(mi-lorenteggio.com) Varese, 15 novembre 2022 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, a Varese, all’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 dell’Università degli studi dell’Insubria.
Nel corso della cerimonia hanno preso la parola: Angelo Tagliabue, Rettore dell’Università degli studi dell’Insubria; Anna Maria Bernini, Ministro dell’università e della ricerca; Vincenzo Salvatore, Docente di Diritto dell’Unione europea presso l’Università degli studi dell’Insubria, che ha svolto la Lectio Magistralis dal titolo “Dall’Europa del diritto all’Europa dei diritti”; Cecilia Pellicanò, Rappresentante del Personale tecnico-amministrativo; Margherita Crespi, Rappresentante degli studenti nel Senato accademico.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.
Il Capo dello Stato si recherà, quindi, al Palaghiaccio di Varese per l’inaugurazione della nuova struttura con l’esibizione delle squadre di hockey e pattinaggio sul ghiaccio.
“La presenza del Capo dello Stato rappresenta un momento di orgoglio per tutta la comunità varesina e per tutta la Lombardia. Una conferma che il nostro ateneo sta percorrendo la strada giusta. Infatti, l’Università dell’Insubria è in costante crescita, un punto di riferimento importante per la formazione accademica dei nostri giovani, in particolare per quelli delle province di Varese e Como, ma anche per studenti stranieri, in particolare del vicino Canton Ticino”.
Così il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi a Varese per l’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 dell’Università dell’Insubria alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala (con delega a Istruzione, Università, Ricerca e Innovazione) e gli assessori regionali Melania Rizzoli (Formazione e Lavoro) e Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima).
Per il Governo Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e Ricerca.
“Varese – ha spiegato ancora Fontana – ama la ‘sua’ università e l’Insubria ben si rapporta con la ‘sua’ città, anzi, le ‘sue’ città, ricordando sempre che l’ateneo ha due poli principali: Varese e Como. L’Insubria è un ateneo giovane, ma è importante. Anzi importantissimo, come testimoniano, ad esempio, le alte professionalità che da questa università contribuiscono alla crescita dell’Ospedale di Circolo e alla Fondazione Macchi di Varese, realtà strettamente legate con l’Insubria”.
VICEPRESIDENTE FABRIZIO SALA: UN BEL COMPLEANNO PER L’UNIVERSITÀ – “Venticinque anni dell’Università dell’Insubria – ha affermato il vicepresidente Fabrizio Sala – una data importante, un bel compleanno festeggiato con il presidente della Repubblica. L’impegno di Regione Lombardia per questa Università è importante, tra le altre cose ci sono dei progetti di ricerca interessanti che potranno trovare finanziamento sul nostro Piano triennale Strategico della Ricerca e innovazione. Continua una collaborazione che proseguirà nel tempo con Regione Lombardia”.
ASSESSORE RIZZOLI: FORMAZIONE FONDAMENTALE PER I NOSTRI GIOVANI – “Siamo felicissimi – ha commentato l’assessore regionale alla Formazione e lavoro Melania Rizzoli – perché questo anno accademico si apre alla presenza del presidente Mattarella. Per noi lombardi e per la città di Varese è un grande onore anche perché l’istruzione, la formazione e il lavoro in Regione Lombardia è fondamentale per i nostri giovani studenti per formarli e introdurli nel mondo del lavoro”.
ASSESSORE CATTANEO: RICONOSCIMENTO PER LA CITTÀ DI VARESE – “Per Varese, la mia e la nostra città, la visita del presidente Mattarella – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – è certamente un fatto di particolare significato, un segno di unità di tutte le istituzioni a tutti i livelli e anche un riconoscimento per il ruolo dell’Università dell’Insubria. La forza della Regione Lombardia è la pluralità delle realtà che sono presenti dentro queste istituzioni e anche delle città che la animano. La Lombardia non ha solo una grande metropoli con nulla intorno, è una grande regione con tanti luoghi con una loro storia e un loro significativo contributo, capaci di fare crescere tutta la comunità”.