(mi-lorenteggio.com) Milano, 1 febbraio 2024 -«Gli studenti israeliani si sentono rifiutati in tutte le Università, comprese quelle milanesi», è il duro atto di accusa lanciato dal Rabbino Capo della Comunità ebraica di Milano Alfonso Pedatzur Arbib, nel corso di un’intervista rilasciata a Libero. Nonostante la tragica situazione in Medio Oriente, le minacce nei confronti degli ebrei d’Europa non sono mancate: «Una di queste minacce è uscita anche sui giornali – commenta il Rabbino Capo – segnalo poi le svastiche disegnate sui muri delle case e studi professionali e anche alcuni episodi di ebrei che sono stati insultati per strada. E poi c’è un’altra situazione molto difficile: gli studenti israeliani stanno sentendo un’atmosfera di rifiuto nelle Università. Non parlo di episodi particolari, ma sono a conoscenza di un clima molto pesante che i ragazzi sono costretti a sopportare in tutti gli Atenei», ha dichiarato Alfonso Pedatzur Arbib. La situazione è drastica anche a Milano dove, sempre seguendo le dichiarazioni del Rabbino Capo: «Gli ebrei iscritti alla Comunità ebraica di Milano sono circa 5mila e in totale oggi in città ce ne sono circa 7mila». All’interno dell’intervista Arbib affronta diversi argomenti e dice la sua anche sulle cause del ritorno a una situazione di terrore per gli ebrei: «Io dico sempre che ci siamo illusi. Lo ripeto perché probabilmente i segnali potevano esserci e forse abbiamo scelto di non vederli. Purtroppo anche lo Stato di Israele ha scelto di non vederli e si è trovato impreparato davanti a tutto quello che è accaduto. Non ci siamo resi conto della rinascita dell’antisemitismo, o meglio, a dire il vero io ne parlo ogni anno a ridosso del Giorno della Memoria, ma molti se ne sono resi conto solo ora. L’antisemitismo non è mai morto e continua a svilupparsi e oggi c’è un antisemitismo nuovo, diverso da quelli precedenti. Quest’ultimo è di matrice islamica, è un antisemitismo pesante e lo possiamo vedere in primis dagli attentati che ci sono stati nelle Università. Per questo dico che i segnali c’erano eccome e che quello che sta succedendo oggi è estremamente spaventoso e preoccupante. Siamo davanti a un vero e proprio fallimento educativo», dichiara a Libero il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Milano Alfonso Pedatzur Arbib. Per quanto riguarda i commenti e gli aiuti che sono arrivati dalle istituzioni, Arbib non ha dubbi e parla in maniera molto positiva dei governi europei, citandone due in particolare: «Il governo italiano è stato molto netto, chiaro e coerente nei confronti del popolo di Israele, questo va detto perché per noi è molto importante. Come del resto lo sono stati altri governi europei. Aggiungo una cosa da non sottovalutare: come lo è stato il governo italiano anche quello tedesco secondo me è stato straordinario. Noi israeliani abbiamo bisogno proprio di queste cose. Ovviamente alcuni hanno visto questa vicinanza tedesca in maniera più negativa, è una tendenza naturale, ma io vorrei sottolineare le molte manifestazioni di amicizia che ci sono arrivate e che non vanno mai sottovalutate». Alfonso Pedatzur Arbib appare, al contrario, molto meno soddisfatto per quanto riguarda l’appoggio della Chiesa: «La delusione più grande l’abbiamo ricevuta dal mondo cattolico che ha avuto una reazione molto tiepida e subito dopo molto forte per quanto riguarda i palestinesi. Io sono andato a vedermi la reazione della CEI che l’8 ottobre ha comunicato gli avvenimenti del Medio Oriente con queste parole: “L’attacco contro Israele e la reazione che ne è conseguita…”. In realtà l’8 ottobre non c’era stata ancora nessuna reazione, ma la CEI ha voluto immediatamente comunicare mettendo insieme i due elementi, l’attacco di Hamas e la reazione di Israele. Dal primo momento la linea che hanno seguito è stata questa, hanno unito le due cose come se fosse normale e a mio modo di vedere questo è stato molto pesante. Il mondo cattolico ha un legame profondo con la Terra Santa, ma questa reazione è stata molto deludente perché non abbiamo sentito la vicinanza di un mondo con cui siamo in rapporti molto stretti», spiega a Libero il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Milano Alfonso Pedatzur Arbib.
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