Novate Milanese. Il grande parcheggio impermeabile trasformato in spazio drenante nell’ottica di ‘città spugna’

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(mi-lorenteggio.com) Novate Milanese, 16 settembre 2024 – “E’ bello vedervi in un posto che non esisteva! C’erano parcheggi, muri, un edificio, diversi accessi… ora c’è un prato, una siepe, uno spazio di nuova generazione. Non una piazza come si intende di solito, ma uno spazio ibrido che tiene insieme varie anime della città come la scuola, il municipio, il teatro…”. Così il paesaggista Michel Desvigne, progettista e curatore artistico del progetto di riqualificazione della piazza Gio.I.A. a Nova Milanese (MB) ha descritto l’intervento sulla nuova piazza-giardino inaugurata sabato 14 settembre, voluta dall’Amministrazione comunale, nell’ambito di un ambizioso progetto di valorizzazione, rigenerazione e riconnessione della città con l’obiettivo di offrire ai cittadini uno spazio all’aperto da vivere e fruire in tutte le stagioni.

“Non è un giardino – ha aggiunto Desvigne – non è una piazza, ma spazio pubblico condiviso di nuova generazione. Nella ricomposizione dei nostri spazi ci siamo ispirati alla piazza del Duomo di Pisa, cercando di conciliare l’attenzione agli adattamenti climatici, bellezza e vivibilità”.

“Da oggi consideriamo conclusi i lavori, piazza Gio.I.A. e la consegniamo ufficialmente alla città – è intervenuto il vicesindaco Andrea Apostolo – Questo è un luogo nuovo, diversamente dalle piazze classiche ha tantissimo verde e diversamente da un classico giardino è un luogo al servizio degli edifici che vi stanno intorno.  Nella sua semplicità (voluta e ricercata), è un luogo di relazioni e permanenza, che tiene insieme spazi e valori”. 

Il progetto della nuova Piazza-Giardino delle connessioni è il frutto di un percorso partecipato, spiegato nel dettaglio nell’affollata conferenza che ha preceduto l’inaugurazione, che ha coinvolto anche il Politecnico di Milano e gli Uffici comunali, con una missione ben chiara: rigenerare non solo il cuore storico di Nova Milanese, ma via via allargarsi al resto della città in un’ottica di estensione e connessione degli spazi urbani. Un coinvolgimento che ha interessato anche il mondo della Scuola, l’Istituto comprensivo Giovanni XXIII che ora potrà beneficiare di questa piazza come ingresso e 1000mq di giardino in più a disposizione dei bambini e ragazzi.

“Questa piazza sarà il luogo dell’incontro, uno spazio da vivere, animare, per i ragazzi, nel rispetto delle regole – ha aggiunto il Sindaco Fabrizio Pagani – Ma è solo l’inizio…  stiamo per sistemare il parco di Villa Vertua che, insieme alla riqualificazione della piana del Novale, rientra in un disegno più ampio di città attenta all’ambiente”.


E proprio ai ragazzi è stato dedicato il primo evento che ha aperto letteralmente le danze in piazza Gio.I.A.: la Silent Disco di sabato sera, proposta e dedicata ai cittadini più giovani dai ragazzi del Forum Giovani. Un successo oltre le attese con oltre 400 presenze!

Qualche dettaglio

Nella nuova piazza Gio.I.A.- un’area di 14.400 metri quadri – questo si è concretizzato attraverso l’uso del verde come elemento del paesaggio, un uso apparentemente semplice che contribuisce a restituire gli spazi pubblici alla fruizione delle persone in armonia con la natura.

La piazza è stata trasformata in un’area di grande respiro, in cui è bello passeggiare e muoversi in bicicletta (in connessione con l’alzaia del canale Villoresi), trascorrere il tempo libero all’aperto. E’ stato riqualificato e potenziato il verde pubblico, ridisegnate le geometrie della piazza che ha ottenuto una nuova centralità.  La nuova piazza Gio.I.A., è stata liberata dal traffico, per diventare la piazza di tutti, dai più giovani ai più anziani.

Qualche numero

Sono state piantumate circa 1200 piante pronto effetto (siepi), le varietà arboree più rappresentate sono il Laurus nobilis e Quercus ilex  (altezza 3.50 – 4.00 m).

Messe a dimora anche nuove alberature delle varietà: Tilia cordata, Tilia tomentosa, Morus alba,

Pyrus calleriana “chanticleer”, Magnolia Kobus, Cedrus atlantica, Cedrus deodara e Cedrus libani. 

Realizzati circa 5000 mq di tappeto erboso, oltre alle aiuole fiorite allestite con arbusti di varie specie. Installare circa 80 panchine.

I ringraziamenti

Ringraziamenti particolari sono andati a tutti i componenti dell’ufficio tecnico e dipendenti comunali che hanno collaborato al progetto: Dott. Giorgio Brioschi, Arch. Luca Cabri, Ing. Manuel Sabatino, Arch. Carmela Mazzeo, Arch. Alberto Donghi, Geom. Patrizia Palma, Dott. Mirko Buttarelli e Dott. Paolo Ganci, Arch. Antonio Panella, Arch. Antonio Giuffré, Arch. Francesca Maggioni.

I professionisti incaricati: Michel Desvigne e i suoi collaboratori Tommaso Paino ed Enrico Ferraris
Direttori del lavori Ing. Matteo Danielli, Ing. Tranquillo Zamboni, Ing. Marco Redaelli, Dott. Roberto Musmeci.

Chi è Desvigne

Michel Desvigne vanta una carriera ultratrentennale iniziata a Roma a Villa Medici nel 1986, insegna da oltre 20 anni ad Harvard, è professore all’Accademia di Architettura di Mendrisio e presidente della scuola di architettura del paesaggio a Versailles dal 2008.

Ha realizzato numerosi spazi verdi e pubblici, ha trasposto “sistemi di parchi” americani in grandi territori europei, dando un importante contributo alla riqualificazione delle periferie delle città. Da sempre ha cercato l’interazione tra mondo agricolo e area periurbana. Ha collaborato coi in maggiori architetti del mondo.

Fra le sue principali realizzazioni recenti si ricordano il Parco urbano a Bordeaux (2000-2004), riqualificazione della riva destra della Garonna ed esempio di progetto di paesaggio come importante strategia di intervento e riqualificazione per la città storica. Il giardino del Ministero della Cultura a Parigi (2004), il parco per l’ampliamento del Walker art center a Minneapolis (2002-2005), le realizzazioni per la Keio university di Tokyo (2004-2005); gli spazi esterni e i giardini del Dallas center for the performing arts (2004-2009); il piano di sviluppo urbano e paesaggistico di Burgos (2006-2011). Fra i riconoscimenti ricevuti, la medaglia dell’Accademia francese di architettura nel 2000 e, nel 2002, il Civic trust award per il Greenwich millennium project a Londra.

Nel 2011 ha ricevuto il Gran Prix de l’Urbanisme (il più alto riconoscimento francese) per il suo continuo contributo alla riflessione sulla città e territorio. Nel 2014 ha ricevuto l’European Prize for Public Space per il progetto di riqualificazione del lungomare del vecchio porto di Marsiglia.

Oggi è impegnato in Italia con il progetto del Nuovo parco Urbano di Prato e l’ambizioso progetto del grande parco per il nuovo quartiere milanese Seimilano a Bisceglie, un’area un tempo occupata dalla cava Calchi Taeggi più altre zone comunali degradate e inutilizzate, dove sta sorgendo un grande parco di 200mila m2 che si collegherà ai parchi delle Cave, dei Fontanili e delle Crocerossine, nell’area sud-ovest della città. Un polmone verde attorno alle future residenze firmate da Mario Cucinella.

Sua è la progettazione degli spazi a verde pubblico e attrezzato, dello Scalo di Porta Romana, area del Villaggio Olimpico Milano – Cortina 2026.

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