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Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Rho. Takahashia japonica debellata in via Pace. Presenti altri tre focolari

L’assessorato all’Ambiente monitora da 15 giorni la presenza del parassita

(Mi-lorenteggio.com) Rho, 16 maggio 2023 – Da quindici giorni la presenza del parassita di origine asiatica Takahashia japonica è monitorata dall’agronomo comunale, dal momento che l’insetto, innocuo per l’uomo, è tornato a infestare anche alcuni alberi di Rho, come accade in questa stagione in altri centri del territorio metropolitano.

Come precisa il Servizio Fitosanitario Regionale, la Takahashia japonica è “una cocciniglia di origine asiatica, descritta per la prima volta su alberi di gelso in Giappone e diffusa anche in Cina, Corea del Sud e India. In Europa è stata segnalata per la prima volta in un parco comunale nel 2017 a Cerro Maggiore su rami di Liquidambar styraciflua, ma è presente anche in altri comuni nelle province di Milano, Varese, Monza Brianza e Como”.

“Fortunatamente – spiega l’agronomo Paolo Luigi Monti – il parassita non è particolarmente diffuso sul territorio cittadino. Lunedì 15 maggio la sua presenza è stata debellata nel focolaio presente in via Pace. Altri tre punti sono costantemente monitorati e le piante sono sottoposte agli interventi previsti dalle normative: nel pressi del Pronto soccorso dell’ospedale, dove già l’inverno scorso sono stati effettuati pesanti trattamenti e ora si stanno utilizzando appositi olii minerali; al parco di via Pirandello, dove è coinvolto un filare di gelsi e dove si procede con spazzolamento e taglio dei rami bassi; infine, al filare di carpini di via Mattei, sempre intervenendo sui rami più bassi. Purtroppo, per questo insetto non esiste una soluzione specifica, si procede con rimozione meccanica dei rami e con la loro eliminazione tramite combustione, oppure attaccando i nidi con mezzi meccanici e olii minerali. Da due settimane la situazione è ben presente al nostro servizio, stiamo seguendo tutte le procedure del caso”.

In Lombardia le piante colpite sono principalmente alberi decidui ornamentali tra cui aceri, albizzia, albero di giuda, carpino bianco (Carpinus betulus), gelso nero (Morus nigra) e bianco (Morus alba), bagolaro (Celtis australis) e liquidambar (Liquidambar styraciflua).

Il parassita dà vita a ”ovisacchi dall’aspetto cotonoso, tubolari, formanti anelli lunghi da 4 a 5 cm di colore bianco, che contengono migliaia di uova di colore aranciato grandi circa 0,5 mm e sono generalmente attaccati, a diverse altezze, ai rami giovani della pianta”.

Maggio è il periodo in cui la Takahashia japonica compie la sua unica generazione annuale. La sua diffusione naturale è facilitata dalla presenza di alberature monospecie disposte in filari. Chi ne riscontrasse la presenza può segnalarla a infofito@regione.lombardia.it.

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