrado i molteplici interventi, gli interni conservano ancora oggi integre al piano nobile la maggior parte delle decorazioni settecentesche. Tra le curiosità del palazzo, tre palle di cannone scagliate dalle artiglierie di Radetzky durante le Cinque Giornate di Milano ancora incassate nella facciata posteriore. In occasione delle Giornate si visiteranno il piano nobile, il Salone delle Feste con l’affresco di Giovanni Angelo Borroni, le Sale del Caffè, degli Intarsi, delle Allegorie, delle Divinità e dell’Ingegno, con le loro volte affrescate, gli stucchi dorati, le specchiere, i mobili di pregio e le decorazioni neoclassiche, per finire con la facciata interna di Piermarini che dà sul giardino.
Palazzo Isimbardi
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
La storia di Palazzo Isimbardi, oggi sede istituzionale della Città Metropolitana di Milano, inizia nel XVI secolo quando venne costruito come elegante dimora di campagna, in una zona fuori dalle mura cittadine lungo una delle vie che conducevano al contado, nel cosiddetto viridarium di Milano. Al suo interno sono custoditi affreschi, sale riccamente decorate, un ampio giardino e varie collezioni d’arte, che testimoniano i diversi rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli, secondo i gusti e la volontà dei proprietari che lo abitarono: prima il patriziato locale, quindi l’alta borghesia, fino all’acquisizione da parte della Provincia di Milano negli Anni ’30 del XX Secolo.
Diventato sede della Provincia di Milano, il palazzo fu ampliato su progetto di Giovanni Muzio con un nuovo corpo di fabbrica coerente con lo stile funzionalista. Oltre ad ospitare la quotidiana attività amministrativa, Palazzo Isimbardi ha un rilevante patrimonio artistico, architettonico e naturalistico. Durante la visita si potrà ammirare la Sala degli Affreschi, con opere del Morazzone, e la Sala Giunta con il grande telero L’apoteosi di Angelo della Vecchia del Tiepolo, oltre che il cortile d’onore, il sontuoso scalone e il ricco giardino dal quale è possibile scorgere la Torre delle Sirene e l’accesso al bunker costruito nel 1943 come riparo per il personale della Provincia.
Banca Cesare Ponti – Sede Storica della Banca Cesare Ponti
Visite su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre – ingresso riservato agli ISCRITTI FAI – POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima.
La Sede Storica della Banca Cesare Ponti si affaccia su Piazza del Duomo, aperta e rimasta pressoché intatta fin dal lontano 1881. La struttura, realizzata negli anni ‘70 dell’Ottocento, sorge laddove un tempo i Milanesi altolocati erano soliti ritrovarsi: il Coperto dei Figini. Poco dopo l’inaugurazione, la Galleria cominciò a ospitare botteghe e luoghi di ritrovo di tutto rispetto, alcuni dei quali visibili ancora oggi, e ancora intrisi di quell’atmosfera unica che si associa alla Belle Époque parigina, qui reinterpretata in chiave locale. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà possibile scoprire gli ambienti riservati al direttore e ai suoi collaboratori. Inoltre, sarà possibile ammirare la mostra temporanea dell’artista Adriano Attus, nonché attuale Direttore creativo del Sole 24 Ore. Il percorso di visita parte dal piano terra, nell’ampio salone che ospita al contempo gli arredi storici e la mostra di arte contemporanea. Si percorrerà il perimetro della stanza dove si potrà vedere una scultura, un totem realizzato proprio in occasione dei 150 anni di attività della Banca, che conclude la mostra con un ritorno al presente contemporaneo. La seconda e ultima parte del percorso si svolge al primo piano, dove i visitatori potranno scoprire la storia della Banca, strettamente legata al contesto architettonico e artistico della Galleria Vittorio Emanuele II. A seguire, si verrà condotti nella Sala Consiglio, per ammirare il celebre dipinto di Francesco Hayez. Sarà un modo per imparare qualcosa di nuovo sull’artista, e sulla biografia della sovrana scozzese rappresentata nell’opera.
Grattacielo Pirelli
Visite su prenotazione
Apertura SOLO domenica 16 ottobre – POSTI ONLINE TERMINATI, possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima.
Il grattacielo Pirelli, costruito tra il 1956 e il 1960, è considerato come il capolavoro dell’architetto Gio Ponti e del suo studio. A commissionarlo è stato il gruppo industriale Pirelli, capitanato dai fratelli Alberto e Piero Pirelli, i quali desideravano promuovere l’immagine della società con un edificio rappresentativo, in una posizione strategica a ridosso della Stazione Centrale e nell’area destinata al nuovo centro direzionale. Nell’area su cui sorge esistevano degli stabilimenti del gruppo, distrutti dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale. Il grattacielo è stato inaugurato il 4 aprile 1960. Nel 1978, la società Pirelli decide di cedere l’edificio alla Regione Lombardia. Dopo l’acquisizione da parte della regione, l’edificio è oggetto di lavori di adeguamento realizzati sotto la guida di Bob Noorda e Egidio Dell’Orto prima e di Vico Magistretti. Il 2004 è l’anno di un secondo restauro, a seguito dell’incidente aereo che ha colpito l’edificio nell’aprile del 2002. Durante i lavori di restauro si è potuto riportare l’interno dell”edificio allo splendore originario. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile analizzare il contesto urbano e l’esterno dell’edificio, attraverso una dettagliata descrizione della struttura e delle facciate che inviterà alla comparazione con la Torre Velasca, altro edificio simbolo della rinascita post-bellica di Milano. A seguire un approfondimento della sala consiliare che ospitava il “cervellone”, il grande computer che era il vanto tecnologico dell’edificio, per poi salire al 26° piano, oggetto di completo ripristino dopo l’incidente aereo del 18 aprile 2012 e al 31°, sede del famoso belvedere da cui ammirare la città dalla sua giusta altezza.
Sede del Gruppo Carabinieri di Milano
Visite su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Su piazza San Sepolcro, sorge Palazzo Castani, che prende il nome dalla nobile famiglia che lo abitò. Si tratta di un edificio del XV secolo, rimaneggiato sin dal Settecento. In questa antica dimora, il 23 marzo 1919, Benito Mussolini, fondò i Fasci di Combattimento. Nel 1936, sempre per volontà di Mussolini, questo edificio divenne la sede della “Casa del fascio primogenito”, e i lavori per il suo ammodernamento vennero affidati all’architetto Piero Portaluppi che ampliò i due lati di Palazzo Castani. Attualmente, all’interno di questo storico edificio, dalla parte dell’ingresso su via Fosse Ardeatine, sono ospitati i comandi dell’Arma dei Carabinieri: Gruppo Milano, Compagnia Milano Duomo e Stazione Milano Duomo Principale. Durante le Giornate FAI, sarà possibile visitare una delle architetture di Piero Portaluppi, non accessibili al pubblico poiché è sede operativa del Gruppo Carabinieri Milano. Inoltre, si potranno ammirare tutte le soluzioni progettuali che caratterizzano l’opera di Portaluppi, qui come in altri lavori da lui realizzati a Milano. Ammirare l’uso sapiente dei materiali, delle innovazioni e delle soluzioni funzionali, all’avanguardia per l’epoca. Inoltre si potrà osservare uno dei primi lavori di Lucio Fontana che, all’interno di questo spazio, realizza dei bassorilievi che hanno come tema le Vittorie alate.
Palazzo del Capitano di Giustizia
Visite su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Il Comando e la Centrale Operativa della Polizia Locale di Milano trova sede in un palazzo della II metà del 1500. Oggi si trova al Verziere tra Piazza Beccaria e piazza Fontana, nel centro storico di Milano a pochi passi dal Duomo. Per oltre tre secoli, dal 1605 al 1940, fu la sede del Palazzo del Capitano di Giustizia che esercitava le funzioni del Tribunale di Milano. Il progetto dell’edificio originario, avviato nel 1570 è dell’architetto Piero Antonio Barca che conclude il lavoro nel 1605. Nel 1871 fu creata la piazza con la statua di Cesare Beccaria. Anche Alessandro Manzoni cita il Palazzo nei “Promessi Sposi”, ricordando la sommossa del pane. Dopo i bombardamenti del 1943, nel 1960 Piero Portaluppi fu incaricato dell’intervento di ricostruzione. Oggi il Palazzo del Capitano di Giustizia è sede degli uffici del Comando della Polizia Locale di Milano. Qui si trova la Centrale Operativa da dove si monitora la città e vengono gestite le richieste di intervento. In Giornate FAI, i visitatori avranno la possibilità di accedere alla Centrale Operativa accompagnati dagli Agenti di Polizia Locale che racconteranno loro come si svolge l’attività. Durante il weekend saranno presenti anche i reparti specialistici con esibizioni del gruppo Cinofili e della Banda Musicale.
Campus Bovisa Politecnico di Milano
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Uno storico complesso industriale che, a partire dagli anni ‘90 dello scorso secolo, è stato gradualmente trasformato in aule e laboratori universitari. In questo contesto spicca la Galleria del Vento, luogo di continua ricerca che è apprezzato in tutto il mondo e richiesto da tantissime società per la sua capacità di fornire risposte tecniche e consigli ai progettisti di svariate discipline. Il percorso che si seguirà in Giornate FAI inizierà con la visita del decumano del campus sino alla nuova collina degli studenti. Si proseguirà con la Galleria del Vento e al termine si visiteranno 3 opere d’arte di Giò Pomodoro, gelosamente custodite in questi spazi.
Casa Degli Aristi
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Casa degli Artisti nasce nel 1909 su iniziativa dei Fratelli Bogani, coppia di mecenati, per ospitare laboratori e atelier per artisti. Dopo un lungo periodo di abbandono, si torna a parlare di Casa degli Artisti anche grazie alla presenza di artisti di fama internazionale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell’arte Jole De Sanna. Sul finire degli anni ‘80, l’immobile viene in parte occupato e subisce un rapido declino, tanto che nel 2007 viene sgomberato e messo in sicurezza a causa delle condizioni di precarietà strutturale. Il percorso prevede la visita degli spazi di esposizione di Casa degli Artisti, situati al piano terra, e quelli di produzione artistica, ossia gli studi d’artista siti al primo piano e solitamente non accessibili. Inoltre, si visiteranno gli spazi esterni, da cui si può ammirare al meglio l’architettura nel suo insieme, con le sue ampie vetrate sorrette da una costruzione in cemento armato e ferro, tra le prime in Italia e anticipatrice dell’architettura razionalista. Durante Giornate FAI d’Autunno, la Casa ospiterà la residenza “Spazio Libero”, progetto nel quale 2 curatrici e 7 artisti si confronteranno al fine di trovare “prossimità e lontananze e di comprendere la potenza di questa tensione”, come ha detto lo stesso Milovan Farronato, ideatore della residenza.

Per informazioni su prenotazioni ed orari visitare il sito www.giornatefai.it

Si segnalano altre aperture in provincia di Milano:

VIMODRONE (MI)
Borgoverde: Vimodrone Contemporanea
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
SAN GIULIANO MILANESE (MI)
Abbazia di Viboldone
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
CARPIANO (MI)
Collezione Privata Moyersoen Della Cavalleria Militare nel Periodo 1939 – 1945
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre

Per informazioni su prenotazioni ed orari visitare il sito www.giornatefai.it

Beni FAI aperti a Milano e nel resto di Lombardia:

VILLA NECCHI CAMPIGLIO (MI), PALAZZINA APPIANI (MI), PALAZZO E GIARDINI MORONI (BG), CASTEL GRUMELLO (SO), ALPE PEDRORIA E ALPE MADERA (SO), VILLA DEL BALBIANELLO (CO), TORRE DEL SOCCORSO (CO), VILLA FOGAZZARO ROI (CO), VILLA E COLLEZIONE PANZA (VA), VILLA DELLA PORTA BOZZOLO (VA), CASA ED EMPORIO MACCHI (VA), MONASTERO DI TORBA (VA), TORRE DI VELATE (VA), ANTICA EDICOLA DEI GIORNALI (MN)

Per informazioni su prenotazioni ed orari visitare il sito www.giornatefai.it

Altre aperture in LOMBARDIA:

MERATE (LC)
Osservatorio Astronomico di Brera
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
L’Osservatorio Astronomico di Brera (OAB) è la più antica istituzioni scientifica milanese ancora attiva. Fin dalla sua fondazione, avvenuta intorno al 1762, l’OAB mantiene la sede in Palazzo Brera. Dal 1923 è attiva una seconda sede a Merate, dove si trova la maggioranza dei ricercatori e dove sono stati stabiliti laboratori per la ricerca tecnologica nel campo della strumentazione astronomica. A Merate sono attivi anche due telescopi professionali (Ruths, Zeiss), ora usati per la didattica e la divulgazione. Oggi l’OAB è un moderno centro di ricerca che fa parte dell’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica e conduce attività scientifica d’eccellenza in collaborazione con agenzie e organismi internazionali. In particolare, l’OAB si distingue nei settori dell’Astrofisica delle Alte Energie, della Cosmologia Osservativa, della ricerca di Pianeti extrasolari e delle tecnologie collegate, con particolare riferimento allo sviluppo di specchi per telescopi a raggi X e strumentazione per telescopi ottici.
CAPRIATE SAN GERVASIO (BG)
Villagio operaio di Crespi d’Adda
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre (visita al Mausoleo solo per Iscritti FAI sabato pomeriggio) – POSTI ESAURITI
In una pianura delimitata dai fiumi Adda e Brembo, sulla punta di una penisola denominata “Isola Bergamasca”, sorge il Villaggio di Crespi d’Adda, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1995 come “esempio eccezionale delle scelte di industriali illuminati che andavano incontro alle esigenze dei lavoratori”, nonché per l’integrità della sua struttura. Realizzato nel 1878 intorno al Cotonificio voluto da Cristoforo e Silvio Crespi, industriali di Busto Arsizio, si trattava di un villaggio industriale progettato su modello di quelli europei, una “città del lavoro ideale e moderna” con tutti i servizi a disposizione degli operai e delle loro famiglie: la chiesa, una scuola, un ospedale, un circolo ricreativo, un teatro, dei bagni pubblici, una piscina, alcuni negozi, campi sportivi e un parco. Sviluppato intorno al nucleo centrale della fabbrica secondo un criterio ordinato e vivibile con molto spazi aperti, viali alberati e giardini, oggi il sito è straordinariamente intatto e il suo assetto urbanistico e architettonico sono pressoché inalterati. Vi si trova una grande varietà di stili architettonici: dall’evocazione rinascimentale della Chiesa del Santissimo Nome di Maria, al neogotico del Castello e della facciata della Fabbrica, allo stile liberty ed eclettico delle ville dei dirigenti e del Mausoleo della famiglia Crespi realizzato da Gaetano Moretti nel cimitero inaugurato nel 1908, che si potrà visitare in esclusiva per gli iscritti FAI in questa occasione. La fabbrica cessa l’attività nel 2004, ma l’abitato continua a ospitare una comunità in gran parte discendente da coloro che vi vissero e lavorarono. L’utopia reale del Villaggio Crespi è inoltre protagonista del romanzo Al di qua del fiume di Alessandra Selmi. Durante le Giornate FAI d’Autunno, in via del tutto eccezionale verranno aperti case e palazzi privati, inaccessibili in altre occasioni, luoghi di residenza di persone comuni che si racconteranno attraverso le voci di guide esclusive: gli stessi proprietari degli edifici e abitanti di Crespi d’Adda. Il visitatore, quindi, sarà condotto in un itinerario alla scoperta non soltanto del sogno divenuto realtà dei Crespi, ma anche dei ricordi di coloro che lo hanno vissuto.
BAGOLINO (BS)
Centrale Idroelettrica Edison di Ponte Caffaro 1 e 2
Visita su prenotazione
Apertura SOLO domenica 16 ottobre
La Centrale 1 si trova in uno storico edificio del 1903 ed è direttamente allacciata alla rete del GRTN a 132 kV attraverso la sottostazione situata sul terrazzo del fabbricato. La Centrale 2 invece è situata in una caverna, adiacente alla più antica Centrale Ponte Caffaro 1, ed utilizza le acque del fiume Caffaro e degli affluenti di sinistra Rii Dazarè, Riccomassimo e Vallettie. Nel 1898 nasce l’idea di progettare una centrale capace di sfruttare le acque del fiume Caffaro in vista della costruzione di una tramvia elettrica Brescia-Trento, dando così vita ad un impianto modello. Per la Centrale 1 l’opera di sbarramento principale è costituita dalla presa di Romanterra mentre per la Centrale 2 è costituita dalla diga di Dazarè. Partendo dallo spiazzo che costeggia il corso del torrente Caffaro, si imbocca una galleria scavata nella roccia che ci conduce in uno spiazzo dove sorge la centrale elettrica, un elegante edificio in pietra dei primi del Novecento. Da qui possiamo vedere la parte terminale della spettacolare condotta che dalle pendici delle montagne del gruppo dell’Adamello, scavalcando il fiume Caffaro, porta le acque alle turbine dello stabilimento. All’interno degli ampi ambienti sarà possibile visitare la vecchia sala di comando realizzata ai primi del Novecento e numerosi macchinari e componenti storici del sistema di rete di distribuzione dell’energia elettrica e, naturalmente, le nuove turbine Caffaro 1 e Caffaro 2.
ZONE (BS)
Riserva Regionale delle Piramidi di Zone
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Raro fenomeno erosivo, unico in provincia di Brescia, le cosiddette “Piramidi di terra” costituiscono uno straordinario paesaggio naturale di grande suggestione, che ricordano nelle forme i rilievi rocciosi della Cappadocia conosciuti come “camini delle fate”. La Riserva Regionale, istituita dalla Regione Lombardia e dal Comune di Zone nel 1984 per la protezione e salvaguardia delle formazioni geo-morfologiche di erosione, si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari, a una altezza tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare. Traggono origine da un vasto deposito morenico lasciato 150mila anni fa da una lingua laterale dell’imponente ghiacciaio proveniente dall’Alta Valle Camonica e penetrato nella valle laterale, ora percorsa dal torrente Bagnadore. Tale ghiacciaio durante la terza glaciazione occupava il bacino corrispondente al lago d’Iseo e raggiungeva uno spessore di oltre 600 metri. Il deposito morenico, lasciato dal ghiacciaio e costituito sia da argilla, limo e sabbia sia da materiale grossolano (massi e ciottoli), è soggetto all’azione erosiva della pioggia che a poco a poco isola i grossi massi di roccia e trasporta a valle i materiali fini. La forza distruttiva della pioggia e quella protettiva del masso si combinano fino a modellare una colonna di terra: appunto la piramide di erosione, che può raggiungere un’altezza di 30 metri. Dopo la visita dei volontari del Gruppo FAI Sebino Franciacorta, i visitatori saranno liberi di percorrere il sentiero delle piramidi per osservare da vicino il fenomeno geologico. Il percorso dura circa un’ora, è agevole e in sicurezza, ma occorre essere prudenti e indossare scarpe adatte.
COMO
Deposito della Pinacoteca Civica di Como
Apertura SOLO domenica 16 ottobre
La Pinacoteca Civica di Como si trova nella città murata, lungo la centralissima Via Diaz, ed è situata all’interno del Palazzo Volpi. Fa parte del circuito dei Musei Civici di Como assieme al Museo Archeologico “P. Giovio”, al Museo Storico “Giuseppe Garibaldi” e al Tempio Voltiano. La Pinacoteca conserva opere pittoriche e scultoree considerate patrimonio della città. La collezione, che dal Medioevo arriva sino al contemporaneo, suddivisa in quattro sezioni, si è costituita attraverso lasciti, donazioni, acquisti e documenta l’arte del territorio a partire dagli edifici religiosi, passando per la ritrattistica, il paesaggio, la pittura di genere, sino alle ricerche novecentesche legate al futurismo, al razionalismo e al design. Fulcro delle collezioni sono la cinquecentesca raccolta di ritratti degli “Uomini Illustri” di Paolo Giovio, i disegni dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia e alcune delle opere più significative del Gruppo Como, gli astrattisti comaschi del Novecento. La Pinacoteca ospita anche una biblioteca specializzata in arte e tre depositi, contenenti oltre 800 opere pittoriche. Durante le Giornate FAI di Autunno il pubblico avrà la possibilità di visitare uno dei tre depositi della Pinacoteca, solitamente non accessibile. Gli Apprendisti Ciceroni accoglieranno gli interessati all’ingresso del Palazzo Volpi per un’introduzione al luogo; si proseguirà poi salendo al primo piano dell’edificio per raggiungere il deposito, all’interno del quale si potranno scoprire alcune delle opere “nascoste” agli occhi dei visitatori quotidiani della Pinacoteca, come alcuni dei ritratti degli “Uomini Illustri” di Paolo Giovio.
LIPOMO (CO)
Caffè Milani
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
La storia del Caffè Milani inizia nel 1934, quando Celestino Milani apre un bar nel centro di Como. Dopo tre anni, il bar diventa una piccola torrefazione. Negli anni ’60, grazie al figlio Pierluigi Milani, la piccola attività diventa un’industria che si colloca a Lipomo. Il fabbricato originario risale al 1968. Nel tempo è stato ampliato e nel 2017 ha subito una forte trasformazione architettonica con l’inaugurazione di “Esposizione Caffè Milani” in occasione degli ottant’anni dell’attività.
All´interno della “Esposizione Caffè Milani” viene proposto un percorso completamente legato al caffé, dalla pianta alla tazzina. L´esposizione si articola in diverse sezioni, tra cui una sala corsi (al piano terra), una raccolta di oltre 200 pezzi tra strumenti per la preparazione del caffè in ambito domestico e macchine professionali dal Settecento ad oggi (al primo piano), insieme ad una collezione di 700 tazzine di diverso design. Si proseguirà con un percorso dedicato alla filiera del caffè e, al secondo piano dell’edificio, è presente inoltre una serra ornamentale per la coltura delle piante di caffé e una biblioteca con volumi sul tema. Durante le Giornate FAI di Autunno sarà possibile visitare “Esposizione Caffè Milani” in occasione dell’85° anniversario dalla fondazione dell’azienda.
CREMA (CR)
Palazzo Albergoni Arrigoni
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Palazzo Albergoni Arrigoni sorge nel centro storico di Crema, integrato con altri edifici che lo nascondono alla vista, a pochi passi da Piazza Duomo e dalle “Quattro vie”, dove si intersecano le strade principali. Durante l’evento Nazionale saranno aperti al pubblico in via eccezionale la corte-giardino, il portico e il monumentale scalone di Palazzo Albergoni Arrigoni, paragonato per diversi aspetti agli scaloni dei palazzi Stanga Rossi di San Secondo a Cremona, Crivelli a Milano e Schloss Mirabell a Salzburg. Il palazzo presenta una pianta a U con un corpo principale porticato e due ali laterali su due livelli, e si sviluppa attorno a una corte con alberi e una grande aiuola centrale. Il percorso di visita si concluderà in Contrada di Porta Serio (attuale via Mazzini) davanti al fronte più antico, risalente al XIV-XV secolo, dove ancora si conservano decorazioni in cotto, avanzi di finestre e l’arco a doppia ghiera di un portale d’ingresso.
CREMONA
Palazzo Tinti Pallavicino Clavello
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Il palazzo del Governo, sede della Prefettura e dell’Amministrazione Provinciale, affaccia direttamente su corso Vittorio Emanuele II, a pochi passi da piazza Antonio Stradivari, nel cuore del centro storico di Cremona. Dell’originario nucleo cinquecentesco voluto dalla famiglia Tinti non resta che il loggiato del cortile. La visita consentirà di accedere eccezionalmente alle sale dell’Amministrazione Provinciale e, nella sola giornata di sabato 15 ottobre, agli appartamenti prefettizi. Le sale di pertinenza provinciale consentiranno di scoprire gli eleganti e poco noti interventi pittorici settecenteschi assegnati a Giuseppe Manfredini e alcuni capolavori novecenteschi di celebri autori cremonesi come Mario Busini, Vito Rastelli e Pietro Roffi. Gli appartamenti privati del Prefetto, invece, permetteranno di ripercorrere alcuni momenti istituzionali di rilievo che hanno coinvolto la città, come i ricordi delle visite dei presidenti della Repubblica, e di apprezzare arredi e dipinti otto-novecenteschi di importanti autori cremonesi, come Antonio Rizzi e Massimiliano Gallelli.
GALBIATE (LC)
I Giardini di Villa Bertarelli – Parco Monte Barro e Centro Flora Autoctona
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 dalle e domenica 16 ottobre
Villa Bertarelli è una dimora signorile di fine Settecento che insiste, dal 1976, sull’area del Parco regionale del Monte Barro. Domina 7mila metri quadrati di giardini storici affacciati sui laghi briantei (Annone e Galbiati) da cui si scorgono i profili delle Prealpi Comasche, un incantevole contesto ambientale contraddistinto da elevata biodiversità, grazie alla varietà di specie arboree presenti. Risalente agli anni Ottanta dell’Ottocento, il giardino all’italiana è caratterizzato da forme di architettura vegetale distribuita su tre livelli uniti da una scalinata che culmina nella fontana di Piero Portaluppi arricchita da un mosaico di sassi. Al suo interno trova sede il Centro Flora Autoctona (CFA) di Monte Barro, una stazione sperimentale di Regione Lombardia il cui obiettivo fondamentale è quello di promuovere azioni tali da garantire la disponibilità di piante autoctone per opere di riqualificazione ambientale o piuttosto piante rare o minacciate per le quali può essere necessario intraprendere progetti di conservazione. Situato dal 2006 in un’ala di Villa Bertarelli, nel CFA sono presenti un Laboratorio per la Conservazione della Biodiversità, una Banca del Germoplasma delle Piante Lombarde, serre e tunnel per la produzione sperimentale di piante. Durante le Giornate FAI sarà possibile non solo ammirare il meraviglioso giardino, ma anche proseguire la visita presso la serra dove verrà allestita una mostra di Bonsai. La visita guidata procederà quindi nel Centro e nei suoi laboratori.
MANTOVA
Palazzo Magnaguti
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Edificio privato, oggi sede di un circolo letterario e parte dell’Associazione Dimore Storiche. Di costruzione seicentesca, si tratta di una classica residenza nobiliare urbana, con sale affrescate o tappezzate da tessuti pregiati, arredi e dipinti di rilievo, soffitti a cassettoni e pavimenti intarsiati. Per il suo valore storico e artistico, durante la Seconda Guerra Mondiale e su richiesta dell’ultimo erede, il Conte Alessandro Magnaguti, fu posto sotto la tutela del Comando Americano. L’immobile è vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia, Cremona e Mantova. Il percorso previsto nelle Giornate FAI condurrà alla scoperta dei saloni del piano nobile e della sala degli stemmi, con camini riccamente decorati, specchi incorniciati e finestre socchiuse. Si potrà quindi accedere allo studio del conte attraverso una scala in marmo, riprodotta sulla falsa riga di quella progettata da Michelangelo per la Biblioteca Laurenziana di Firenze, a evocare anche lo stile rinascimentale. Lo studio si presenta come un ambiente arricchito da una loggia con colonne in marmo rosso sul lato destro in contrapposizione a una analoga loggia ricavata solo pittoricamente sul lato sinistro e la rappresentazione dei duchi di Mantova nella Camera degli Sposi. Dallo studio del conte sarà quindi possibile uscire dalla scala di servizio, decorata anch’essa con semplici motti di buon augurio, e raggiungere il cortile interno.
SAN MARTINO DALL’ARGINE (MN)
Oasi Le Margonare
Apertura: sabato e domenica 16 ottobre
L’area dell’oasi affonda le proprie radici storiche in epoche remote, probabilmente preistoriche. Gli scavi avvenuti negli anni 1978 e 1990 nelle aree di Valle d’Oglio e di Valle Bugni (poco distante dal parco) hanno infatti riportato alla luce notevoli frammenti ceramici, nonché lignei, e resti animali che hanno confermato la presenza stabile di gruppi umani in questa zona almeno durante l’età del Bronzo. Successivamente l’area fu abbandonata e l’interesse della popolazione locale riemerse solo nella seconda metà del XIX secolo d.C., quando l’area fu intensamente sfruttata per l’estrazione della torba, un materiale largamente impiegato come combustibile nella prima metà del Novecento. In seguito alla cessazione dell’estrazione della torba, l’area fu interamente bonificata e dedicata alla coltivazione di pioppeti e cereali a partire dal secondo Dopoguerra, epoca cui risale anche il sistema di canalizzazione definito “a pettine”, che tuttora costituisce un elemento paesaggistico peculiare dell’area. Attualmente, l’oasi si configura come un ampio spazio naturale delimitato da pioppeti e caratterizzato dalla presenza di due piccoli bacini lacustri. La sua rilevanza naturalistica è determinata dalla presenza massiccia di specie tanto vegetali quanto animali tipiche del paesaggio rurale a meridione del corso del fiume Oglio, che qui hanno trovato il loro habitat ideale. Il percorso di visita dell’area a cura dei volontari FAI si articolerà in due momenti, uno a carattere storico e l’altro di stampo naturalistico.
LENTATE SUL SEVESO (MB)
Oratorio di Santo Stefano
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
L’oratorio di Santo Stefano si trova nella centrale piazza San Vito a Lentate sul Seveso, un comune di circa 15000 abitanti sulle colline della valle del Seveso che, pur essendo molto antropizzato, conserva vaste aree boschive e agrarie lungo le sponde del fiume. Edificato nel 1369 da Stefano Porro, uomo di fiducia dei fratelli Gian Galeazzo e Bernabo’ Visconti e loro ambasciatore presso la Corte dell’imperatore Carlo IV di Boemia, nelle intenzioni del committente l’oratorio non doveva essere solo un luogo personale di preghiera e raccoglimento, ma mirava anche al conseguimento dell’indulgenza per gli antenati Pietro e Alberto Porro che nel 1252 si erano resi complici dell’omicidio dell’inquisitore Pietro da Verona. Dopo un primo restauro realizzato negli anni ’40 del secolo scorso, i successivi lunghi anni di chiusura e un più recente restauro conservativo, l’oratorio di Santo Stefano è tornato fruibile al pubblico il 21 ottobre 2007. Le Giornate FAI d’Autunno sono quindi un’occasione per conoscere questo bene prezioso solo occasionalmente aperto dal Comune di Lentate. Durante la visita verrà raccontata la storia dell’oratorio e del potente personaggio che ne volle la realizzazione e verrà illustrata la storia di Santo Stefano attraverso i 43 straordinari affreschi, con un rapido accenno alle controversie insorte tra gli studiosi circa la loro attribuzione.
MAGENTA (MI)
Riserva naturale La Fagiana
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
La Zona Naturalistica Orientata “La Fagiana” si estende su quasi 500 ettari di aree forestali, prati, lanche e zone umide, interamente compresi nell’area vicina al fiume creata dalle alluvioni del Ticino. La mancanza di arginature consente alle acque di piena di esondare in gran parte dei boschi, mantenendo così un ecosistema fluviale dinamico e in continua evoluzione. Sono presenti quattro tipologie principali di formazioni boschive: la foresta di querce, che 2000 anni fa ricopriva l’intera Pianura Padana, boscaglie e cespugli di querce, boschi di salici e boschi di ontano nero. Alla grande varietà di ambienti corrisponde anche l’eterogeneità di specie avicole: cormorani, aironi, gallinelle d’acqua, folaghe e martin pescatori, germani reali, alzavole, scriccioli, cardellini, pettirossi, merli, capinere e cince. La Fagiana affonda le sue radici nell’età carolingia, epoca in cui cominciò a essere una zona di caccia riservata alle classi nobiliari. Nell’800, quando Vittorio Emanuele II rinunciò alla Riserva reale, si costituirono le prime grandi Riserve di caccia ticinesi. La Fagiana divenne allora una delle più importanti e famose riserve con foresterie e case di caccia tra cui, in particolare, la lussuosa villa che venne purtroppo distrutta dai bombardamenti alleati nel 1945 e che fu sede operativa tra il 1945 e il 1948 di uno dei principali campi profughi italiani per l’accoglienza degli ebrei sopravvissuti alla Shoah. La caccia venne poi abolita definitivamente nel 1974 con l’istituzione del Parco Ticino Lombardo che nel 1984 acquistò la Riserva. In occasione delle Giornate FAI si avrà l’occasione di visitare l’incubatoio ittico per la ripopolazione delle specie ittiche autoctone in via di estinzione; di scoprire il bosco di noccioli, farnie e carpini bianchi e, imboccando una passerella in legno, conosciuta anche come “passerella dei tedeschi”, e di attraversare il Ramo Delizia, uno degli ambienti acquatici più belli e più ricchi di vegetazione dell’intero Parco del Ticino. La visita proseguirà al Centro Recupero Fauna Selvatica, l’ospedale per animali selvatici gestito dalla LIPU.
MONTECALVO VERSIGGIA (PV)
Borgo e Castello
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Il borgo di Montecalvo Versiggia deve il nome all’omonimo torrente che lo attraversa e il suo paesaggio caratterizzato dalla coltivazione della vite ne lega la storia alla produzione del Pinot Nero. Il luogo si presta per itinerari escursionistici, a piedi o in bicicletta, alla scoperta delle bellezze naturali. L’itinerario delle Giornate d’Autunno prevede la visita alla settecentesca parrocchia di Sant’Alessandro, al Museo del cavatappi conservato nella canonica (che vanta un’originale collezione di oltre 200 pezzi di provenienze diverse e di fogge differenti) e alla chiesetta medievale dedicata alla Madonna dell’uva, in onore della quale il parroco don Giacomo Patri compose un polimetro nel 1887. Sarà inoltre possibile ammirare le cantine del Castello medievale, solitamente chiuso al pubblico in quanto di proprietà privata, che conservano al suo interno, oltre alle volte in mattoni, botti antiche e attrezzi che testimoniano il profondo radicamento del paese nell’attività agricola e vitivinicola. Il Castello, acquistato ai primi dell’Ottocento dalla famiglia Pisani Dossi, è protagonista di una “leggenda” riportata dal celebre letterato e diplomatico Carlo Dossi nelle sue Note azzurre, che riguarda proprio la sua famiglia e queste cantine. Dopo alcuni passaggi di proprietà, dal 1943 al 1945 divenne sede di un comando partigiano.
PAVIA
Duomo e Balcone delle Sante Spine
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre (visita al Balcone delle Sante Spine solo per Iscritti FAI)
L’apertura del Duomo durante le Giornate FAI intende celebrare i dieci anni dalla conclusione dei lavori del grande restauro, che hanno riportato l’edificio al suo originale splendore, anche se mancano ancora degli interventi, come la pavimentazione. Inoltre, per la prima volta i visitatori (solo iscritti FAI) potranno salire sul Balcone delle Sante Spine: è un evento eccezionale perché la salita al balcone è sempre stata solo funzionale all’esposizione e alla riposizione della Reliquia. Con alcune rampe di scale, si potrà salire sulla balconata del catino del presbiterio e vedere la porta del tabernacolo che contiene il Reliquario con le Sante Spine e al tempo stesso godere di una splendida vista dall’alto della cattedrale.
CASSANO MAGNAGO (VA)
Asilo Aquilone
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Il progetto è dell’architetto Carlo Moretti, redatto agli inizi degli anni ’70, realizzato dall’impresa Edilda nel 1972-1974. I calcoli strutturali si devono all’Ing. Prof. Franco Mola. L’architetto Carlo Moretti l’ha pensato “…come un grosso oggetto-giocattolo, soprattutto perché mi premeva che i bambini trovassero un ‘oggetto’ dal quale venissero stimolati ad ‘entrare’ per vedere, incuriositi, come è fatto, e poi potessero percorrerlo, usarlo e divertirsi con esso” (DOMUS, n. 555, 1975). La scuola comprende 6 sezioni, la cucina-office, pranzo e il “teatro” nel cono. Si tratta di uno spazio anulare, circondato da gradoni: inscritto in un volume conico, si affaccia assieme a tutti gli ambienti sulla sala centrale e oltre che essere un teatro in se stesso, funziona in rapporto alla sala centrale come palcoscenico. La rampa esterna che si avviluppa intorno al cono del “teatro” conduce sulla copertura ad una aula all’aperto, limitata dall’andamento radiale delle travi: una sorta di teatro alla greca per attività corali. Tutte le aule e gli ambienti della scuola si affacciano a corona attorno alla grande sala centrale, illuminata dalla luce che filtra attraverso gli ambienti menzionati e da una grande cupola centrale. Su questo spazio si affaccia pure il piano/soppalco con la direzione e l’alloggio della direttrice.
VAL MASINO (SO)
Bagni di Masino
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Sprofondati in una lussureggiante faggeta accanto al torrente Masino, la fonte termale dei Bagni di Masino si raggiunge attraverso un sentiero immerso nel verde. Nel Cinquecento la fama dei Bagni si affermò e buona parte del merito di questa diffusione spetta ai Paravicini, casato insediato da secoli soprattutto a Caspano. Nel 1571 il medico di papa Sisto V, Andrea Baccio, studiò a fondo le acque dei Bagni confermandone l’efficacia. Nell’Ottocento il medico Balardini scrisse che le proprietà delle acque erano simili a quelle di Montecatini. La relazione del Balardini e l’intervento del vicerè Ranieri furono determinanti per la costruzione della prima strada carrozzabile. Nei tempi successivi i Bagni subirono diverse traversie e cambiarono molti proprietari, mentre dopo la seconda guerra mondiale ripresero la loro attività legandola alla storia dell’alpinismo. Attualmente le terme, chiuse dal 2015, sono di proprietà dell’ingegner Getsemani Torri e della sua società Terre Bagni di Masino. La visita durante le Giornate FAI prevede un itinerario a piedi lungo i sentieri nella foresta, fino al raggiungimento, e al racconto dall’esterno, della struttura termale.
LAVENO MOMBELLO (VA)
MiDEC – Museo Internazionale del Design (Palazzo Perabò)
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Il museo è ospitato dal 1971 nel cinquecentesco Palazzo Perabò a Cerro di Laveno Mombello. Il palazzo ha una storia complessa, costruito alla fine del XVI secolo dalla famiglia cerrese Conti Guilizzoni, fu poi di proprietà di vari sacerdoti fino al 1856, quando fu donato alla Causa Pia Luvini – Ospedale di Cittiglio, che amministrò il bene per nove anni. Nel 1865 il bene fu venduto, con un’asta pubblica, a Leopoldo Perabò, da cui prende il nome. La visita al museo risalta l’impronta data alla produzione ceramica locale dai vari direttori artistici delle ceramiche lavenesi che hanno reso celebre le terraglie made in Laveno anche oltre confine. Solo per citare alcuni dei nomi che hanno segnato il cammino si possono ricordare Guido Andlovitz, considerato tra gli artefici della storia ceramica italiana, e Antonia Campi, designer e ceramista tra le più originali e moderne.
VARESE
Casa Lucchini – Gergati
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
L’edificio è uno dei rari esempi nel centro di Varese che ancora conserva elementi decorativi, sia architettonici sia pittorici, ascrivibili all’epoca tra gotico e rinascimento. Le ultime ricerche archivistiche hanno appurato che questa casa era appartenuta fin dai primi decenni del ‘400 a una famiglia di pittori che ha operato a Varese e nel territorio dalla fine del ‘300: i De Campanigo. Il pittore più noto di questa famiglia è Galdino da Varese. Questi elementi decorativi sono presenti sia all’interno sia all’esterno: i fronti conservano infatti una partitura decorativa affrescata a tutta parete e finestre gotiche in cotto. La decorazione di facciate era abbastanza usuale all’epoca, ma pochissime testimonianze sono rimaste in città: in via Carrobbio questa è stata rimessa in luce in un recente restauro. Anche all’interno vi sono decorazioni a tutta parete, a finta tappezzeria, ad elementi vegetali ed un affresco che raffigura l’Adorazione del Bambino. I motivi decorativi appartengono ad un repertorio di cui vi sono esempi nei dintorni di Varese come le case gotiche di Azzate o il Castello di Fagnano Olona. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno si visiterà il cortile dell’abitazione di Via Carrobbio e si avrà modo di notare e cogliere particolari poco conosciuti di un edificio che racconta la storia della Varese medievale.
VIMERCATE (MB)
Villa Gallarati Scotti
Visita su prenotazione
Apertura: sabato 15 e domenica 16 ottobre
Villa Gallarati Scotti è una delle più famose e rinomate ville di delizia della Brianza. Con la sua collocazione domina il centro storico caratteristico borgo di Oreno. Negli ambienti di Villa Gallarati Scotti si possono ammirare l’armoniosa convivenza tra barocco e neoclassico. Al di là dell’elegante, ma monumentale facciata, i saloni leggeri e neoclassici si alternano ad alcune rimanenze barocche, come la sala di Alessandro Magno, riccamente decorata. Anche all’esterno, nel parco romantico, con l’alternarsi di boschetti, radure e pittoreschi edifici è difficile non notare alcune forme che richiamano quello che è stato il precedente giardino all’italiana, culminante nel meraviglioso ninfeo di Nettuno al limite della proprietà. Lo spettacolo che attende i visitatori delle Giornate FAI prevede un percorso che si snoderà dal cortile antistante il complesso fino al meraviglioso ninfeo passando per il piano nobile della villa e per le sale e ambienti esterni. Avventure mitologiche, vicende storiche e personali, curiosità e personaggi saranno il filo conduttore di una narrazione che parte dal Seicento e arriva fino ai giorni nostri. Ci si soffermerà sugli aspetti architettonici e pittorici per spiegare la differenza stilistica tra barocco e neoclassico e si coglierà il rapporto tra la villa di delizia e il borgo di Oreno.

E inoltre:
Tantissimi altri percorsi sono previsti in Lombardia per questa edizione: dai borghi come quello di Darfo Boario Terme (BS) avente come focus delle aperture il racconto della Seconda guerra mondiale, passando per la città di Varese, alla scoperta del suo centro storico, arrivando a Fara Gera d’Adda (BG), con il suo parco naturale, la Basilica Autarena e i lavatoi. Saranno aperti anche dei musei come il Museo Internazionale della Croce Rossa (MN) e il Museo Etnografico dell’Alta Brianza (LC), il Museo delle Scienze Casartelli (CO) e il Museo Strumenti Musicali Liuteria Bresciana (BS). Apriranno le loro porte anche ville, come Villa Semenza (LC), Villa Emma – solo per Iscritti FAI (CO), Villa Rescaldi Villoresi (MI), Villa Brescianelli (MN),Villa Cusani Tittoni Traversi (MB) e castelli, come il Castello Visconteo (PV). Non mancheranno anche i Palazzi come Palazzo Lodi Mora Zaccaria (CR), Palazzo del Broletto (BS), Palazzo Martinengo (SO). Anche i luoghi di culto saranno oggetto di visite come la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (LO) o il Complesso del Carrobiolo (MB) e la Chiesa dei Santi Nazaro e Celso con la Sala del Capitolo (BS). Inoltre, ci saranno anche percorsi legati a tematiche ambientali come l’Oasi Faunistica Boza (VA), il Centro Flora Autoctona del Monta Barro (VA) e il Parco Valpometto (PV). Queste sono solo alcune delle aperture presenti in Lombardia nel weekend del 15 e del 16 ottobre. Per maggiori informazioni circa orari e prenotazioni: www.giornatefai.it

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