(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 settembre 2024 – “E’ fondamentale che, indipendentemente dal percorso scolastico scelto, voi ragazzi siate spinti dalla passione per quello che studiate. Tra voi io vedo già medici, ingegneri, architetti, avvocati, responsabili di officina, elettricisti, grafici pubblicitari, assemblatori meccanici e progettisti. Questi sono i mestieri che mancano e che gli imprenditori lombardi richiedono. Le imprese del nostro territorio cercano giovani dotati di competenze, ma soprattutto cercano la voglia di fare, di imparare, di mettersi in gioco”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo questa mattina alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2024/2025 all’istituto Salesiano Sant’Ambrogio Opera don Bosco a Milano, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi.
Presenti all’evento anche Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato all’Istruzione, Luciana Volta, direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, don Sandro Ticozzi direttore dell’Opera Salesiana, don Massimo Massironi preside della scuola e Angela Castelli direttrice della formazione professionale dell’istituto.
PRESIDENTE FONTANA STUDIARE IN LOMBARDIA E’ UN VANTAGGIO PER I RAGAZZI – “Vivere, studiare e domani, se lo vorrete, lavorare in Lombardia è una fortuna, costruita da generazioni di ragazzi come voi, che hanno realizzato i loro percorsi formativi e poi hanno iniziato a lavorare contribuendo a rendere la nostra Regione uno dei più importanti centri economici e produttivi del mondo. Il merito è di una formula speciale, che si chiama ‘saper fare lombardo’: un mix unico che unisce il genio e la creatività italiana a un approccio pragmatico e produttivo, tipico della Lombardia”.
ASSESSORE TIRONI: LIBERTA’ DI SCELTA NELLA FORMAZIONE E’ FONDAMENTALE – “L’apertura di un nuovo anno scolastico – ha detto l’assessore Tironi – rappresenta sempre un momento di entusiasmo e di aspettative, sia per gli studenti che si apprestano a iniziare un nuovo percorso di crescita e formazione, sia per i docenti e per tutto il personale scolastico che, con dedizione e professionalità, si impegna quotidianamente a fornire un’educazione di qualità e a formare le future generazioni”.
“Regione Lombardia – ha aggiunto Tironi – sostiene il ruolo fondamentale della scuola, in un percorso di innovazione e miglioramento continuo e come luogo dove poter coltivare il merito e accrescere le proprie libertà. Crediamo infatti che sia fondamentale garantire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti. La scuola costituisce anche il luogo ideale per poter sviluppare il senso critico, le opinioni e l’individualità di ogni studente, proprio per questo continueremo a investire nell’istruzione e nella formazione affinché ogni studente possa sviluppare il proprio potenziale”.
SOTTOSEGRETARIO FRASSINETTI – “A questi ragazzi – ha detto il sottosegretario Frassinetti – auguro di avere la possibilità di realizzare i loro percorsi scolastici con passione e impegno per poi riuscire, al termine degli studi, a ottenere un titolo qualificato che possa agevolarli nell’ingresso nel mondo del lavoro”.
VOLTA (DIRETTRICE USR LOMBARDIA) – “L’attenzione che il governo centrale e la Regione riservano agli studenti – ha sottolineato Luciana Volta, direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia – è massima e caratterizzata da una stretta collaborazione tra le istituzioni”.
“I primi giorni di scuola sono ricchi di emozioni e di attese – ha aggiunto – l’augurio è che i ragazzi realizzino tutti i loro obiettivi. Come Ufficio Scolastico Regionale ci impegniamo quotidianamente per garantire che tutti gli studenti possano frequentare serenamente i loro percorsi scolastici in un ambiente sicuro e inclusivo”.
LE NOVITA’ DELL’ANNO ACCADEMICO 2024/2025 – Tra le novità introdotte per l’anno accademico 2024/2025 il divieto, a partire dalle scuole dell’infanzia fino alle medie, dei cellulari, anche a scopo educativo e didattico; il modello 4+2 nella filiera formativa tecnologica-professionale; e il ritorno dell’educazione civica, a cui dovranno essere dedicate 33 ore annuali di lezione.
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