LEGGE 194 – SINISTRA ITALIANA CHIAMA A DISCUTERE LE DONNE E LA POLITICA MILANESE E LOMBARDA

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(mi-lorenteggio.com) Milano, 21 gennaio 2025- Legge 194: le pratiche e i numeri. Sinistra Italiana chiama a discutere le donne e la politica milanese e lombarda. Sabato 25 gennaio, Camera del Lavoro di Milano.

A Milano, sabato 25 gennaio Sinistra Italiana riapre il confronto sulla 194 e sulla sua applicazione, con un convegno a cui chiama a discutere le donne e la politica milanese.

Di fronte al continuo attacco al diritto all’autodeterminazione delle donne, Sinistra Italiana organizza un’iniziativa pubblica dal titolo “La legge 194 di interruzione volontaria della gravidanza: attualità e prospettive”.

Nel corso del pomeriggio si parlerà delle difficoltà delle donne di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, di RU486, della situazione dei consultori, di obiezione di coscienza. Verranno anche presentati i dati più recenti dell’applicazione della 194 in Lombardia. (*)

All’iniziativa, che si terrà a partire dalle 15 alla Sala Buozzi della Camera del Lavoro di Milano, prenderanno parte l’antropologa Eleonora Cirant, la consigliere regionale del Pd Paola BocciMelissa Oliviero della Cgil di Milano, Sara Martelli dell’associazione Luca Coscioni e Elena Lattuada, delegata alle Pari Opportunità del comune di Milano.

I lavori si apriranno con gli interventi di Angela Lombardi, della segreteria metropolitana di Sinistra Italiana, e Alessandra Fuccillo, della segreteria regionale di Sinistra Italiana e assessore alle Pari Opportunità al comune di Pavia. È previsto l’intervento di Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra. Concluderà i lavori Donatella Albini, responsabile Sanità della segreteria nazionale di Sinistra Italiana.

(*) In Lombardia, nel 2023 (ultimi dati disponibili), le interruzioni volontarie di gravidanza, avvenute in 50 strutture pubbliche su un totale di 62, sono state 11.147: un dato in linea con il 2022 e in calo rispetto al 2019, del periodo pre-covid.

Nel 49% circa dei casi sul totale delle Ivg, le interruzioni di gravidanza sono avvenute con la somministrazione della pillola RU486 (in Emilia-Romagna e Piemonte, già nel 2021, la percentuale superava il 60%).

Per quanto riguarda l’obiezione di coscienza, sempre nel 2023, il dato medio regionale raggiungeva il 53% del totale dei casi (il 70% in provincia di Bergamo).

Infine, i consultori. Il dato delle certificazioni di interruzione volontaria di gravidanza rilasciate nei consultori è risultato inferiore al 50% (in Emilia-Romagna è al 90%): qui, la sempre maggior presenza dei Centri di aiuto alla vita, ostacola il diritto delle donne all’aborto.

(*) elaborazione di Paola Bocci, consigliera regionale PD.

Redazione

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