Greenwashing: l’ecologia di facciata, aspetti da considerare

0
505

Milano, 18 luglio 2024 – L’ambiente, gli ecosistemi e il clima, negli ultimi decenni, sono al centro delle agende politiche non solo nazionali, ma, mondiali.

Dibattiti, convegni, studi autorevoli dimostrano che l’ambiente va salvaguardato con tante diverse azioni: sia da parte degli Stati, che dei singoli cittadini, che delle aziende.

La sensibilità e l’attenzione alle tematiche ambientali ha permesso che la salvaguardia dell’ambiente e del clima siano oggi in vigore numerose direttive, leggi e regolamenti, ai quali tutti si devono attenere.

Ma, per molte aziende, l’attuare politiche ambientali significa quindi investimenti di risorse, sia economiche che di capitale umano, per questo il tema dell’ambiente e delle scelte aziendali diventa marketing per far conoscere ai propri clienti e cittadini l’impegno dell’azienda.

Ma, negli ultimi tempi, non sempre è così. Spesso le strategie di comunicazione o di marketing propongono come “ ecosostenibili ” le proprie attività, quando al contrario continuano a mantenere un impatto ambientale negativo, questo col fine di influenzare le scelte di acquisto. Per questo, oggi, più che mai, l’ecologia di facciata di certe grandi aziende è molto sotto tiro e attenzionata sia dalle autorità che dai consumatori. Infatti, diverse incominciano ad essere le denuncie nei tribunali, alle quali i giudici danno severe sentenze.

Questo fenomeno, a livello globale viene definito Greenwashing, ovvero l’ecologia di facciata.

Quindi, la tematica è complessa in quanto è difficile capire se effettivamente certe scelte di questo tipo di marketing vengano fatte intenzionalmente col fine di illudere il consumatore o se sono fatte involontariamente.

In ogni caso, il dibattito è di forte attualità e lo testimoniano molte discussioni sui social. Per questo molte aziende vogliono sempre più testimoniare la propria azienda tra la gente con eventi, laboratori, incontri oppure investendo sul territorio, sponsorizzando progetti di rigenerazione urbana o riqualificando parchi vicini alla propria sede.

Anche nel settore automobilistico, per fare un altro esempio, avviene la stessa cosa; infatti, vengono spesso messe alla prova le proprie vetture testando tutte le parti del veicolo e il loro effettivo impatto ambientale con l’obiettivo di informare il consumatore.

Ma, tornando al Greenwhashing e per contrastare questo fenomeno, sono diversi i paesi europei che adottano politiche per normare e regolarizzare il fenomeno.  In Gran Bretagna è stata introdotta la Green Claims Code, in Germania il fenomeno è disciplinato dal Codice Civile e dalle leggi sulla concorrenza sleale, in Francia nella legge sul clima. Infine, in Italia con l’intervento dell’autorità di vigilanza del mercato oltre che dai Tribunali.

V. A.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui