Dai restauri di Villa Burba alla nuova sede di Rho Soccorso, dagli impianti sportivi di via Pirandello al recupero dell’area ex CMR e Rotoincisa
(mi-lorenteggio.com) Rho, 25 settembre 2024 – Il Sindaco Andrea Orlandi, con l’assessore all’Urbanistica e all’Agricoltura Edoardo Marini e la giunta al completo, ha incontrato il 18 settembre, in via Giusti, i residenti del quartiere Stellanda per illustrare i progetti che interessano l’area. Un incontro organizzato dal Comune di Rho con il Comitato di quartiere.
Il Sindaco ha innanzitutto ricordato gli impegni di Rho La città che cambia, quindi ha illustrato i progetti che riguardano questa porzione di territorio. Innanzitutto il restauro conservativo delle sale di Villa Burba e la riqualificazione del parco storico, che hanno comportato efficientamento energetico degli impianti, miglioramento della accessibilità, prevenzione degli incendi, la messa in sicurezza delle coperture della corte rustica, oltre alla riqualificazione degli arredi esterni e degli specchi d’acqua del parco e alla pulizia e messa in sicurezza del muro di cinta interno ed esterno.
Quindi ha fatto il punto sui tre parcheggi Spugna: in via Gramsci – Aldo Moro e in via Cornaggia le aree sono già state sistemate con asfalto drenante e rain garden per lo smaltimento dell’acqua piovana; in via Labriola il progetto è da avviare. Quanto agli impianti sportivi, in via Pirandello sono quasi pronti i nuovi spogliatoi al campo da calcio dove il prato sintetico ha sostituito il manto erboso e si è rifatta la copertura della tribuna; nella pista da skating, è stata creata una nuova pavimentazione coperta da uno strato di resina, rifacendo su misura e secondo le indicazioni della Federazione FIRR le griglie e i canali di drenaggio.
Il Sindaco si è poi soffermato sulla nuova sede di Rho Soccorso: “La torre dell’acquedotto è da tempo poco adeguata ad accogliere associazione e volontari. Abbiamo scelto di riutilizzare uno spazio esistente, nel quadrilatero di via Labriola-Aldo Moro, innescando anche un progetto di riqualificazione sociale. Diverse attività commerciali non hanno avuto successo, cinque tentativi di vendita all’asta non hanno visto acquirenti, abbiamo ottenuto un prezzo vantaggioso e comprato per 400mila euro 400 metri quadrati al piano terra e altrettanti nel seminterrato più l’area esterna. Seguiremo le direttive dell’Agenzia regionale emergenza urgenza e Regione Lombardia ci ha concesso 150mila euro”.
Ricordati i progetti sociali accolti nel centro civico di via Giusti, il Sindaco ha spiegato come con il Piano ATU 8 si sani “una ferita nella città”. “In passato qui sono nati prodotti che hanno fatto il giro del mondo. La prima Ferrari vanta cerchioni siglati CMR che sono stati disegnati e realizzati a Rho. Dalla fine degli anni ’90 CMR ha chiuso e nel 2004 è toccato a Rotoincisa. L’area è diventata dimora di soggetti noti alle forze dell’ordine. Col piano ex Babycresci, invece, si dà valore pubblico a un’area dismessa, si evitano gli accessi pericolosi a Viridea, si crea un corridoio ecologico importante”.
Nel dettaglio è entrato l’assessore Edoardo Marini: “Nel 2021 abbiamo approvato un Piano urbanistico generale che ha definito le regole su cosa e quanto costruire e dato, in questo caso, indicazioni su come recuperare gli spazi di ATU8. Quella di CMR e Rotoincisa, eredità dello sviluppo industriale, è un’area “sporca” e con pericoli di inquinamento nella prima falda acquifera. Ci sono state attente e ripetute indagini sull’area, a partire dal lontano 2007. Nel 2009 si era quasi arrivati all’approvazione di un progetto di recupero, poi le proprietà hanno rinunciato. Nel 2016-2018 un’altra indagine ambientale ha permesso di trovare la fonte di inquinamento della falda. Infine, nel 2019-2021 il nuovo Pgt, in contradditorio con gli operatori, ha definito regole e forme per il recupero dell’area. Nel giugno 2024 abbiamo varato il Piano attuativo che precisa le indicazioni del Piano urbanistico generale del 2021. Lunedì 16 settembre 2024 sono stati pubblicati gli elaborati che sono a disposizione di tutti sul sito comunale da consultare per quindici giorni. Entro il 30 settembre si potranno chiedere modifiche. Dopo di che scattano i 90 giorni per le risposte”.
Marini ha fornito altre precisazioni: “Le prime costruzioni partiranno dopo la bonifica presumibilmente tra due anni. Gli immobili saranno concentrati a nord e a sud del lotto e saranno divisi da un giardino di uso pubblico. Sono previste due torri di 21 piani e corti più basse e lunghe per 11 piani. Sullo sviluppo verticale il dibattito rimarrà aperto finché non verrà concluso l’iter delle osservazioni. Via Tommaso D’Aquino sarà pedonalizzata garantendo la continuità fra il verde di nuova realizzazione e il giardino di villa Burba. Sei ettari è l’estensione dell’area in cui è prevista la costruzione complessivamente di 46mila metri quadrati. La superficie coperta è di 6.400 metri quadrati (ingombro al suolo degli edifici). Si edificano case, ma al posto di capannoni dismessi che ora occupano 26mila metri quadrati, molto di più. Sono previsti 550 alloggi, per 1200-1300 abitanti, in un arco temporale presumibilmente di 7-10 anni. Occorrerà vigilare sul traffico e definire al meglio accessi e parcheggi pubblici. Avremo 270 nuovi alberi oltre agli esistenti, 773 parcheggi interrati privati e 142 pubblici. Si completa un sistema verde rilevante con aree cedute al Comune: ciò che già esiste (Burba, parco Europa, etc) unitamente a ciò che verrà realizzato in questo progetto costituirà una delle aree verdi più estese della Città Metropolitana.
Molte le domande dei cittadini. L’assessore Marini ha spiegato come non sia stato possibile prevedere qui case di edilizia sociale: “Viste le ultime esperienze non felicissime, il Comune di Rho ha puntato sugli affitti agevolati. Il problema, infatti, è che la cosiddetta edilizia sociale o agevolata o convenzionata – la si chiami come si vuole – è efficiente laddove i valori immobiliari sono molto alti. Nella nostra città, al contrario, riusciamo a limare il prezzo di poche centinaia di euro rispetto al mercato libero. Il tutto a fronte di consistenti sconti delle risorse dovute al Comune e, cioè, a fronte di una riduzione delle opere pubbliche che saranno realizzate. Inoltre, e purtroppo, a differenza di Milano, non abbiamo aree di nostra proprietà da mettere in gioco su cui costruire a prezzi agevolati. Ciò non significa affermare che non esista un problema casa. Tutt’altro. Significa invece ribadire che le possibilità di manovra dei Comuni siano oggettivamente molto limitate e che sarebbero necessarie ben altre risorse statali o regionali. Attenzione poi a pensare che ciò che si fa a Milano o a Roma o Bologna valga anche per Rho. Ogni situazione è diversa”.
Quanto a Baby Cresci, di fronte ai timori di una grande mole di traffico legata alla logistica, l’assessore all’Urbanistica ha spiegato che si tratta di una “logistica da ultimo miglio”, oggettivamente piccola se si guarda il progetto, e che i due spazi commerciali previsti saranno di dimensioni contenute (medie strutture di vendita).
Sul sito www.comune.rho.mi.it, nella sezione Rho La città che cambia, tutti gli approfondimenti rispetto ai progetti presentati.
Nella foto la giunta comunale nella sala di via Giusti. Da sinistra Edoardo Marini, Nicola Violante, Emiliana Brognoli, Alessandra Borghetti, il Sindaco Andrea Orlandi, Maria Rita Vergani, Valentina Giro, Paolo Bianchi