In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si sono svolte a Milano le celebrazioni per i 10 anni del muro di bambole contro la violenza sulle donne, il progetto ideato da Jo Squillo nel 2014. La giornata è proseguita con una cena di gala solidale al Teatro Gerolamo, alla quale hanno partecipato volti noti dello spettacolo e del giornalismo.
(mi-lorenteggio.com) Milano, Martedì 26 novembre 2024 – Nella lotta contro la violenza sulle donne, un importante posto merita il muro di bambole, ‘Wall of Dolls’, nato nel giugno di 10 anni fa a Milano, da un’idea della cantante Jo Squillo durante l’apertura di Milano Moda Uomo, proprio per lanciare agli uomini un messaggio forte e chiaro.
Ispirato ad una antica tradizione indiana, per cui ogni volta che una donna viene uccisa o subisce violenza viene affissa una bambola sulla porta di casa, ‘Wall of Dolls’ è diventato negli anni un importante progetto itinerante. Oggi i muri di bambole si trovano in grandi città come Milano, Roma, Genova (purtroppo vandalizzato proprio nella notte tra il 25 e il 26 novembre), Trieste, Venezia, Brescia e Portogruaro e presto in molti altri comuni.
‘Wall of Dolls’ ha dato inoltre vita a 7 docufilm con storie di donne sopravvissute alla violenza e di orfani di femminicidio, presentati nei più importanti festival internazionale del cinema e nelle scuole e nel 2019 diventata una onlus, presieduta dalla giornalista Francesca Carollo, per aiutare donne vittime di violenza a ricostruirsi una vita dignitosa e indipendente attraverso la donazione di beni di prima necessità, aiutando a sostenere spese correnti come affitti e bollette e regalando momenti di svago e di serenità come piccole vacanze con i figli, che non si sarebbero mai potute permettere. Mission dell’associazione è quello di fare rete con i centri antiviolenza, le istituzioni e il terzo settore per tenere accesi tutto l’anno i riflettori su questa terribile piaga.
Le celebrazioni per i 10 anni di ‘Wall of Dolls’ si sono svolte lunedì 25 novembre in tutte le città che ospitano l’installazione. In via De Amicis 2 a Milano, il muro è stato visitato dal sindaco Beppe Sala, da molte scolaresche, associazioni che si occupano di violenza sulle donne, artisti e normali cittadini. La giornata è terminata con una cena di gala solidale al Teatro Gerolamo, alla quale hanno partecipato molti volti noti del mondo dello spettacolo e del giornalismo come Juliana Moreira, Edoardo Stoppa, Justine Mattera, Vincenzo Venuto, Taylor Mega, Giuseppe Brindisi, Gianluigi Nuzzi, partner e sostenitori come Alessandro Spada di Assolombarda e molti esperti del settore come avvocati, psichiatri e consulenti di violenza sulle donne.
”Ho appoggiato ‘Wall of Dolls’ sin dalla sua nascita nel 2014 e l’ho visto crescere negli anni, diventare una onlus, replicarsi in molte altre città, raccontare le storie di donne vittime di violenza e dei loro figli in docufilm che sono entrati nelle scuole e hanno varcato i red carpet dei principali festival del cinema, ma soprattutto aiutare le donne a ricostruirsi una vita. Ricordo ancora la prima volta che abbiamo incontrato Parvinder Aoulakh, detta Pinky, la ragazza di origini indiane che ha rischiato di morire quando il marito le ha dato fuoco davanti agli occhi dei suoi due figli nel 2015. L’abbiamo conosciuta come una donna spaventatissima, mentre oggi ricopre il ruolo di testimonial dell’associazione ed è coordinatrice di ‘Wall of Dolls’ a Brescia. Storie come quella di Pinky dimostrano quanto sia importante far ritrovare alle donne vittime di violenza la fiducia in se stesse e negli altri. Infine ritengo che l’arte, così come lo sport, sia un preziosissimo strumento educativo e che l’installazione artistica del muro di bambole possa davvero amplificare un messaggio importante” – così Giusy Versace.