PESTE SUINA, ASSESSORE BEDUSCHI: INTERVENTI PREVISTI DA TEMPO, SPECULARE POLITICAMENTE NON AIUTA

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IN AULA IL RESPONSABILE DELL’AGRICOLTURA: MOZIONE OPPOSIZIONE STRUMENTALE E PLEONASTICA

(mi-lorenteggio.com) Milano, 10 settembre 2024 – “Ritirare una mozione prettamente strumentale sarebbe stato un atto di responsabilità, un atto che abbiamo chiesto alla minoranza prima della bocciatura in aula del documento. Una mozione prettamente pleonastica, che conteneva indicazioni su ciò che è già stato fatto o programmato. Abbiamo, infatti, dettagliato dati, investimenti, numero di contenimenti, indennizzi, diretti e indiretti. Nessuno nega la gravità della PSA, che sta colpendo in 14 Paesi europei, ma sarebbe troppo facile combattere questo virus con i proclami”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, replicando alle critiche delle opposizioni sulla Peste suina.

“L’opposizione – aggiunge Beduschi – fa il suo mestiere. Ci sono dei momenti in cui però bisognerebbe anche avere ragionevolezza e unirsi nelle criticità. Questa è una criticità nazionale, è un attacco del virus a tutta l’economia, in particolar modo quella lombarda. speculare politicamente non aiuta”. “Regione Lombardia non è in ritardo – ribatte Beduschi -, ma ha fatto tutto ciò che doveva fare: dall’inizio ha dettato disposizioni importanti per il contenimento e la selezione dell’unico vettore di questa malattia, il cinghiale selvatico, che negli anni non è stato contenuto”.

“La biosicurezza dei nostri allevamenti – osserva l’assessore lombardo – è aumentata. La politica deve fare la sua parte, può fare meglio e farà di più, però c’è anche l’uomo che deve fare la sua parte. Abbiamo visto la probabile mano umana nella negligenza dell’autodenunciare una mancanza e una disattenzione nella biosicurezza che hanno causato contagi in altri allevamenti”.

Peste Suina, Pollini (M5s): «Ancora una volta Regione Lombardia non ha il coraggio di intervenire»

Paola Pollini (Consigliere regionale M5s Lombardia): «Un anno fa il centrodestra rideva di fronte le nostre proposte volte al contenimento del virus, definendole allarmismo. Sappiamo come è andata a finire. Oggi, mentre la peste suina dilaga nelle province lombarde e il commissario straordinario convoca riunioni on line (proprio per evitare il diffondersi del virus), l’Assessore Beduschi chiede uno sforzo collettivo. Ancora una volta, di fronte a un’emergenza sanitaria dilagante – stupisce il silenzio dell’Assessore al Welfare Bertolaso – il centrodestra risponde arroccandosi in quella che sembra più una difesa d’ufficio di tutto ciò che la Giunta non è stata capace di fare, piuttosto che una doverosa presa d’atto della realtà. Una realtà dove ogni giorno muoiono centinaia di animali e le imprese del comparto suinicolo soffrono già gli effetti di quello che lo stesso Assessore Beduschi ha definito come un disastro anche economico. Oggi il Presidente Fontana chiede siano attivati protocolli, che però sono, o dovrebbero, essere attivi da un anno fa. La nostra interrogazione chiedeva azioni coraggiose, come sospendere o rimandare la caccia in tutte le sue forme e a tutte le specie, fatte salvo le attività connesse al contenimento e alla selezione degli ungulati, in tutte le zone di restrizione di tipo I, II e III ricadenti all’interno del territorio regionale. Perché, se da un lato è vero che il vettore del virus sono i cinghiali, dall’altro è innegabile che a portare il virus all’interno degli allevamenti sia l’attività dell’uomo. Purtroppo, ancora una volta, non siamo stati ascoltati. Ancora una volta, il centrodestra si è assunto in Aula la responsabilità di non intervenire» così la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Paola Pollini, al termine della discussione dell’IQT “Azioni straordinarie da intraprendere urgentemente per il contrasto alla diffusione della peste suina africana in Lombardia”.

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