(mi-lorenteggio.com) San Donato, 21 febbraio 2024. Rispetto al nostro ultimo comunicato congiunto, molti aspetti relativi al progetto dello stadio a San Donato si sono evoluti.
La Giunta Comunale ha deliberato in senso positivo circa la percorribilità della procedura
dell’Accordo di Programma per la Proposta di Variante presentata da AC Milan attraverso
Sportlifecity S.r.l.; a seguito di questa delibera, gli atti della Variante possono essere ora
consultati da tutti i cittadini (attraverso una richiesta di accesso civico generalizzato); la
società AC Milan ha acquisito i terreni dell’area San Francesco da Asio S.r.l.;
l’Amministrazione ha incontrato i cittadini lo scorso 13 febbraio, illustrando il progetto e
rispondendo ai quesiti dei presenti.
Oltre a ciò, il prossimo 22 febbraio il Consiglio Comunale dovrà esprimersi circa la presa
d’atto dell’avvio della procedura di promozione dell’Accordo di Programma da parte
dell’Amministrazione.
Col presente comunicato Azione e Italia Viva San Donato Milanese vogliono chiarire la
loro posizione circa questi passaggi. Richiamando quanto già abbiamo dichiarato nei
precedenti comunicati, crediamo che l’avvio del percorso di programmazione
negoziata di rilevanza regionale, attraverso lo strumento dell’Accordo di
Programma, rappresenti la naturale e opportuna evoluzione della questione.
Dopo aver esaminato la proposta di Variante nelle mani dell’Amministrazione, è evidente
che vi siano diversi punti critici nel progetto così come presentato, soprattutto riguardo
alle questioni di sicurezza e mobilità (parcheggi, trasporti, viabilità). Tuttavia, riteniamo
che tali tematiche debbano essere discusse e negoziate proprio confrontandosi con
la Città Metropolitana di Milano e la Regione Lombardia, oltre che con tutti gli altri enti
coinvolti. Pertanto, concordiamo con l’avvio dell’Accordo di Programma, sperando che
tutti gli aspetti trascurati nel progetto attuale siano affrontati nel modo migliore in quella
sede. Pertanto, voteremmo favorevolmente alla presa d’atto che il Consiglio Comunale
è tenuto a dare.
Inoltre, sul tema della possibile consultazione popolare, facciamo un appello
all’Amministrazione: è necessario che il ricorso ad un referendum consultivo, se
proprio si riterrà necessario, avvenga solo quando il progetto potrà essere valutato
nella sua complessità e le posizioni di chi è pro e di chi è contro potranno essere
difese sulla base dei fatti e non delle congetture o, peggio, delle invettive.I cittadini avranno sicuramente constatato che tutte le attenzioni dell’Amministrazione e
delle opposizioni sembra si siano concentrate sul tema stadio. Eppure, nella vita
quotidiana delle persone, vi sono tanti altri temi che permangono, tra cui quello della
necessaria maggiore attenzione alle fragilità e alle categorie più deboli. Ci vogliamo
concentrare qui su due temi: quello della sicurezza e quello dell’abbandono degli
edifici direzionali.
SICUREZZA
Per quanto riguarda il primo tema, in questi mesi quello che è stato fatto è stato
insufficiente: ancora i cittadini rimangono stupiti dai fatti di cui vengono a conoscenza
quasi quotidianamente attraverso le cronache locali.
Siamo consapevoli che in termini di repressione, il comune ha pochi strumenti a
disposizione; ciononostante, anche sui temi di sicurezza urbana si è fatto poco. È
necessario fare di più sul versante del decoro urbano (illuminazione, pulizia, vivibilità).
Inoltre, vorremmo sapere cosa sta facendo l’Amministrazione su temi quali il controllo
del vicinato e la collaborazione con i commercianti per sfruttare potenziali sinergie
pubblico-privato.
A parte 4 telecamere in più e una pattuglia di vigilanza privata, vogliamo spronare
l’Amministrazione a implementare interventi con impatti più significativi: è
necessario muoversi in modo più deciso, anche in senso preventivo.
ABBANDONO EDIFICI DIREZIONALI
Analogamente, anche sul tema dell’abbandono degli edifici direzionali sono necessarie
azioni più incisive. Apprezziamo l’attenzione che ha rivolto il Consiglio Comunale su
questo tema, approvando la mozione “sulle attività produttive” che Azione ha proposto
molti mesi fa, presentata dalla consigliera Gina Falbo; ma questo atto di indirizzo è per
ora rimasto tale.
Vorremmo conoscere come si sta muovendo l’Amministrazione al fine di ripopolare gli
edifici ex Saipem e in quale modo si muoverà per evitare l’abbandono dei Palazzi Uffici
una volta entrato a pieno regime il VI Palazzo Uffici. Non sappiamo se l’Amministrazione
sta instaurando contatti con i rappresentanti delle attività produttive e dei proprietari
degli edifici direzionali presenti sul territorio. Ci sono altre realtà che hanno in
programma di spostare la loro sede fuori dal territorio comunale?
In sintesi, invitiamo l’Amministrazione a prendere una posizione più chiara su questo
tema e ad informare maggiormente la cittadinanza. È bene ricordare che tale questione
è un tema fondamentale per il nostro territorio che, qualora non venisse affrontato adeguatamente, determinerà il declino irreversibile di San Donato Milanese.
Redazione