(mi-lorenteggio.com) Bergamo, 17 gennaio 2025- Torna Orobie Film Festival, il Festival internazionale del cinema dedicato alla montagna, giunto alla sua 19° edizione, organizzato da Associazione Montagna Italia con il sostegno di Fondazione Asm e Sport Specialist.
Orobie Film Festival fa parte del Circuito Spirit of the mountain, un network di eventi dedicati alla montagna, ai suoi territori e ambienti.
Spirit of the mountain promuove tre concorsi, uno cinematografico, uno fotografico ed uno dedicato ai racconti di montagna intitolato a Walter Bonatti.
Dal 20 al 25 gennaio, con cinque serate al Cinema Gavazzeni di Seriate (BG), tre pomeriggi e una mattinata presso la Sala Galmozzi di Bergamo, il pubblico potrà godere dei migliori film della cinematografia di montagna.
Il programma è stato presentato questa mattina dal direttore artistico Roberto Gualdi durante una conferenza stampa presso la sala Viterbi della Provincia di Bergamo.
Giorgia Gandossi, delegata provinciale alla cultura ha fatto gli onori di casa: “È l’inizio del mio mandato e spero di essere al fianco delle vostre iniziative e sostenervi per un po’ di tempo. Penso che il cinema sia una delle modalità per raccontare le nostre montagne che sono il patrimonio della nostra provincia e del nostro territorio, ricoprono gran parte del nostro territorio con le bellezze e le difficoltà di gestione. Vedremo dunque al festival le bellezze paesaggistiche che caratterizzano il nostro territorio ma anche tante imprese per tenere vivi questi racconti e portare la cultura della montagna ai nostri cittadini.”
Anche il Comune di Bergamo è vicino a OFF. Presente Oriana Ruzzini, assessora al verde, ambiente e transizione ecologica: “Il tema della montagna ci sta molto a cuore perché abbiamo la fortuna di avere questa collocazione geografica e dobbiamo accogliere la sfida del pensare in maniera diversa, avere in mente che il nostro modo di vivere la montagna deve essere sempre più sostenibile. Il riscaldamento globale sta avanzando in maniera esponenziale. Non possiamo permetterci di portare avanti progetti di decenni fa e che non rispondono più a quelli che sono i bisogni attuali. E quindi parliamo della nostra salute. Mi fa molto piacere che a questo progetto sia abbinato anche quello dei trapiantati.”
OFF da anni è ospitato a Seriate al Cinema Gavazzeni, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale. “Appuntamento ormai consolidato ed atteso che ospitiamo con grande piacere. – dichiara Ester Pedrini, assessore alla cultura – Sono momenti che ci riportano ai temi della montagna, con tanta attenzione alla cultura.”
“Il Consorzio Bim – Bacino imbrifero montano, fiumi Serio, Brembo e lago di Como – ha come obiettivo la valorizzazione di questi territori. – dichiara Carlo Personeni, Presidente, che da sempre è a fianco del Festival. – OFF da quasi vent’anni presenta questi film meravigliosi che ci devono stimolare all’attenzione della natura, dei paesaggi, ma anche a farci conoscere come vive la gente in montagna, perché vivere in montagna ha dei vantaggi ma comporta anche tanti sacrifici. Questo ci accomuna perché circa 100 Comuni che fan parte del consorzio sono montani. Sarebbe interessante che sempre più enti siano a fianco di questa manifestazione.”
Saranno 15 i film in concorso, scelti tra i 102 giunti da 19 nazioni del mondo.
La Giuria è presieduta da Piero Carlesi con Nicola Bionda e Giuseppe Spagnulo.
Diversi anche i film fuori concorso:
Nanga Parbat – la grande impresa di Hermann Buhl
di Hans Ertl
Il film racconta la spedizione austro-tedesca del 1953 partita da Monaco di Baviera e guidata da Karl Herligkoffer. Spedizione che proverà a salire in vetta al Nanga Parbat, tentata ripetutamente dagli alpinisti tedeschi nel corso degli anni ’30 e costata numerose vittime. Il lungo viaggio viene effettuato in nave e poi in ferrovia attraverso il Pakistan fino a Gilgit; finalmente il campo base che sorge nella valle del Rakhiot ai piedi della grande montagna. L’assalto alla montagna procede, gli alpinisti sono spronati dalla notizia che l’Everest è stato conquistato dagli alpinisti inglesi. Bisogna farcela prima dell’arrivo del monsone. La squadra di punta riesce a piazzare il campo 5 e da qui Hermann Buhl inizia la sua ascensione solitaria verso la vetta che raggiunge alle 18 e 45 del 3 luglio. Sorpreso dal buio nel corso della discesa deve bivaccare, riesce a tornare dai suoi compagni visibilmente provato ma incolume. Dal mondo dei ghiacci e delle alte quote la spedizione ridiscende le valli in piena fioritura fino al trionfale ritorno in patria.
Su queste montagne
di Andrea Sbarretti
Nelle montagne della Valnerina la vita è concreta, dura, reale. Scandita dal ritmo delle stagioni e della terra. I pochi abitanti di queste frazioni mantengono ancora quelle abitudini al sacrificio che ricordano il pesante lavoro quotidiano dei loro avi. Ci troviamo al Salto del Cieco, dove sorgeva la Dogana tra lo Stato Pontificio ed il Regno delle Due Sicilie. In queste vallate resiste un mondo contadino che trascende i ritmi metropolitani, fatti di vacuità ed egoismo. La loro bontà la avvertiamo nei dialoghi semplici ma sinceri, nei ricordi di un eremita che ha sistemato un vecchio rudere per viverci senza acqua né corrente, nel candore di un uomo che ha dato una cuccia a molti cani randagi. Un padre ed un figlio che allevano mucche in alta montagna, un giovane che ha scelto la solitudine. Storie diverse, alle quali il non-luogo della montagna conferisce una umanità che si ravviva ogni giorno.
Speed Expeditions
di Dario Tubaldo
Dall’Iran alla Türkiye, e infine al Nepal. Lo speed mountaineering e ambassador WWF, Benedikt Boehm, e il suo nuovo compagno di avventura nepalese, Prakash Sherpa, ci portano alla scoperta della biodiversità del Nepal. Dal caldo opprimente della giungla, tra rinoceronti, tigri e ippopotami, fino alle vette più alte del mondo, questa nuova sfida di velocità contro il tempo ci porta alla scoperta di un popolo meraviglioso e di una vita selvaggia inaspettata.
La novità 2025 sarà la maratona di film storici che si svolgerà sabato 25 gennaio al Cinema Gavazzeni: fino alle due di notte il pubblico potrà godere della visione di cinque opere che raccontano le imprese dei grandi alpinisti.
Verso dove
Un uomo cammina per luoghi più o meno conosciuti, vaga come cercasse di calpestare porzioni di terre ignote, mai calcate prima. Cammina e osserva il mondo che scorre davanti a suoi occhi cercando di fissarlo di congelarlo in uno spazio e tempo “altro”, sulla celluloide della sua vecchia cinepresa. Quest’uomo è Kurt Diemberger, alpinista e cineasta di vette rarefatte e terre lontane. Ha 82 anni, non vive nel passato, ma nell’”adesso”, come se esplorasse di continuo la terra che scorre sotto i suoi passi, per luoghi a lui cari, l’Austria, l’Italia, le Dolomiti; come se continuasse ad indagare in quello sguardo del suo “io” che osserva.
Verso dove racconta questo viaggio non chiedendo a Kurt una direzione, quanto piuttosto chiedendogli conto del suo stato percettivo, dell’esistente, in un presente compenetrato di sguardi contemporanei e antichi, di visioni che costituiscono il suo “ora”, il suo passato e il suo futuro.
G-IV Montagna di luce
Il film documenta la spedizione del Club Alpino Italiano al Gasherbrum IV, la “montagna di luce” (7925 metri), in Karakorum. Insieme a Riccardo Cassin, il capospedizione, c’erano Walter Bonatti, Carlo Mauri, Giuseppe de Francesch, Toni Gobbi, Giuseppe Oberto, il medico Donato Zeni e Fosco Maraini, cui si deve anche il resoconto della mirabile impresa. Mirabile, perché Bonatti e Mauri conquistarono la vetta il 6 agosto 1958, salendo dalla terribile cresta nord-est, una via mai più ripetuta.
Everest senza maschera
Fino al 1978, l’Everest era stato scalato molte volte, ma sempre con l’ausilio dell’ossigeno supplementare per ovviare alla difficoltà di respirazione dovuta all’altitudine. A 25 anni dalla conquista effettuata da Hillary e Tenzing, gli scalatori Messner e Habeler dimostrano invece che è possibile farlo senza le bombole, cambiando per sempre la storia dell’alpinismo. L’ascensione, in cinque ore e mezzo dal Colle Sud, è stata portata a termine l’8 maggio 1978.
Il film è narrato in italiano, con accento british, da Ian McNaught-Davis, storico presentatore scientifico della BBC e alpinista di buon livello.
La congenialità
Nonostante la differenza di età, Simone Moro e Tamara Lunger condividono un obiettivo simile e i loro ruoli sono chiari: lui il mentore saggio, lei la studentessa entusiasta. Ma mentre la squadra si dirige verso il Kanchenjunga per tentare la più alta traversata oltre gli 8000 metri, i loro ruoli iniziano a scambiarsi.
Holy mountain
L’Ama Dablam (6812 metri) è senza dubbio una delle montagne più belle al mondo, famosissima anche perché sorge isolata nella valle lungo la quale si inerpica la via di accesso al campo base dell’Everest. Ma è la stessa montagna sia per gli alpinisti che si recano nel Khumbu, sia per gli sherpa che in quelle vallate vivono? È questa la domanda alla quale Reinhold Messner propone la sua risposta con questo film. E il “re degli Ottomila” lo fa raccontando per immagini tre storie vere, compresa la straordinaria operazione di salvataggio di una spedizione neozelandese, composta anche da Peter Hillary, di cui fu protagonista nel 1979 insieme al dottor Oswald “Bulle” Oelz.
OFF desidera promuovere la montagna non solo attraverso il cinema ma anche con eventi collaterali al Festival dedicati alla cultura, alla musica, all’editoria, alla fotografia, alle associazioni che si dedicano alla montagna e ai loro abitanti.
Sono 21 gli scatti scelti per il Concorso Fotografico – Premio Provincia di Bergamo che verranno proiettati all’inizio di ogni appuntamento del Festival e che saranno riproposti negli altri eventi del Circuito Spirit of the mountain 2025.
La giuria è costituita da Marco Caccia con Claudia Carrara, Mauro Gritti e Piero Gritti.
Ogni sera della kermesse il pubblico potrà votare la propria fotografia preferita. In serata finale sarà consegnato il Premio della Giuria Popolare.
Anche per il 2025 è stato promosso il concorso letterario “Walter Bonatti – Racconti di montagna”.
La giuria è presieduta da Angelo Corna con i membri Massimiliano Passi e Marco della Torre.
Da quest’anno il Premio si avvale dell’importante collaborazione del GISM – Gruppo Italiano Scrittori di Montagna | Accademia d’Arte e Cultura Alpina – Delegazione per la Lombardia e la Svizzera Italiana.
Come indicato dal suo statuto, l’associazione “ha lo scopo di esaltare e di diffondere i valori ideali dell’alpinismo, di ispirare l’amore per la montagna e di promuovere ogni iniziativa atta a favorirne la conoscenza e la salvaguardia, nel rispetto dei valori naturali dell’ambiente e delle genti montanare”.
Il ricco programma di OFF prevede anche diversi talk con vari ospiti.
Orobie Film Festival si apre con un’anteprima: lunedì 20 gennaio alle ore 16.00, presso la sala Galmozzi a Bergamo.
Sarà presente l’alpino, alpinista e ricercatore, Sergio Boem che parlerà della Grande Guerra sul Tonale per ricordare “I dimenticati di Cima Cady”.
Con lui anche Giulio Cestari, professore in una scuola superiore in Dalmine e appassionato di storia, che leggerà alcune pagine del libro “94 stelle alpine” scritto da Sergio Boem.
Attraverso immagini letterarie, Boem illustrerà le condizioni estreme, le fatiche, le sofferenze e le difficoltà della permanenza dei “nonni” soldati inviati sulle vette più alte delle Alpi.
In particolare, Boem si concentrerà sul racconto del combattimento inaspettato che portò gli alpini alla sconfitta e al seppellimento, ignorati dalle istituzioni.
Nel Diario Storico del reparto del nonno di Boem (depositato presso l’Archivio di S.M dell’Esercito a Roma), lo scrittore ha trovato una nota che descrive luogo, numero e posizione dei 94 corpi di soldati avversari sommariamente inumati sui prati del Tonale.
La serata inaugurale, martedì 21 gennaio alle 20,30 presso il Cinema Gavazzeni di Seriate, si aprirà con la presentazione di “A spasso con Luisa – sport e medicina sulle Orobie”, un programma di trekking per trapiantanti, organizzato dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Sono felice che OFF abbia incluso la presentazione del programma per trapiantati avviato dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. – ha dichiarato Silvio Calvi, architetto e ingegnere di Bergamo – Noi continuiamo in questo cammino che dura ormai da una decina di anni. Luisa è una signora di Gandino che al terzo trapianto di fegato non ce l’ha fatta e quindi abbiamo pensato di dedicare a lei questo progetto. Quella di un trapiantato è un’esperienza che va oltre la rinascita”.
Giuliano Losi ha raccontato infatti la sua esperienza: “La prima camminata che ho fatto con Silvio è stata fondamentale, trovarsi con altri che hanno le tue stesse problematiche ti dà conforto. Grazie a Silvio e al progetto, da anni sto facendo tutto ciò che prima non riuscivo a fare, tra cui arrivare in vetta ad una montagna.”
Il 22 gennaio, sempre in orario serale, al Gavazzeni, saranno presenti alcuni esponenti della Croce Bianca di Bergamo per ricordare Matteo Carminati, volontario e amico della montagna.
Presente questa mattina Roberto Marauto, vicepresidente della Croce Bianca di Bergamo: “Purtroppo, la montagna ci ha portato via Matteo, un ragazzo esemplare e un bravissimo soccorritore, pieno di energia e di iniziativa.”
Racconta il padre Marco Carminati: “Matteo aveva scritto un libro, aveva iniziato a 17 anni. Dopo la sua morte abbiamo deciso di stamparlo. Ha dedicato tanto tempo alla Croce Bianca e quindi ci sembra doveroso donare a loro tutto il ricavato delle vendite di questo libro.”
La serata di giovedì 23 gennaio al Gavazzeni si aprirà invece con la presenza dei prof. Bonaventura Foppolo e Tarcisio Bottani che ci parleranno del Museo dei Tasso e della Storia Postale di Camerata Cornello (BG).
Un momento della serata del 24 gennaio al Gavazzeni sarà dedicato all’Università della Montagna, Polo Alpino dell’Università degli Studi di Milano, UNIMONT con la prof. Anna Giorgi.
“Si tratta di una realtà unica in Italia – ha dichiarato il ricercatore Luca Giupponi – nata circa 20/25 anni fa per volontà dell’Università degli Studi di Milano e di enti locali dell’Alta Valle Camonica che hanno voluto creare un corso di laurea triennale in tutela e valorizzazione del territorio montano; oggi esiste anche una laurea magistrale internazionale, novità appena annunciata. Edolo è dunque un piccolo Comune che richiama studenti da tutto il mondo, abbiamo in cantiere un corso di laurea in project management della montagna, parliamo di montagna a 365 gradi.”
La Cerimonia di Premiazione si svolgerà di sabato mattina, il 25 gennaio, alle ore 11.00, presso la sala Galmozzi di Bergamo.
Verranno premiati i vincitori dei tre concorsi, cinematografico, fotografico e letterario, oltre ad una serie di riconoscimenti, tra cui il Premio Walter Bonatti a Mirella Tenderini, grande scrittrice, classe 1935, amica di Walter Bonatti, curatrice di libri di alpinismo. La regista Paola Nessi ha girato un film su di lei dal titolo “Mirella d’arte e di montagna”, proiettato venerdì sera al Gavazzeni.
“Ho deciso di fare un film su Mirella perché è un’eccellenza che ha dato una mano alla montagna attraverso i suoi libri, era molto amica di Walter Bonatti e Rossana Podestà. Oltre ad essere una grande esperta di montagna lo è anche di arte e da qui il titolo.”
Un altro riconoscimento verrà assegnato ad una classe dell’Itis Paleocapa accompagnati dalla prof. Chiara Spanio: “I miei ragazzi avevano partecipato come giuria al Festival delle foreste e alcuni di questi erano stati particolarmente entusiasti, hanno quindi coinvolto altri compagni e hanno partecipato ad un’esperienza in Val Troncea, in Piemonte, grazie alla collaborazione con il parco Alpi Cozie. Abbiamo dormito due notti in rifugio, c’eravamo solo noi accompagnati dai guardiaparchi, per i ragazzi è stata un’esperienza importantissima, senza cellulari, nella natura.”
Grazie al Radisson Blu Hotel, Bergamo ChorusLife, partner dell’evento. Presenti in conferenza stampa il General Manager, Michael Redolfi e la Event Manager, Francesca Pellegrinelli: “Vediamo qui presenti tanti attori coinvolti e ci fa piacere esserci, noi non consideriamo il nostro hotel solo come una mera struttura ricettiva ma abbiamo il piacere e il dovere di far conoscere i nostri territori, siamo contenti di far parte del vostro progetto.”
Per concludere, sabato sera alle 20,30 al Cinema Gavazzeni di Seriate la serata si aprirà con la performance artistica “Vette di latte” del Soprano Silvia Lorenzi, commissionata all’artista tempo fa proprio da Montagna Italia. La performance narra e canta la poetica storia dell’amore tra Mom e Nero: lei vive sui monti, lui percorre le pianure… lei meditativa, lui irrequieto… Dove li porterà il loro amore?
Ha dichiarato l’artista: “Vette di latte è una performance di circa 35 minuti, commissionata tanto tempo fa da Montagna Italia per parlare di montagna attraverso una favola per adulti che vuole avere dei significati latenti che ognuno può scoprire a seconda della propria sensibilità.
Mi piacerebbe che fosse un momento di emozione per tutti coloro che assisteranno alla performance in cui la voce sarà un tema focale.”
A seguire sarà presente Mauro Penasa, il Presidente del Club Alpino Accademico Italiano che illustrerà al pubblico l’Eagle Team, un progetto giovanile di alpinismo di alto livello. Quattro ragazzi e due ragazze partiranno infatti il 30 gennaio 2025 insieme al capo spedizione Matteo Della Bordella e a tre tutor. Il sogno è l’apertura di una nuova via su una parete tra le più affascinanti e sfidanti della Patagonia. La spedizione si concluderà il 2 marzo 2025.
A seguire, la maratona di film dedicati alle grandi imprese dell’alpinismo mondiale, fino alle due di notte.
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