(mi-lorenteggio.com) Vigevano, 2 giugno 2023 – ”Ieri pomeriggio nel carcere di Vigevano tre detenuti non sono voluti rientrare nelle proprie camere detentive. Poco dopo si sono armati di bastoni e si sono scagliati contro il Poliziotto addetto al reparto che è riuscito a dare l’allarme e a chiudersi nel locale di sorveglianza, Quindi i detenuti hanno devastato qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Il Direttore in missione, ha autorizzato l’utilizzo degli strumenti anti-sommossa e i Poliziotti Penitenziari, anche richiamati in servizio, sono riusciti a mettere in sicurezza il reparto ormai danneggiato pesantemente”.
Lo riferisce Calogero Lo Presti, FP CGIL Lombardia per la Polizia Penitenziaria: “Due di questi, già noti al personale di Polizia Penitenziaria per precedenti aggressioni e danneggiamenti, hanno già l’ordine di essere trasferiti presso un’altra struttura detentiva già individuata, tuttavia, il Provveditorato Regionale non autorizza lo spostamento se prima non si effettua il consiglio di disciplina che dovrà decidere la sanzione per i fatti precedenti. L’assurdità – continua il sindacalista – ora è che effettuare il consiglio di disciplina presso il carcere in cui sono stati commessi i fatti precedenti, di fatto, legittima il comportamento dei detenuti e offre l’esempio a tutto il resto della popolazione ristretta che si sente legittimata a compiere analoghi comportamenti la cui sanzione, quando arriva, arriva con estremo ritardo. Anche ieri, il Provveditorato ha rifiutato lo spostamento dei due proposto dal Direttore del carcere, con la stessa motivazione”.
Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “I gesti di violenza nelle carceri Italiane si susseguono incessantemente. E’ ovvio che i regolamenti previsti, non reggono alla situazione di fatto che si è venuta a creare. Per questi fatti di Vigevano di ieri, ma vale anche per tutti gli altri che avvengono quotidianamente, è urgente che si trovino nuove strategie e nuove procedure. Esistono da tempo, collaudati strumenti tecnologici. In questi casi è urgente dare esecuzione ai trasferimenti. I consigli di disciplina, che pure devono essere tempestivi, si potranno svolgere anche in videoconferenza. Sarà una delle proposte che sottoporremo al Governo nei prossimi incontri”.
Redazione