Troppo freddo al Tessera: «Aler sostituisca i serramenti»

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L’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale avrebbe rilevato la temperatura media giornaliera solo in alcuni alloggi, senza fornire un quadro completo che tenga conto delle diverse dimensioni ed esposizioni degli stessi. Il sindaco Marco Pozza ha chiesto spiegazioni, in accordo con il Comitato Tessera 2001 e coinvolgendo il consigliere regionale Simone Negri, che aveva presentato in dicembre un’interrogazione all’assessore alla casa e housing sociale di Regione Lombardia, Paolo Franco

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 3 febbraio 2025 – L’ordinanza firmata a dicembre dal sindaco Marco Pozza per aumentare le ore di accensione degli impianti di riscaldamento, portate a 14, e dare la possibilità di alzare la temperatura fino a 22 gradi non è bastata per risolvere il problema del freddo nelle case Aler del quartiere Tessera.

Sono ancora molti i residenti, soprattutto coloro che hanno maggiori fragilità di salute, che lamentano temperature troppo basse. Nonostante la sostituzione della caldaia e della rete di distribuzione del calore e la recente posa di un ulteriore cappotto termico su quello preesistente in lana di roccia.

Tra il 17 ottobre e il 27 dicembre, l’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale ha eseguito delle rilevazioni, riscontrando temperature tra i 19 e i 23 gradi. E ha così risposto alle lamentele ritenendo che non vi sia alcun problema.

«Siamo consapevoli che la percezione del caldo o del freddo sia molto personale – sottolinea il sindaco, Marco Pozza – e che, qualunque cosa venga fatta, ci sarà sempre qualcuno scontento, ma il numero di segnalazioni arrivate quest’anno è particolarmente alto. I dati forniti da Aler mostrano dei valori medi rilevati solo in alcuni appartamenti, senza quindi fornirci un quadro completo della reale situazione.
Però – prosegue il primo cittadino – gli alloggi non sono tutti uguali, non hanno la medesima ubicazione e nemmeno la stessa esposizione. Riteniamo sia importante che vengano eseguite delle analisi termografiche, anche per verificare l’efficacia del nuovo cappotto e dei lavori di posa. C’è poi la questione serramenti che, se non verranno sostituiti, rischiano di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora».

Infatti, l’investimento economico sul quartiere è stato rilevante, circa 30 milioni di euro nell’ultimo
triennio. Però la posa di un nuovo cappotto su quello vecchio, senza la sostituzione dei serramenti, rende il lavoro incompleto.

Sulla questione, il sindaco ha coinvolto fin dall’inizio i residenti, con il Comitato Tessera 2001, e il consigliere regionale Simone Negri, alla cui interrogazione del 10 dicembre scorso l’assessore alla casa e housing sociale della Giunta lombarda Paolo Franco non ha ancora risposto.

«Aler – spiega il consigliere Negri – aveva eseguito un censimento per la sostituzione degli infissi,
casualmente nel periodo della campagna elettorale per le regionali del 2023, salvo poi sostenere oggi
che ogni singolo inquilino deve farsi carico dei costi per i serramenti. Una decisione inaccettabile».

Redazione

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