In Italia le persone colpite da demenza sono circa un milione: tra esse, 600.000 soffrono di Alzheimer. La Lombardia non fa eccezione: il decadimento cognitivo interessa circa 350.000 persone (più di 50.000 nella sola provincia di Milano). Un numero che supera di più del 10% quello dei malati cronici. E su 350.000 diagnosi, 115.000 attestano l’insorgenza di Alzheimer. Un dato destinato a crescere: le previsioni parlano di un aumento, nei prossimi anni, del 20%.
(mi-lorenteggio.com) Segrate, 21 settembre 2024 – L’invecchiamento costante della popolazione ci ha da tempo messi nella condizione di confrontarci con l’aumento delle patologie croniche e degenerative.
Un lungo elenco di malattie in cui rientra, a pieno titolo, l’Alzheimer che, da solo, rappresenta il 60% delle demenze finora diagnosticate.
Un morbo capace di stravolgere la vita dei pazienti, ma anche delle loro famiglie – nella sola Lombardia sono circa 600.000 i caregiver che si occupano di un familiare a cui è stato diagnosticato – spesso impreparate di fronte ad una patologia così imprevedibile.
Per meglio rispondere alla crescente richiesta di assistenza e supporto, lo SPI CGIL Lombardia e Milano, hanno contribuito all’apertura del “Centro Incontro” di Segrate insieme a Fondazione Comunità, ideato da Atelier della Mente, Cittadinanza al Lavoro, Cooperativa Libera Associazione Arti e Mestieri Sociali e Comune di Segrate, un polo sperimentale aperto a malati di Alzheimer, che potranno seguire cicli di psicomotricità e stimolazione cognitiva, attività occupazionali, artistiche e sociali, e alle loro famiglie, in questo modo messe nella condizione di poter assistere al lavoro degli operatori, così da poterlo replicare anche tra le mura domestiche.
“Nel giorno dell’inaugurazione del Centro si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer” ha commentato Federica Trapletti, della Segreteria dello SPI CGIL Lombardia, in sala con Massimo Bonini, Segretario Generale dello SPI di Milano, e Angelo Golin, Segretario della Lega SPI CGIL di Segrate “come rappresentanti del sindacato pensionati siamo consapevoli dell’importanza di un servizio come questo: l’età media aumenta, il numero di patologie cresce e spesso l’onere della cura ricade interamente sulle famiglie. Per non parlare di tutti quei casi in cui le persone, spesso anziane, sono sole. Il sistema sanitario e socio assistenziale in Lombardia è gravemente carente dei servizi che sarebbero essenziali.”
La sperimentazione del “Centro Incontro” di Segrate durerà due anni e sarà aperto a cinquanta tra malati e caregiver: in queste ore è stato avviato un confronto per arrivare a firmare un protocollo tra le parti per definirne i criteri d’accesso e i contributi economici che il Comune metterà a disposizione sulla base di specifiche fasce ISEE.
Tra le attività previste anche uno scambio intergenerazionale, nell’area della gaming zone del Comune, con parenti, giovani e bambini.
Redazione