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Presbiopia e falsi miti: è ora di fare chiarezza

Milano, 18 aprile 2023 – Con l’avanzare dell’età, il corpo umano invecchia e comincia a manifestare alcuni cambiamenti. Fra questi troviamo l’insorgere della presbiopia, una condizione che soffre della perdita di elasticità da parte del cristallino, e che tende a presentarsi una volta superati i 40 anni. Ci sono però diversi falsi miti sulla presbiopia, e in questo articolo cercheremo di fare chiarezza, approfondendo tale condizione.

La presbiopia e i falsi miti che la riguardano

Innanzitutto, è bene partire da una definizione chiara. La presbiopia è una condizione causata dalla perdita di elasticità del cristallino dell’occhio, che si verifica con l’invecchiamento. Ciò può causare difficoltà di messa a fuoco quando si guardano gli oggetti da vicino. Spesso e a torto viene confusa con la miopia, e molte persone non sono realmente coscienti del fatto che si tratta di due condizioni molto diverse. La presbiopia, infatti, accade per via di un fenomeno naturale (il già citato invecchiamento delle cellule del corpo), mentre la miopia è un difetto refrattivo dipendente da un’anomalia strutturale dell’occhio.

Fra i falsi miti da sfatare ce n’è uno in particolare: si possono fare le attività manuali senza occhiali. Non è così, anzi si rischia di affaticare gli occhi e di compromettere la visione di ciò che ci circonda. Tra le opzioni per risolvere questo problema, spicca l’eccezionale qualità lenti progressive Varilux ideate da Essilor, le prime di questo tipo al mondo. Infatti, grazie alla loro rivoluzionaria tecnologia, garantiscono un adattamento perfetto alle esigenze e allo stile di vita di chi le indossa. Inoltre, è bene ricordare che la presbiopia non dipende da fattori genetici e che non si tratta di una malattia degenerativa. Infine, non esistono soluzioni farmacologiche utili per contrastare questo problema, e non vi è alcuna correlazione tra la presbiopia e la miopia. Nello specifico, l’una non esclude l’altra, dunque anche i miopi possono diventare presbiti.

Il numero di presbiti in Italia e l’identikit attuale

Nella Penisola, in base alle ultime rilevazioni, si trovano oltre 28 milioni di persone che soffrono di presbiopia. Se si fa un calcolo a livello globale, poi, i presbiti superano i 2 miliardi. Come detto, in media questa condizione emerge una volta superati i 40 anni, o comunque entro i 50. Attivi nella vita sociale e con molteplici impegni, sia virtuali che reali, i presbiti di oggi sono infatti cresciuti nell’era del progresso tecnologico, acquisendo competenze nell’utilizzo sempre più diffuso delle nuove tecnologie e dei dispositivi digitali.

L’identikit dei presbiti si divide in due categorie: da un lato gli emmetropi, e dall’altro gli ametropi. Gli emmetropi sono coloro che si accorgono all’improvviso di questa degenerazione, soprattutto per via del fatto che non hanno mai sofferto di problemi di vista. Al contrario, gli ametropi soffrono già di problematiche visive. In realtà, come già sottolineato, la presbiopia può essere facilmente corretta indossando delle lenti progressive. Infine, è il caso di sottolineare che la presbiopia colpisce il 42% delle donne e il 47% degli uomini.

L. M.

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