NELLE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO LA GIOIA DELLA DIOCESI AMBROSIANA: «CARLO CI DICE CHE TUTTI SIAMO CHIAMATI ALLA SANTITÀ».
«PER GLI ADOLESCENTI È UN INVITO A TROVARE LA GIOIA DI VIVERE, IL CORAGGIO DI AMARE, LA FORTEZZA NEL SOFFRIRE»
(mi-lorenteggio.com) Milano, 20 novembre 2024 – Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 20 novembre (Giornata internazionale per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza), papa Francesco ha annunciato la data della canonizzazione di Carlo Acutis, il quindicenne milanese deceduto nel 2006 per una leucemia fulminante, canonizzazione già annunciata dal Pontefice lo scorso 1° luglio ma di cui non si conosceva ancora la data. Contestualmente il Papa ha anche annunciato la data della canonizzazione di Pier Giorgio Frassati (1901-1925), giovane studente torinese, terziario domenicano e membro di vincenziani, Fuci e Azione Cattolica. La canonizzazione di Acutis, la cui beatificazione risale al 2020, si terrà durante il Giubileo degli Adolescenti, in programma dal 25 al 27 aprile, mentre quella di Pier Giorgio Frassati avrà luogo tra il 28 luglio e il 3 agosto, durante il Giubileo dei Giovani. In risposta all’annuncio di Papa Francesco, con riferimento in particolare all’ambrosiano Carlo Acutis, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha rilasciato questa dichiarazione: «La nostra terra è terra di santi. Ci sono i santi della porta accanto, quelli dei quali nessuno scrive la vita o per i quali nessuno costruisce altari. Sono la moltitudine che nessuno può contare e che quotidianamente, senza imprese degne di nota, silenziosamente tiene in piedi il mondo. Ci sono i beati che hanno vissuto nei nostri paesi e che la Chiesa ha riconosciuto come vite esemplari, che meritano di essere conosciute perché possano essere imitate. Ci sono i santi che hanno vissuto tra noi ma che sono di tutti, che la Chiesa propone a tutti perché tutti li preghino con fiducia, ne ascoltino le parole, ne conoscano le opere. Carlo Acutis è ora candidato alla canonizzazione che sarà celebrata durante l’Anno Santo in occasione del “Giubileo degli adolescenti”. Posto sugli altari, potrà continuare a dire quanto ha detto in questi anni con la sua straordinaria popolarità. Ha detto – infatti – che tutti siamo chiamati alla santità: non solo i poveri, ma anche i ricchi, non solo le personalità straordinarie, ma anche le persone qualsiasi, non solo i fondatori di ordini religiosi, ma anche gli ammiratori dei consacrati e delle consacrate, non solo i sani, ma anche i malati, non solo gli adulti, ma anche gli adolescenti. Il messaggio è quindi rivolto in modo particolare agli adolescenti: forse lo ascolteranno e saranno chiamati fuori di casa, fuori dalle loro tristezze, dai loro complessi, dalla loro rabbia, dalla loro inconcludenza. Forse ascolteranno la voce che viene dal cielo per loro e troveranno la gioia di vivere, il coraggio di amare, la fortezza nel soffrire. Troveranno forse la via della santità giovane, seguendo la pista percorsa da san Carlo Acutis». Nato nel 1991 a Londra, Carlo Acutis si è trasferito presto a Milano dove ha vissuto fino alla sua prematura scomparsa. La cerimonia di beatificazione si è svolta il 10 ottobre 2020 ad Assisi, luogo a cui Carlo era molto legato e dove sono custodite le sue spoglie. La sua vita – simile a quella di tanti coetanei ma fondata anche su una profonda fede cristiana e caratterizzata da numerosi gesti di solidarietà – ha ispirato e ispira molti ragazzi (e non solo) in tutto il mondo. Nella Diocesi di Milano sono numerose già da anni le iniziative, in particolare promosse dalla Fondazione Oratori Milanesi (FOM), per far conoscere ai più giovani la figura di Carlo, che alcuni definiscono “il primo santo della generazione dei millennial”. La memoria liturgica del beato Carlo Acutis ricorre il 12 ottobre. |