( mi-lorenteggio.com) Milano, 17 settembre 2024 – Si terrà domani, mercoledì 18 settembre, il primo corso di formazione contro la violenza di genere, pensato e rivolto a tutte e tutti i dipendenti dell’area Servizi al cittadino.
Saranno gli impiegati del front office, quindi sportelliste e sportellisti delle anagrafi, e messi comunali i primi ad essere coinvolti nella lezione pilota di questo mercoledì, che si terrà dopo l’orario di lavoro, dalle ore 16 alle 18 presso l’Aula formazione del Palazzo di via Larga.
Il percorso di formazione, ideato su impulso dell’Assessorato ai Servizi civici e della delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere Elena Lattuada, e di concerto con la Direzione Risorse Umane, sarà realizzato, nell’ambito del Piano Antidiscriminazioni promosso dall’Assessorato al Welfare e Salute, grazie al supporto delle operatrici dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio e dell’Ufficio di Coordinamento del Comune di Milano.
“Vogliamo fornire al nostro personale di anagrafe – dichiara l’assessora ai Servizi civici e Generali Gaia Romani – tutti gli strumenti necessari affinché sia in grado di recepire i segnali e le richieste di aiuto da parte di chi si trova in difficoltà. Come Amministrazione vogliamo essere parte attiva nel contrasto alla violenza di genere e crediamo che il modo migliore per farlo sia entrare nella vita quotidiana delle persone, essere al fianco di chi è vittima in modo proattivo e recettivo, all’interno di luoghi – come lo sono le anagrafi cittadine – estremamente frequentati e che offrono servizi a chiunque, proprio perché la violenza si annida purtroppo dappertutto. Già in passato, infatti, abbiamo concentrato proprio nelle anagrafi alcune importanti iniziative, dalla campagna sul 1522 all’allestimento di banchetti presieduti dalla Rete antiviolenza”.
“Le operatrici della Rete Antiviolenza – aggiunge l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – incontrano e sostengono quotidianamente donne vittime di violenza: solo nel 2023 sono state 2.471 le donne supportate dai centri antiviolenza e dalle case rifugio milanesi. La loro esperienza e la loro professionalità possono essere preziose per cogliere gli eventuali segnali di difficoltà e per aiutare gli sportellisti e le sportelliste delle anagrafi a intervenire in maniera appropriata. Questo percorso rientra nella strategia del Piano Antidiscrimazioni promosso dalla Direzione Welfare e Salute che prevede, tra le altre azioni, l’implementazione di momenti formativi per i dipendenti e le dipendenti del Comune, soprattutto dedicati a chi, lavorando al front office, ha una maggiore possibilità di intercettare situazioni di violenza o discriminazione. Un’occasione importante per aprire un ulteriore canale di contatto, oltre ai centri che la Rete mette a disposizione”.
“Il nostro Comune è attivo su più fronti per quanto riguarda il contrasto alla violenza di genere e alla discriminazione e, questo momento di confronto e apprendimento – dichiara l’assessora alle Politiche del Lavoro Alessia Cappello – è un tassello importante per continuare a costruire una comunità più consapevole, inclusiva e sicura. La violenza di genere è un problema che ci riguarda tutte e tutti, non si tratta solo di casi e numeri, ma di vite reali, di persone vulnerabili: saper leggere i segnali, ascoltare con empatia può fare la differenza tra l’isolamento e la possibilità di trovare una via d’uscita. Ecco perché iniziative come questa rappresentano un investimento non solo nella formazione professionale, ma nella qualità umana del servizio che offriamo alla comunità”.
“Fornire informazioni puntuali e corrette – aggiunge la Delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere Elena Lattuada -, proseguire nel lavoro di sostegno e supporto alla rete dei centri antiviolenza e case rifugio presenti a Milano, sostenere in ogni contesto le donne che subiscono violenza, da quella fisica a quella economica, sono tutte azioni necessarie per creare una città rispettosa, inclusiva, coesa”.
Secondo i dati presenti sul sito del Ministero dell’Interno e relativi al monitoraggio e all’analisi dell’andamento dei reati riconducibili alla violenza di genere, nel 2023 sono state uccise 120 donne di cui 97 in ambito familiare e affettivo e 63 uccise da un partner/ex partner.
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha presentato a dicembre 2023 un report dal titolo “Il Punto – il pregiudizio e la violenza contro le donne”, secondo il quale, disaggregando i dati per genere, emerge che alcuni reati siano perpetrati sulle donne con un’incidenza notevolmente superiore rispetto agli uomini, dimostrando una natura strettamente correlata al genere della vittima. Nello specifico, tra gennaio e settembre 2023 sono stati commessi 12.491 atti persecutori, di cui il 74% sulle donne; vi sono stati 18.843 casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi, di cui l’81% delle vittime era di genere femminile; infine, vi sono stati 4.341 episodi di violenza sessuale e nel 91% dei casi la vittima era una donna.
Il progetto si inserisce all’interno delle iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione sui temi della violenza di genere, del Comune di Milano.
Le lezioni saranno costituite da classi di 30 persone e i successivi incontri saranno pianificati nei prossimi mesi.