7.4 C
Milano
giovedì, Marzo 28, 2024

Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Rho la città che cambia: 30 progetti per 58 milioni di investimenti

Il Sindaco Orlandi: “Una sfida da governare, nuovi equilibri da costruire insieme”

(mi-lorenteggio.com) Rho, 17 novembre 2022. La giunta comunale al completo ha presentato la sera di mercoledì 16 novembre, a Villa Burba, i 30 progetti accorpati sotto un unico logo: “Rho – La città che cambia”. Si tratta di opere per un totale di 58 milioni di investimenti, grazie a bandi del Pnrr e non solo, destinate a cambiare il volto di Rho nei prossimi 3-4 anni. Un focus particolare è stato dedicato al nido che sorgerà a San Martino, con 60 posti per i più piccoli, ma si è voluta centrare l’attenzione sui cambiamenti da affrontare sull’intero territorio.

Il mondo, in seguito alla pandemia, è cambiato – ha precisato il Sindaco Andrea OrlandiDobbiamo provare a immaginare la nostra città del futuro. Grazie a Mind e ad altri interventi, Milano vede il nostro territorio come uno dei più attrattivi, in competizione con quanto avviene nella metropoli. Dobbiamo immaginare luoghi che conosciamo da sempre e che non hanno mai cambiato volto e provare a pensarli in maniera diversa: è una delle principali sfide che questa amministrazione intende affrontare. Dalle ultime fasi della giunta precedente a oggi si è cercato di cogliere tutte le opportunità che il contesto metteva a disposizione. Il lavoro realizzato si tramuta in questo logo, che accompagnerà tutti i cantieri che impatteranno sulla città da qui al 2027, nella maggior parte dei casi anche in modo simultaneo. Dovremo essere consapevoli di questo percorso. Noi non lo vogliamo fare da soli ma a contatto con i cittadini creando opportunità di incontro: questa è la prima. Oltre a una carrellata generale, ogni volta verrà presentato un progetto, facendone conoscere tutti i dettagli”.

Orlandi si è soffermato sul senso di questa sfida: “Dover rispettare precise tempistiche è una sfida nella sfida – ha detto – Tanti Comuni hanno scelto di non partecipare ai bandi, di avere vita più tranquilla. Una scelta legittima. Noi andremo a mettere mano a punti nevralgici, l’avvio dei cantieri provocherà cambi di equilibrio. Ricercare un altro equilibrio è la grande sfida. Ogni passo richiede di perdere equilibrio, occorre governare la sfida e far fare alla città passi in avanti. La macchina comunale conta su nuove risorse anche per gestire questi processi e credo che la città chieda cambiamenti sotto diversi punti di vista. Poi ci sarà chi vorrà un gelso al posto di un platano, e va bene, ma insieme dobbiamo fare un passo in avanti con opere che ci facciano guardare al futuro. Rho è la città di Mind, va pensata in relazione ad alcuni cambiamenti che gemmeranno sul nostro territorio. Noi ci mettiamo la nostra parte e anche i privati si stanno muovendo”.

L’assessore all’Urbanistica, Edoardo Marini, ha illustrato in sintesi i 30 progetti, che nel dettaglio sono presentati sul sito ww.comune.rho.mi.it.

Da decenni Rho non vedeva investimenti così consistenti – ha detto – Si va da nuove  scuole a nuovi impianti sportivi, in particolare nel cosiddetto Steccone della ex Muggiani. Abbiamo due progetti di rigenerazione urbana per piazza Visconti e il rifacimento della Scuola Marconi  con ampliamento del municipio e la nascita di un centro civico: interventi complicati perché di alto valore simbolico. A Lucernate si concentrano numerosi progetti, come a Villa Burba per il giardino e le parti rimaste a rustico. Affronteremo il tema dell’acqua e delle piste ciclabili ma mancano investimenti su energia, mobilità e ambiente: fondi in questi campi sono stati concessi dal Pnrr su enti e soggetti diversi dai Comuni, come Città Metropolitana, Regione, privati e aziende. La prima sfida consiste nello spendere i soldi nei tempi previsti dal Pnrr, decisamente  anomali rispetto alla tradizione delle pubbliche amministrazioni. La seconda consiste nello spendere bene i fondi, lo dobbiamo a chi verrà dopo di noi. Alcuni Paesi, come Francia, Spagna e Germania riescono ad agire con altre modalità, l’Italia no. Qualche preoccupazione ce l’ho, non lo nascondo. Ma l’Amministrazione ha scelto di imboccare questa strada, con tutti i rischi che comporta. Molti Comuni hanno deciso di non farlo per motivi diversi: hanno partecipato ma non hanno vinto, oppure non sono stati in grado di partecipare, altri hanno solo scelto di vivere più tranquilli. Pochi si sono assunti questo rischio. Noi abbiamo pensato che una città già bella debba diventare ancora più bella, c’è da rilanciare, modificare, aggiustare. Se Milano viene celebrata a livello europeo, soprattutto dopo Expo 2015, occorre colmare il gap tra nucleo centrale e comuni esterni. Se si osservano gli sviluppi dei valori immobiliari cresciuti nel centro di Milano, si vede uno sviluppo a due velocità. Noi vogliamo che nel 2026 Rho sia una città diversa da quella attuale”.

Nella  carrellata su tutti gli interventi finanziati, Marini si è concentrato in particolare su “Ponti e cerniere”, che con fondi europei ottenuti attraverso Regione Lombardia prevede grandi cambiamenti nella zona di Lucernate, con opere legate a profondi interventi sociali, e sul potenziamento della scuola di via Tevere con riorganizzazione di parcheggi e servizi e la costruzione di un nuovo nido da 3 milioni di euro.

Non mancheranno interventi sul comparto casa, con senior house, housing sociale e inserimento al lavoro dei giovani. Sette milioni sono destinati alle scuole: San Martino, Sante Zennaro a Terrazzano e  primaria Federici (con un nuovo refettorio da 745mila euro che restituirà spazi alla didattica). Altri 2,5 milioni allo sport. Un milione e mezzo a Villa Burba. Seguono il recupero di immobili sottratti alla criminalità organizzata, per creare edilizia sociale, e nuove piste ciclabili. Infine consistenti finanziamenti riguardano il progetto “Città spugna” per il drenaggio dell’acqua.

Calcolando che nel 2019, prima del Covid, la capacità di spesa per il Comune di Rho era pari a 5 milioni l’anno, negli ultimi dodici mesi si sono conquistati finanziamenti pari a 11 anni e mezzo affrontati con i trend precedenti. “Uno sforzo notevole – ha concluso il Sindaco Orlandi, ringraziando tutti i settori della macchina comunale – in termini di reperimento delle risorse e capacità di intercettare i bandi”.

Il Comune dovrà integrare gli investimenti con risorse proprie anche ricorrendo a mutui: “Abbiamo ottenuto 45 milioni su 58, ne cerchiamo altri – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Nicola Violante Solo per il nuovo municipio il gap da colmare tra progetto e finanziamenti è pari a circa 9 milioni: dovremo individuare fonti diverse, contando anche sull’effetto leva”. Ogni euro investito dal Comune, di fatto, genera 3,5 euro di investimenti da parte di altre fonti.

V.A.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Ads -
2,585FansMi piace
160FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultime news

- Ads -