ASSESSORE COMAZZI: TUTTO IL NOSTRO SUPPORTO PER LA PREVENZIONE E LA MESSA IN SICUREZZA DEI TERRITORI
(mi-lorenteggio.com) Milano, 02 ottobre 2024. ) Un contributo complessivo di 323.300 euro per i Comuni della Lombardia che esercitano funzioni delegate in materia di vigilanza e rischio sismico. È questo l’oggetto del bando di Regione Lombardia, relativo all’anno 2024 e disponibile sulla piattaforma dedicata, a questo link.
PREVENZIONE DEL RISCHIO – “Con questi fondi – ha dichiarato Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi – vogliamo sostenere i Comuni nella prevenzione del rischio sismico e nelle attività svolte da questi ultimi per garantire la sicurezza dei loro territori. In Lombardia sono più di 200 le amministrazioni locali che hanno accesso a questo bando: a loro va il nostro supporto e la nostra attenzione costante”.
IL BANDO – Al bando possono partecipare i Comuni, singoli o associati, classificati nelle zone sismiche 2 e 3, come da allegato 7 dell’Ordinanza Capo Dipartimento Protezione Civile numero 978 del 24 marzo 2023 ed elencati nell’allegato A della delibera della Giunta regionale numero 2329 del 13 maggio 2024.
La domanda deve essere presentata in forma telematica esclusivamente tramite la piattaforma Bandi e Servizi. E’ necessario che abbia i seguenti allegati:
– Domanda di contributo, a partire dal 1° ottobre ed entro il 31 ottobre 2024;
– Rendicontazione entro il 31 dicembre 2024.
L’assegnazione della somma complessiva 323.300 euro sarà ripartita sulla base delle istanze di adesione presentate sulla piattaforma regionale ‘Bandi e Servizi’.
I CRITERI – Questi i criteri stabiliti:
– Per i 57 Comuni classificati in zona sismica 2, un contributo massimo per Comune pari a 5.000 euro.
– Per i 145 Comuni classificati in zona sismica 3, un contributo massimo per Comune pari a 2.500 euro.
LE GRADUATORIE – Le domande ammissibili saranno finanziate in ordine di arrivo fino a esaurimento delle somme a disposizione, provvedendo a definire la relativa graduatoria. Inoltre, eventuali risorse disponibili non richieste alla chiusura della fase di adesione all’iniziativa saranno destinate quali premialità, ai 57 Comuni classificati in zona sismica 2. Per questi ultimi lo svolgimento delle funzioni trasferite dalla legge regionale 33/2015 comporta un onere amministrativo e finanziario maggiore. La ripartizione sarà quindi proporzionale al numero di autorizzazioni rilasciate nell’annualità 2023.