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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

AMART Milano, chiusa ieri la quarta edizione

(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 ottobre 2022 – Ha chiuso ieri, domenica 24 ottobre, la quarta edizione di AMART la mostra mercato dell’Antiquariato, organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi in collaborazione con Promo.Ter Unione al Museo della Permanente. Sei giorni di una ritrovata atmosfera, vivace e degna dei tempi d’oro di Milano. La sola giornata di preview riservata alla stampa e ai collezionisti, ha registrato circa 1400 persone e infatti le presenze di pubblico a livello complessivo hanno superato quelle del pre Covid, con un flusso costante durante tutto il periodo di apertura della mostra. È un dato che unito al ritorno della presenza dei collezionisti privati e istituzionali risulta molto positivo e rispecchia il trend favorevole del mercato dell’antiquariato in Italia i cui segnali di ripresa si erano già manifestati a settembre a Firenze alla Biennale Internazionale dell’Antiquariato. La frase di Verdi “Torniamo all’antico e sarà un progresso” ha fatto da leit motiv ispiratore a tutta la manifestazione, l’antico è stato assolutamente fonte di ispirazione ma non è tutto: Milano ha sicuramente fatto la differenza, da un lato per l’importante tradizione legata al collezionismo e dall’altro, per la possibilità di raggiungere facilmente nuovi visitatori curiosi provenienti da diversi settori come, ad esempio, quello dell’interior design cui AMART quest’anno ha guardato in modo particolare istituendo dei premi speciali per i migliori allestimenti di stand. Uno stimolo alla valorizzazione delle opere, grazie a una giuria di esperti composta da Clara Bona, Laura Ragazzola e Michele Piva. La città capitale del design ha mostrato di apprezzare la proposta di AMART e delle sue 67 gallerie. Alla Permanente ha, infatti, fatto capolino una nuova generazione (40/50 anni) che si sta appassionando al mondo dell’antiquariato e si è mostrata molto interessata alle varie tipologie di opere e oggetti posti in vendita. Sono state aperte diverse trattative durante tutto il periodo della mostra con budget elevati e naturalmente vi sono state diverse vendite con range di prezzo medio alti. Da notare anche il ritorno dei buyer asiatici con una presenza importante e diversi acquisti.

“La collaborazione tra il mercato dell’arte, i collezionisti privati e i musei ha funzionato bene” spiega Michele Subert, Presidente di AMART “continuano ad arrivare donazioni per il restauro del polittico di Giovanni Pietro Brentani del Museo Bagatti Valsecchi tramite la piattaforma GoFundMe e questa per noi è una grandissima soddisfazione”.

Appuntamento dunque per la quinta edizione nella seconda metà di ottobre 2023.

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