(mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 6 marzo 2023 – In occasione della giornata internazionale della donna, mercoledì 8 marzo 2023, l’Istituto di Istruzione Superiore E. Alessandrini in collaborazione con l’Amministrazione Comunale presenta BAGAGLIO A MANO, mostra fotografica con testi, in prosa e poesia, a cura del gruppo “Io Sono Lilith” e del fotografo Ahmed Elnahif.
Un modo per sottolineare quanto il corpo e il modo di vestire delle donne costituiscano un carico di accuse e pregiudizi oppure una carta d’identità per definire ciò che le donne sono o vorrebbero essere, proprio come un BAGAGLIO A MANO!
Gli studenti che hanno scelto di farsi fotografare, costituiscono in una istantanea la denuncia di quanto ancora gli abiti possano essere sinonimo di gabbia, prigione o palcoscenico di affermazione.
Per i giovani vestirsi in un determinato modo, significa appartenere, essere parte di un gruppo. Perché è così! Ci si veste per essere oppure si è vestiti da tessuti altrui.
Una galleria di immagini per riflettere su come l’abito rappresenti una frontiera, un territorio di confine sul quale si muovono pedine e si schierano eserciti di pensieri.
Il corpo femminile è perennemente sotto accusa, perché il peccato non è tanto nello sguardo dell’uomo, ma nel corpo della donna che lo richiama. Nei processi reali o mediatici per stupro, la colpa dello stupratore viene valutata in relazione all’abbigliamento della vittima. Il corpo diventa un reato anche quando dichiara chi è, la sua fede, il suo credo, le sue origini.
Quindi, poiché non si è liberi di essere quel che si è, allora ognuno porta un bagaglio a mano, una valigia di vestiti che rappresentano una carta d’ identità che nessuno può ignorare (Agnese Coppola – Docente e Curatrice del progetto)
Diciannove scatti presso gli spazi del Castello Visconteo con inaugurazione mercoledì 8 marzo alle ore 17.30.
Di seguito una nota della Consigliera con delega alle pari opportunità Sara Valandro.
Di Corrado Augias.
Ricordo ancora la domanda che fece il professore di filosofia il primo giorno di liceo:
“A che serve studiare? Chi sa rispondere?”.
Qualcuno osò rispostine educate: “a crescer bene”, “a diventare brave persone”. Niente, scuoteva la testa. Finchè disse: “Ad evadere dal carcere”.
Ci guardammo stupiti. “L’ignoranza è un carcere. Perchè là dentro non capisci e non sai che fare.
In questi cinque anni dobbiamo organizzare la più grande evasione del secolo. Non sarà facile, vi vogliono stupidi, ma se scavalcate il muro dell’ignoranza poi capirete senza dover chiedere aiuto. E sarà difficile ingannarvi. Chi ci sta?”.
Noi continuiamo da qui, dai giovani, dalle scuole, dalle comunità, continuiamo con il confronto che porta consapevolezza e lo facciamo nuovamente tramite una mostra dal titolo Bagagli a Mano curata e studiata da Io sono Lilith e il fotografo Ahmed Ehnaif.
Il titolo e gli scatti nascono per sottolineare quanto ancora il corpo e il modo in cui le donne si vestono costituiscano UN BAGAGLIO A MANO, ovvero un carico di accuse e pregiudizi oppure una carta d’identità per definire cio’ che siamo o vorremmo essere, citando Agnese Coppola docente e curatrice del progetto.
La cronaca internazionale in questi giorni riporta la notizia che in Iran le ragazze a scuola sono state avvelenate per indurle a non studiare.. e certo la conoscenza porta disobbedienza e allora studiate, leggete, uscite, SIATE DISOBBEDIENTI!
Buon 8 marzo.
Sara Valandro