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Robot umanoidi: dalle bambole da sesso a Phoenix

(mi-lorenteggio.com) Milano, 13 giugno 2023 – Fino a pochi anni fa pensavamo i robot umanoidi in grado di interagire in maniera “credibile” con gli esseri umani fosse un’esclusiva dei film di fantascienza o delle graphic novel. Ma come ben sappiamo, molto spesso la realtà è in grado di superare la fantasia e le incredibili evoluzioni tecnologiche degli ultimi 5 anni hanno dimostrato che i robot sono destinati ad entrare molto presto nella nostra vita quotidiana. Per questo motivo è importante fare il punto della situazione e scoprire le più recenti evoluzioni di un campo, quello della creazione di repliche dell’essere umano, che tocca moltissimi ambiti, da quello del sesso fino a quello del lavoro.

I robot umanoidi: tra lavoro e sport

Ogni giorno leggiamo online e sui giornali notizie sull’arrivo di robot umanoidi in grado di svolgere compiti e attività “umane”. Alcuni sono stati realizzati anche in Italia, Paese che, a dispetto delle previsioni, si sta mostrando all’avanguardia nel settore. Uno dei più interessanti è indubbiamente RoBee, androide realizzato in Brianza nel 2020 dalla startup Oversonic Robotics. Una macchina dotata di intelligenza artificiale e creata con lo scopo di aiutare l’essere umano nelle attività lavorative troppo pericolose o ripetitive.

Negli Stati Uniti, invece, il punto di riferimento per la robotica è indubbiamente il Robotics and Mechanisms Laboratory dell’università UCLA. Da qui sono usciti 6 robot umanoidi negli ultimi 20 anni, l’ultimo dei quali, Artemis, è in grado di trasportare oggetti, muoversi su terreni irregolari, salire le scale, correre e addirittura giocare a calcio.

Le bambole da sesso sono sempre più simili agli esseri umani

RoBee, Artemis e le altre macchine uscite dall’università californiana sono opere davvero incredibili. L’unica pecca che possiamo attribuirgli è che mantengono la forma e le sembianze degli androidi che abbiamo imparato a conoscere nei film. Completamente diverso il discorso di somiglianza quando si parla di altre creazioni come le bambole da sesso commercializzate da Real Sex Doll in Italia, i quali hanno recentemente aperto uno showroom di esposizione delle Real Doll vicino Roma.

Non stiamo parlando di semplici oggetti di piacere o sex toys. Queste bambole per adulti, conosciute anche come Real Doll realizzate con innovativi materiali anallergici di derivazione medica, sono invece in grado di riprodurre alla perfezione ogni aspetto dell’anatomia umana, hanno esoscheletri che permettono moltissimi movimenti e spesso sono dotati di effetti sonori che rendono il loro uso estremamente realistico. E anche per loro sta arrivando il tanto atteso incontro con l’intelligenza artificiale.

Ameca è il robot che accoglie gli ospiti al museo

Intelligenza artificiale di cui è dotato uno dei robot più innovativi realizzati negli ultimi due anni. Stiamo parlando di Ameca, presentato all’ultimo CES di Las Vegas e oggi pronto ad accogliere ospiti e visitatori al Museo del Futuro di Dubai. Ameca ha una particolarità che lo rende unico nel suo genere. Grazie all’innovativa intelligenza artificiale di cui è dotato è infatti in grado di imitare le espressioni umane, di riconoscere le facce dei visitatori e di interagire con loro rispondendo alle domande sulle varie aree del museo. In più Ameca è anche capace di percepire genere, età ed emozioni di chi gli sta davanti.

Phoenix: il primo robot con cervello IA

Il processo evolutivo della robotica sembra ormai inarrestabile e ogni giorno si arricchisce di nuove creazioni che alzano l’asticella della somiglianza con l’essere umano. È infatti di questi giorni la notizia dell’arrivo di Phoenix, sesto stadio di sviluppo dei robot creati dall’azienda canadese Sanctuary AI. Rispetto ai suoi predecessori, Phoenix ha particolarità che lo rendono unico nel suo genere. Ovvero l’incredibile mobilità del corpo, molto simile a quella umana, con mani che si muovono con 20 gradi di libertà e una tecnologia che imita il senso del tatto. L’altro grande focus è proprio quello legato all’intelligenza artificiale di cui è dotato. Una forma di AI di nome Carbon che gli consente di pensare, agire e completare compiti lavorativi sulla falsariga degli esseri umani.

Figure promette di cambiare definitivamente le carte in tavola

Nel dibattito sui robot umanoidi è recentemente comparso un nuovo attore che sta facendo parlare moltissimo di sé, la startup Figure. Figure è un’azienda arrivata recentemente sul mercato (nella seconda metà del 2022) ed è composta da 40 esperti provenienti da realtà di successo come Tesla, Apple e Boston Dynamics. Il suo fondatore, Brett Adcock, ha annunciato che i suoi robot saranno i più avanzati tecnologicamente mai visti e saranno in grado di risolvere le criticità legate all’autonomia, alla mobilità e alla velocità di risposta agli stimoli. A marzo sono state presentate le prime immagini dei prototipi ma sul progetto aleggia ancora un alone di mistero che sta facendo salire notevolmente l’hype della comunità scientifica.

L. M.

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