Alopecia androgenetica: le differenze tra uomo e donna

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Milano, 20 gennaio 2025 – L’alopecia androgenetica è una particolare condizione di caduta dei capelli dovuta a motivazioni ereditarie, che rendono i follicoli piliferi sensibili all’attività di alcuni ormoni, così da diventare atrofizzati e incapaci di produrre capelli sani, rendendo visibili sul capo aree glabre. Seppure l’alopecia androgenetica possa far pensare al solo pubblico maschile, è in realtà patologia anche femminile, poiché anche le donne hanno in circolo ormoni androgeni, seppure in più basse quantità. Tuttavia, nei due sessi, la malattia non si presenta (e spesso non si cura) allo stesso modo.

Focus sull’alopecia androgenetica maschile e femminile

La perdita di capelli da alopecia androgenetica può colpire indistintamente uomini e donne, pur manifestandosi nei due sessi con alcune differenze nelle cause, nelle modalità di caduta dei fusti ed anche di cura. Ecco quali.

Alopecia androgenetica maschile

Negli uomini, l’alopecia androgenetica è da intendersi come perdita di capelli che inizia con un progressivo diradamento a livello delle tempie e in zona frontale, che diventa sempre più ampia, creando la caratteristica forma a M. Per poi progredire spesso verso la zona vertex, dando adito alla cosiddetta “calvizie a corona” o diventando calvizie completa.

Tipica dell’età adulta, particolarmente diffusa dopo i 50 anni di età, l’alopecia androgenetica maschile è per lo più data da motivi ormonali. La perdita di capelli è associata ad alti livelli di DHT, che impatta sui follicoli piliferi sensibili e predisposti, miniaturizzandoli e talvolta addirittura atrofizzandoli, rendendoli così non più in grado di far crescere nuovi fusti. Tuttavia, nell’uomo, la calvizie androgenetica può essere accentuata anche da alcune patologie come cardiopatia coronarica, ingrossamento o tumore della prostata, forme di insulino-resistenza come diabete e obesità, ipertensione.

Alopecia androgenetica femminile

Nelle donne invece, l’alopecia androgenetica non ha uno schema fisso di perdita dei capelli che, solitamente, appare come diradamento diffuso e generalizzato, che mantiene pressoché intatta la linea frontale del cuoio capelluto. Non si hanno stempiature, ma solo progressivo e ridotto infoltimento.

Anche in questo caso, gli androgeni possono avere un ruolo nell’apparizione della malattia, ma non è sempre detto. L’alopecia androgenetica femminile può insorgere in qualsiasi età della vita, nonostante rimanga più frequente durante e dopo la menopausa, per via degli alterati livelli ormonali. Oppure appaia in giovane età a causa di patologie come PCOS. Hanno tuttavia effetto sull’insorgenza della condizione anche l’utilizzo reiterato di alcuni farmaci, l’essersi sottoposti a trattamenti medici ed estetici, cattive abitudini come fumo e alcool, eccessivo stress, carenza di ferro e diete drastiche, che sono causa di alopecia androgenetica anche maschile.

N.B. L’alopecia androgenetica, colpisce maggiormente gli uomini (80%) rispetto alle donne (50%) nell’arco della vita. In entrambi i casi è inoltre bene considerare che il decorso della malattia varia da paziente a paziente e potrebbe quindi manifestarsi in modo differente da quanto sopra indicato.

Alopecia androgenetica maschile e femminile: la cura

Considerando tanto il pubblico maschile, quanto quello femminile, l’alopecia androgenetica è patologia di carattere progressivo e recidivante, che non ha ancora trovato in sé delle cure definitive, se non nelle tecniche di rallentamento della caduta dei capelli tipiche della Medicina Rigenerativa Inclusiva e Multidisciplinare. Di cui anche il Protocollo bSBS di HairClinic BioMedical Group, che si aggiunge al trapianto di capelli.

Tuttavia, prima di ricorrere a questi metodi è possibile, solo dietro consulto e prescrizione medica, assumere farmaci come Minoxidil e Finasteride o farmaci anti-androgeni (nelle donne), in grado di agire sui follicoli piliferi invertendo l’azione dell’ormone DHT ed evitando quindi la caduta dei capelli. Resta tuttavia fondamentale affidarsi all’adozione di uno stile di vita sano, fatto di buone abitudini e cura delicata, ma ricca, della capigliatura sotto attacco. Così come sottoporsi al consulto di un medico per appurare la condizione patologica ed escludere altre cause latenti di caduta copiosa dei capelli.

L. M.

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