Reggio Emilia, 3 settembre 2024 – Con un investimento di oltre 22 milioni di euro finanziato
dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle azioni del PNRR, viene
ufficialmente lanciato EDUNEXT – Next Education Italia, un progetto strategico per la
digitalizzazione e l’innovazione della formazione in Italia. L’iniziativa, tra le più ambiziose del panorama nazionale, punta a trasformare l’educazione digitale con un modello inclusivo,
flessibile e all’avanguardia, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze attuali e
future del mercato del lavoro e della società.
EDUNEXT è una vasta rete di collaborazione che coinvolge trentacinque Università e
cinque Istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale), con l’Università di
Modena e Reggio Emilia come capofila. Il progetto è stato presentato al pubblico oggi, 3
settembre 2024, durante un evento che ha visto la partecipazione dei principali attori
istituzionali e accademici coinvolti. Alla conferenza sono intervenuti Carlo Adolfo Porro,
Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Luca Chiantore, Direttore
Generale di Unimore, Tommaso Minerva, Coordinatore Scientifico di EDUNEXT, Paola
Salomoni, Assessore all’Università, Ricerca e Agenda Digitale della Regione EmiliaRomagna, Mario Nobile, Direttore Generale di AGID, e Gianni Dominici, Amministratore
Delegato di Forum PA. Hanno inoltre preso la parola i rappresentanti delle trentacinque
Università e delle cinque Istituzioni AFAM coinvolte che, con i loro interventi, hanno
contribuito a tracciare il quadro della collaborazione istituzionale e accademica che sostiene
questa iniziativa di portata nazionale.
L’obiettivo di EDUNEXT è chiaro: realizzare un’offerta formativa digitale di qualità,
accessibile a una platea vasta e diversificata, in grado di adattarsi rapidamente ai
cambiamenti del mercato del lavoro e alle nuove esigenze educative. Il progetto si
articola in diverse azioni concrete che mirano a innovare i metodi e i contenuti della
formazione, promuovendo l’adozione di tecnologie avanzate e di metodologie didattiche
innovative.
Tra le principali iniziative di EDUNEXT c’è senza dubbio lo sviluppo di 32 nuovi corsi di
laurea e 32 master, oltre alla produzione di più di 250 contenuti formativi aperti (MOOCs),
che copriranno un totale di circa 7.000 Crediti Formativi Universitari. Questi percorsi
formativi saranno caratterizzati da un’attenzione particolare a settori chiave come le
competenze digitali, la sostenibilità, l’energia, la data literacy e l’intelligenza
artificiale, ambiti identificati come prioritari per la crescita e lo sviluppo del tessuto sociale
ed economico del Paese.
Un altro elemento cruciale del progetto è la creazione di una Educational Content Library,
una biblioteca digitale che metterà a disposizione dei docenti e degli studenti risorse
educative innovative e che contribuirà a creare un ambiente di apprendimento integrato e
condiviso tra tutte le istituzioni partecipanti. La piattaforma sarà uno strumento essenziale
per favorire la collaborazione interuniversitaria e per ottimizzare l’accesso ai contenuti
formativi, rendendoli disponibili in modo flessibile e personalizzato.
EDUNEXT prevede anche l’introduzione di un sistema di micro-credentials e di eportfolio management per la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.
Questo sistema permetterà di riconoscere e valorizzare le competenze specifiche, al fine di
promuovere una formazione continua e modulare che risponda alle esigenze del mercato
del lavoro in rapida evoluzione.
Il progetto, che coinvolge oltre 700.000 studenti e più di 25.000 docenti e ricercatori,
mira a essere un punto di riferimento per la trasformazione digitale della formazione in Italia;
un modello che si propone di aumentare la qualità e l’accessibilità dell’offerta formativa
e di sostenere una cultura della formazione digitale tra i cittadini, promuovendo
l’inclusione e riducendo le disuguaglianze nell’accesso all’educazione.
La progettualità è strutturata in più fasi. Nei primi tre anni, il progetto si concentrerà
sull’implementazione delle infrastrutture digitali e sulla formazione dei docenti e del
personale accademico, con l’obiettivo di allineare le competenze necessarie per sostenere
e diffondere i nuovi metodi di insegnamento. Questa fase di avvio sarà seguita da una
seconda fase, prevista tra il 2026 e il 2027, durante la quale il progetto verrà
progressivamente completato e reso autosufficiente grazie al contributo dei partner
coinvolti. L’obiettivo finale è quello di rendere EDUNEXT una realtà consolidata e sostenibile
entro il 2028.
“EDUNEXT – commenta il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro – nasce
come rete nazionale in grado di rispondere in modo efficace alle sfide poste dall’evoluzione
tecnologica e pedagogica. Quello che intendiamo fare non è circoscritto alla digitalizzazione
dei percorsi formativi esistenti, ma, piuttosto, ad un ripensamento integrale dell’approccio
educativo, con l’obiettivo di renderlo più flessibile e capace di adattarsi rapidamente alle
nuove esigenze della comunità universitaria, dell’alta formazione e della società. Attraverso
questo progetto, intendiamo creare un ecosistema formativo che metta a disposizione di
studentesse, studenti e docenti strumenti avanzati, accessibili e integrati, che permettano di
costruire percorsi di apprendimento personalizzati e orientati a risultati concreti. EDUNEXT
è senza dubbio un’opportunità per rafforzare la nostra capacità di offrire un’istruzione di
qualità, capace di preparare le nuove generazioni non solo ad affrontare, ma anche a
guidare i cambiamenti del futuro. Il nostro impegno è quello di garantire che l’Italia possa
essere protagonista nello sviluppo di modelli educativi avanzati, che rispondano alle reali
esigenze del contesto globale contemporaneo.”
“Il progetto EDUNEXT è un elemento importante della strategia di trasformazione digitale di
Unimore – commenta il Direttore Generale dell’Ateneo, Ing. Luca Chiantore -. Esso
rappresenta una grande opportunità di innovazione tecnologica e revisione dei processi
legati alla Didattica, mediante produzione e gestione di contenuti digitali di elevata qualità,
facilmente accessibili e fruibili da studenti e docenti di tutti i partner. Una testimonianza
concreta della competenza e della qualità del nostro “Centro per le Tecnologie a supporto
dell’Innovazione nella Didattica, nella Comunicazione e nella Ricerca”, a cui vanno i più
sentiti ringraziamenti; il ruolo di capofila ci riempie di orgoglio. La rete dei partner composta
da 35 Atenei e 5 Afam rappresenta un grande valore aggiunto, mette a sistema le
competenze e favorisce lo sviluppo di future collaborazioni”.
“E’ un progetto che parte da lontano – commenta il prof. Tommaso Minerva di Unimore,
coordinatore scientifico di EDUNEXT – da una comunità di persone, appartenenti a tutti gli
atenei coinvolti, che da oltre 20 anni sperimenta, discute, si confronta sui temi della
innovazione didattica e della relazione con le tecnologie.”
“Siamo passati attraverso varie fasi – continua Minerva – incluso il ‘deserto’ del periodo
COVID, ma l’attenzione è sempre stata rivolta verso l’innovazione, l’inclusione, la flessibilità.
È un punto di vista “umano” del rapporto con le tecnologie. Queste ultime cambiano, si
evolvono a velocità anche travolgenti. Le esigenze delle persone, degli studenti si evolvono
con esse, qualche volta le subiscono. EDUNEXT vuole mettere al centro le persone e
accompagnare il processo di integrazione e di capacità di interazione con tecnologie sempre
più pervasive per migliorare i processi di formazione e di crescita personale lungo tutto l’arco
della vita.”
“Con l’avvio di EDUNEXT – conclude il Prof. Tommaso Minerva – questa grande comunità
ha a disposizione gli strumenti, l’attenzione e le risorse per realizzare ciò che in questi
decenni ha sempre ‘predicato’. La creazione dei Digital Education Hub può rappresentare
un crocevia strategico nell’innovazione del paese e non solo delle università”
“La creazione dei Digital Education Hub – sottolinea la Prof.ssa Paola Salomoni, Assessore
regionale a Scuola, Università, Ricerca, Agenda Digitale – rappresenta un’opportunità per
rafforzare la diffusione di competenze digitali avanzate, necessarie per affrontare le sfide
della transizione digitale e dello sviluppo sostenibile. La collaborazione con le Università e
le Istituzioni AFAM coinvolte in tutta Italia è fondamentale per garantire che questa
ambiziosa iniziativa abbia un impatto duraturo sulla qualità dell’offerta formativa regionale e
non, e che contribuisca a ridurre le disuguaglianze e promuovere l’inclusione. In particolare,
ringrazio le realtà emiliano-romagnole coinvolte come l’Università degli Studi Modena e
Reggio Emilia, l’Università di Parma, di Ferrara e l’Istituto Superiore di Studi Musicali di
Modena e Carpi “Orazio Vecchi – Antonio Tonelli”.
“Da alcuni lustri la città di Reggio Emilia si è impegnata ad accogliere il livello terziario degli
studi – evidenzia l’assessore all’Università del Comune di Reggio Emilia, Roberto
Neulichedl – , ospitando ad oggi quattro poli universitari (con popolazione studentesca di
circa 10.000 studentesse e studenti) e un’Istituzione AFAM, il Conservatorio Musicale “PeriMerulo” (richiamo anche per molti fuori sede). Reggio si è dunque candidata da tempo ad
essere città universitaria, oltre che delle persone. Ora l’attende la sfida
dell’internazionalizzazione dei processi di condivisione della conoscenza, facendone una
“Città Erasmus” di forte attrattività nei suoi settori di punta.
Reggio può infatti svolgere un ruolo di propulsore dell’innovazione e della creatività.
Elementi che ne hanno caratterizzato la storia culturale, artistica ed economica.
Ideale interfaccia tra Università/AFAM e Amministrazione Locale si colloca nella “terza
missione”: compito di responsabilità assegnato alle istituzioni di alta formazione circa le
ricadute di didattica e ricerca (prime due missioni) a livello d’impatto sociale e
territoriale. È con questo spirito di apertura e di collaborazione attiva che Reggio intende
dunque sostenere questo come altri progetti di rilevanza strategica.
“Il progetto EDUNEXT – ribadisce l’Ing. Mario Nobile, Direttore Generale di AGID – Agenzia
per l’Italia Digitale – rappresenta uno snodo cruciale per l’innovazione della formazione in
Italia, perché sfrutta le tecnologie più avanzate, come l’intelligenza artificiale, per ripensare
il modo di sviluppare le competenze di cittadini e imprese, grazie a un’infrastruttura solida,
nuovi approcci metodologici, modelli inclusivi e flessibili”, sottolinea il direttore generale
dell’Agenzia per l’Italia Digitale, Mario Nobile.
“Abbiamo l’esigenza di avere una formazione in grado di adattarsi rapidamente ai nuovi
contesti del mercato del lavoro e all’evoluzione tecnologica, come ribadito anche dalla
Strategia italiana per l’Intelligenza artificiale 2024-2026. La particolare attenzione a settori
chiave come le competenze digitali, la data literacy e l’intelligenza artificiale, presenti nei
corsi di laurea, nei master e nei MOOCs in cantiere, è quindi centrale per assicurare un
livello di competenze adeguato al posizionamento strategico dell’Italia e dell’Europa”.
“Il progetto Edunext – commenta il Dott. Gianni Dominici, Direttore Generale di Forum PA
- mira ad intervenire su due dimensioni molto importanti che riguardano il futuro del nostro
Paese. La prima di natura metodologica: siamo un Paese ricco di eccellenze, anche e
soprattutto in ambito universitario, ma che troppo spesso non fanno rete, progetto comune,
sistema. Con Edunext, 55 realtà distribuite su tutto il territorio nazionale hanno definito un
tema federatore che le unisce nell’adottare, sviluppare e promuovere percorsi e soluzioni
formative innovative. Per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni italiane questa è una
grande opportunità (da qui la seconda dimensione innovativa) per poter disporre alle
competenze necessarie, alle persone adeguatamente formate, in grado di affrontare la
complessità del presente ma, soprattutto, le sfide del futuro.”
La proposta EduNext risponde all’ex avviso pubblico di cui al decreto direttoriale n. 2100 del
15 dicembre 2023 – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), Missione 4 “Istruzione
e ricerca”, componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido
alle università”, Investimento 3.4 “Didattica e competenze universitarie avanzate”, SubInvestimento “Digital Education Hubs (DEH)”.
Gli enti aderenti - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Capofila
- Università degli Studi di Bergamo
- Libera Università degli Studi “Maria SS. Assunta” – Lumsa – Roma
- Università degli Studi di Palermo
- Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano
- Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – Napoli
- Università degli Studi della Tuscia – Viterbo
- Università degli Studi di Camerino
- Università degli Studi di Genova
- Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
- Università degli Studi di Pavia
- Università degli Studi di Siena
- Università degli Studi di Foggia
- Università per Stranieri di Perugia
- Politecnico di Bari
- Università degli Studi di Bari Aldo Moro
- Università degli Studi di Verona
- Università Politecnica delle Marche
- Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
- Università degli Studi di Udine
- Università degli Studi di Parma
- Università Vita-Salute San Raffaele – Milano
- Università degli Studi della Basilicata
- Università del Salento
- Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – Vercelli
- Università degli Studi di Milano
- Università degli Studi di Ferrara
- Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
- Università degli Studi Roma Tre
- Università degli Studi di Perugia
- Luiss Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli – Roma
- Università degli Studi dell’Aquila
- Università degli Studi di Salerno
- Istituto Superiore di Studi Musicali di Modena e Carpi “Orazio Vecchi – Antonio
Tonelli” - Libera Università di Bolzano
- Accademia di Belle Arti di Lecce
- Accademia di Belle Arti leg. ricon. Rosario Gagliardi di Siracusa
- Politecnico delle Arti Bergamo
- Conservatorio di Musica di Rovigo
- Università degli Studi dell’Insubria – Como/Varese
I partner esterni - Regione Emilia-Romagna
- Regione Friuli-Venezia-Giulia
- Regione Liguria
- Regione Marche
- Regione Puglia
- Comune di Palermo
- CNR – Roma
- Indire – Firenze
- Assolombarda – Milano
- Confindustria Emilia Centro – Bologna
- Confindustria Marche Centrali – Ancona
- Confindustria Alessandria
- Confindustria Bergamo
- Confindustria Novara-Vercelli-Valsesia
- Confindustria Udine
- Confcommercio Marche – Ancona
- CNA – Ferrara
- Confederazione Cosmetica Italia – Milano
- Camera di Commercio – Alessandria
- Art-ER – Bologna
- La7 – Roma
- Pearson Editore – Milano
- EC2U – European Campus of City-Universities
- Eden – European Distance Education Network
- Ulysseus – European University Network
- Happy Scribe
- 6Tour – Camerino
- ABI Servizi – Roma
- Amag – Alessandria
- Ariadne – Pavia
- Cimea – Roma
- Ciriaf – Perugia
- Confederazione Nazionale Misericordie – Firenze
- CSSI – Trento
- Dataninja – Milano
- Egina, European Grants International Academy – Foligno
- Epitesto – Milano
- Fondazione Piccolo Teatro di Milano
- Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
- Fondazione Teatri Comunali di Modena
- Fondazione Viva – Alessandria
- Glasford International – Milano
- Guala Closures – Alessandria
- Ideamanagement – Milano
- Istituto Universitario Salesiano di Venezia
- Ipsos – Milano
- ORS Group – Cuneo
- Osel – Bari
- Società Italiana di Statistica
- UniDav – Chieti
- Università dell’Insubria
- W-Training – Reggio Emilia