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GIORNATE FAI DI PRIMAVERA A MONZA E IN BRIANZA

(mi-lorenteggio.com) Monza, 18 marzo 2023 – «La storia e l’evoluzione dell’Autodromo nell’anno del suo centenario. Il tesoro boschivo-naturale del Parco di Monza e le architetture storiche presenti al suo interno, tra cui la Cascina Cernuschi, sede del Posto Fisso dei Carabinieri a cavallo. I monumenti e le opere d’arte che esaltano radici spirituali e virtù civiche delle comunità locali, quali “lo splendore svelato” della facciata restaurata del Duomo di Monza e le vetrate artistiche di Aligi Sassu a Giussano. Questa ricchezza a più dimensioni del patrimonio culturale brianteo è il filo conduttore dei cinque percorsi proposti al pubblico dal Fai di Monza, per le Giornate Fai di Primavera, sabato 25 e domenica 26 marzo, grazie all’impegno e alla creatività di tanti volontari e alla partecipazione di enti pubblici, privati, ecclesiastici» dichiara Elena Colombo, Capo Delegazione FAI Monza.

«Come amministratori pubblici dobbiamo un grande ringraziamento al Fai per l’organizzazione delle Giornate di Primavera” – spiega Arianna Bettin assessora alla Cultura e alla Villa e al Parco Reale del Comune di Monza. “E’ l’esempio più concreto e reale di partenariato tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e anche antropologico di tutte le infinite realtà di questo Paese. E in particolare di Monza dove quest’ anno verranno raccontati e fatti visitare i tre simboli della città: il Duomo, il complesso monumentale della Reggia e l’Autodromo”.

Giunto alla 31esima edizione, il grande evento nazionale a sostegno della raccolta fondi del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano coinvolge quest’anno 400 città con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di 750 luoghi e Beni culturali di straordinario valore, spesso poco valorizzati e inaccessibili.

A Monza e a Giussano sono coinvolti 170 volontari impegnati per l’accoglienza e le visite culturali, insieme a 50 Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Leone Dehon di Monza (Liceo classico, Liceo delle Scienze Umane e Istituto Professionale dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale) e dell’Istituto Tecnico Martino Bassi di Seregno.

Il programma per le Giornate di Primavera 2023 del Gruppo FAI Giovani e della Delegazione Fai di Monza prevede cinque itinerari:

la facciata restaurata del Duomo di Monza;
l’Autodromo e il Parco di Monza con tre visite culturali (una negli spazi dedicati agli addetti ai lavori della Formula 1; una tra Bosco Bello, anello di alta velocità e Serraglio dei Cervi; una alla Cascina Cernuschi);
le vetrate realizzate da Aligi Sassu nella sala consiliare del Comune di Giussano.
«Il mio, come quello di tanti sindaci, è un appello ai monzesi e a tutti i lombardi a partecipare con grande entusiasmo a queste Giornate di Primavera del Fai, dice Paolo Pilotto, Sindaco di Monza e Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. – Come ogni anno questa è un’occasione preziosa per riscoprire le bellezze della nostra città, anche nei loro dettagli più nascosti e per questo più suggestivi. E’ anche un momento di riflessione sulla storia della nostra comunità che attraverso la Reggia, il Parco e l’Autodromo si proietta nelle vicende nazionali dell’Italia. Non da meno queste ‘giornate’ rappresentano l’impegno civico di tanti cittadini che volontariamente si mettono a disposizione della comunità per raccontare il senso e il valore del suo passato. Un ringraziamento di cuore va anche ai tanti studenti delle scuole che si impegneranno nella veste di Apprendisti Ciceroni nelle visite del FAI».

Ben tre dei luoghi aperti si trovano nel complesso monumentale della Reggia di Monza, composto di una residenza reale, oltre 30 edifici storici, un Parco e Giardini Reali complessivamente di 740 ettari, un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico ricco di significati per la cui fruizione pubblica è stato costituito il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

«Le giornate di Primavera del Fai sono un appuntamento di grande rilevanza per la Villa e il Parco di Monza, spiega Giuseppe Distefano, direttore generale del Consorzio per la Villa Reale e il Parco di Monza. – Lo sono per la capacità dei volontari del FAI di Monza di accostare un grande pubblico al nostro bene monumentale, ai suoi ‘luoghi’ principali come a quelli più ‘segreti’ e nascosti. Lo sono per la forza comunicativa che queste ‘giornate’ hanno sul sentire collettivo locale ma, più in generale, sul sentimento del Paese. Lo sono per il ‘racconto’ storico che il Fai riesce a immortalare in queste sue visite. Tutto questo è e diventa volano di conoscenza e di impegno per la salvaguardia di questo monumento che le passate generazioni ci hanno lasciato in eredità».

  1. Il Duomo di Monza. “LO SPLENDORE SVELATO” DELLA FACCIATA RESTAURATA

Un’esperienza di bellezza nel cuore pulsante di Monza. A chi passeggia nella piazza centrale della città la facciata del Duomo appare oggi nel suo ritrovato splendore grazie a un restauro particolarmente innovativo concluso nel settembre del 2020, svolto in collaborazione con il Politecnico di Milano e i maggiori professionisti del settore e preceduto da due anni di ricerche e sperimentazioni sul materiale lapideo di ben 13 varietà di pietre e marmi.

Svelare i “segreti” di questa meraviglia è lo scopo della visita in occasione delle Giornate Fai, con una duplice prospettiva. Da una parte, illustrare la complessità degli interventi messi in atto per contrastare il logoramento nel tempo di strutture e materiali della facciata del Duomo; dall’altra, proporre una “lettura” avvincente di questo straordinario monumento nelle sue caratteristiche architettoniche, decorative e iconografiche. È una facciata “a vento”, più alta dell’edificio, e si presenta “a salienti”, che seguono verso l’alto la diversa altezza delle navate.

Durante la visita racconteremo la storia del Duomo, un monumento cuore e simbolo della città, dedicato a San Giovanni Battista e fondato alla fine del VI secolo dalla regina Teodolinda.

«Con rinnovata gratitudine accolgo l’invito a collaborare nella realizzazione delle prossime “Giornate FAI di Primavera”, che come sempre promuovono l’interesse e la conoscenza del patrimonio storico-artistico e invitano, chi ne ha il compito, a custodire i numerosi segni di creatività, bellezza ed esperienza di vita e di fede che rendono originale il volto della nostra città – dichiara Monsignor Silvano Provasi, arciprete del Duomo -. Quest’anno la nostra attenzione sarà rivolta alla facciata restaurata del Duomo. Apprezzo inoltre l’impegno del FAI di Monza di coinvolgere, ogni anno, gli studenti delle scuole superiori nella veste di Apprendisti Ciceroni, nella speranza che possano sempre meglio scoprire il legame concreto e gratificante tra scuola e vita, tra studio e cultura. La bellezza, per essere veramente apprezzata e custodita, richiede sempre di coltivare in noi l’umiltà nel comprendere che l’impegno di imparare e la disponibilità ad insegnare vanno coltivati insieme, in ogni età della vita, come doni da scambiarci con gratitudine e riconoscenza».

  1. La Cascina Cernuschi nel Parco di Monza. IL POSTO FISSO DEI CARABINIERI A CAVALLO

In occasione delle Giornate Fai viene eccezionalmente aperta la Cascina Cernuschi, situata su viale Mirabello. È la sede del Posto Fisso dei Carabinieri a cavallo del Parco Monza, con funzioni di presidio e di rappresentanza, una delle tre attualmente presenti in Italia insieme al 4° Reggimento di Roma e alla Stazione di Foresta Burgos.

La visita agli spazi della Caserma, nata nel periodo asburgico come stalla-fienile e poi riprogettata nel 1847, consente di conoscere congiuntamente la storia dell’edificio e le attività del reparto. Nella selleria sono esposte le selle e le bardature usate nell’attività ordinaria e per le parate, mentre nelle scuderie si possono ammirare anche i cavalli morelli, ognuno con una propria matricola, animali abituati ad affrontare le pattuglie in un parco cittadino. Scopriremo la funzione operativa dei Carabinieri a cavallo e la cura riservata ai cavalli “arruolati”: affiancano, infatti, la rappresentanza durante manifestazioni istituzionali, occasioni in cui l’abbigliamento del cavallo, come quello del militare in alta uniforme, si adegua dotandosi di particolari e pregiati ornamenti.

«È con grande entusiasmo che l’Arma dei Carabinieri ha acconsentito, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, ad aprire al pubblico l’edificio storico che ospita i Carabinieri a Cavallo nel Parco di Monza – dichiara il Tenente Colonnello Filippo Milani, del Comando Provinciale di Monza e Brianza -. La possibilità di visitare Cascina Cernuschi è una opportunità, del tutto eccezionale, offerta ai visitatori per ammirare pregevoli dipinti, documenti storici, rare uniformi dei Carabinieri Reali e tuffarsi nel passato, alla scoperta di un curioso intreccio che lega la storia della città di Monza a quella dei Carabinieri fin dal 1859. L’apertura sarà l’occasione per rivivere alcuni eventi storici significativi, come il matrimonio tra Umberto I e Margherita di Savoia, che segnò la nascita del reparto dei Corazzieri -che ancora oggi costituiscono un reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, al servizio del Presidente della Repubblica- o l’omicidio di Umberto I e l’arresto del suo assassino da parte dei Carabinieri. Infine, nelle scuderie della caserma, i visitatori potranno conoscere da vicino i magnifici cavalli che insieme ai Carabinieri vigilano sul parco».

  1. Autodromo Nazionale di Monza. DIETRO LE QUINTE DEL CIRCUS

La magia dell’Autodromo raccontata nell’anno delle celebrazioni del centenario. Le Giornate FAI propongono una conoscenza in presa diretta dei luoghi esclusivi della Formula 1 e un viaggio nella storia dell’impianto monzese tra cultura, costume sociale e protagonisti dello sport.

Realizzato nel 1922 in soli 110 giorni e terzo più antico nel mondo dopo Brooklands e Indianapolis, l’Autodromo è figlio di un’epoca segnata dal mito della corsa e dalla scoperta del tempo libero e dell’associazionismo sportivo come fenomeni di massa.

La visita permetterà di conoscere le differenti modifiche al tracciato dell’Autodromo e l’affermarsi della sua leggenda come “tempio della velocità”. I visitatori saranno accompagnati negli spazi riservati agli addetti ai lavori. Qui si parlerà anche dei risultati di ricerche e sperimentazioni tecnologiche compiute al suo interno quali ad esempio il guardrail, il transponder che ha originato il telepass e l’asfalto drenante.

  1. Autodromo Nazionale di Monza. OLTRE LE CORSE, NEL VERDE

Per le Giornate FAI proponiamo una passeggiata di due chilometri e mezzo durante la quale conosceremo i due volti dell’Autodromo e la loro interazione nel corso degli ultimi 100 anni. Da un lato, il Bosco Bello e l’area forestale con la sua pace e tranquillità. Dall’altro, il circuito con l’anello di alta velocità. Pochi metri separano due realtà di cui cercheremo di raccontare la storia, le storie, i protagonisti e le atmosfere. Tra di esse c’è il Serraglio dei Cervi, edificio in stile neogotico costruito a inizio Ottocento, un tempo utilizzato per l’allevamento di cervi, daini e capre americane, destinati ad essere messi in libertà per le battute di caccia, e oggi “trait d’union” tra questi due mondi che convivono da 100 anni.

Questa immersione tra boschi, prati e filari è un’occasione preziosa per conoscere gli interventi selvicolturali in corso per salvaguardare il patrimonio boschivo e naturale all’interno dell’Autodromo e per la sua fruizione in sicurezza da parte di tutti.

Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza, commenta: «Il Tempio della Velocità ha accolto con soddisfazione l’invito della Delegazione FAI Monza ad essere incluso nel programma delle Giornate FAI di Primavera 2023 non solo per la sua storia centenaria che ha reso Monza famosa nel mondo ma anche per la sua collocazione in uno degli spazi verdi più rinomati d’Europa. Alla tutela e salvaguardia del Parco e del suo ecosistema l’Autodromo rivolge quotidiana attenzione con iniziative concrete di sostenibilità ambientale, nei processi organizzativi delle gare di motorsport che tradizionalmente ospita: per queste azioni ha ricevuto dalla Federazione Internazionale Automobilistica (FIA) il massimo riconoscimento di tre stelle. Rilevante è anche l’impegno alla manutenzione delle aree di parco in concessione con l’assistenza professionale di esperti agronomi e forestali che operano di concerto con il Consorzio del Parco e di Villa Reale, favorendo un corretto sviluppo delle specie arboree autoctone nel rispetto delle biodiversità e della sicurezza dei frequentatori del parco. Tutto questo si potrà conoscere nel corso delle visite organizzate con il FAI ».

  1. Le vetrate di Aligi Sassu. UN GRANDE RACCONTO D’ARTE NEL COMUNE DI GIUSSANO

La sala consiliare del Comune di Giussano viene aperta al pubblico in occasione delle Giornate Fai per consentire la visione delle quattro magnifiche vetrate che la decorano. Un’opera unica tanto per le dimensioni (41 metri di lunghezza e 2,15 metri di altezza) quanto per i quattro racconti che si sviluppano per l’intero perimetro della sala.

In un’esplosione di luce e colori sono celebrate conquiste civiche e meraviglie della conoscenza. Come la vittoria dei comuni della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa nella battaglia di Legnano del 1176; la figura di Fra Giovanni da Giussano, teologo-architetto impegnato dal 1392 nel cantiere del Duomo di Milano; la mente prodigiosa del matematico Gabrio Piola nato nel 1794 a Milano e morto nel 1850 a Giussano; infine, il progresso dell’umanità dalla Preistoria alla conquista dello spazio.

Le vetrate sono state progettate tra il 1990 e il 1994 dall’artista Aligi Sassu, che dal 1967 abitò per 15 anni a Monticello (a questa sua permanenza in Brianza si deve la presenza di numerose opere nei Comuni del nostro territorio). La messa in opera delle vetrate è stata effettuata dalla bottega di Tito Toneguzzo, maestro vetraio di Monza, con la tecnica delle “dalles de verre” (mattonelle di vetro lavorate a mano sia prima che dopo l’assemblaggio).

«Il Comune di Giussano ha accolto con piacere la proposta della Delegazione FAI di Monza di aprire durante le Giornate FAI di Primavera le porte della Sala Consiliare “Aligi Sassu”: il ciclo di vetrate sono un’opera d’arte vivente che grazie alla magia della luce e del vetro riescono a regalare emozioni, raccontando una parte della storia della nostra città – dichiara Sara Citterio, Assessore alla Cultura -. La nostra Amministrazione sta da tempo lavorando per permettere alle vetrate di Aligi Sassu di essere conosciute anche da chi non è cittadino giussanese, ringrazio quindi il FAI di Monza per questa preziosa collaborazione che dà visibilità a questo bene artistico, collocato in un luogo inusuale».

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