(mi-lorenteggio.com) Bruxelles, 23 gennaio 2025 – Mario Mantovani si è rivolto nell’Aula del Parlamento Europeo direttamente a Carola Rackete, richiamandola alle proprie responsabilità durante il dibattito sul tema “rapporti tra criminalità organizzata e immigrazione clandestina”.
“In questo viaggio a nessuno importa se vivi o muori!” ha esordito Mantovani citando il titolo della recente relazione ONU sulle rotte migratorie.
“Finalmente anche l’Onu e l’Europa riconoscono oggi che l’immigrazione illegale affonda le sue radici nella criminalità organizzata e che sono due facce dello stesso fenomeno! Finalmente oggi quest’Aula può riconoscere come facilitare gli sbarchi illegali consentendo ad alcune ONG di agire come taxi del mare dei trafficanti sia stato sbagliato e abbia contribuito a rafforzare il traffico di uomini e a seminare morte”, ha proseguito il deputato di Fratelli d’Italia.
Un dibattito come questo non sarebbe stato possibile qualche anno fa e anche questo è il segno di un’Europa che cambia grazie all’affermazione continua e incessante delle buone politiche espresse da Giorgia Meloni e dalle forze conservatrici europee, che l’hanno presa ad esempio.
È Giorgia Meloni il game changer delle politiche migratorie europee. Le sue politiche hanno ridotto del 60% gli sbarchi illegali nel Mediterraneo e abbattuto significativamente le morti, lo sfruttamento e gli introiti dei trafficanti di uomini legati alla rotta del Mediterraneo centrale, la più rilevante, che somma in sé le molteplici rotte minori di tutta l’Africa.
“Accordi bilaterali coi Paesi africani, perseguire i trafficanti a livello globale e progetti economici non predatori – come il Piano Mattei. Sono queste le linee tracciate dalla politica di Giorgia Meloni e che l’Europa apprezza e sta dimostrando di voler seguire”, ha concluso Mario Mantovani.
Fermare l’immigrazione illegale significa fermare la criminalità organizzata e dare agli africani il diritto di non emigrare.