(mi-lorenteggio.com) Legnano, 6 marzo – “Il capolinea dei bus non sarà più Cadorna, ma arretrerà fino a Molino Dorino, una scelta che la Lega coi suoi rappresentanti nelle istituzioni sta seguendo da vicino perché rischia di penalizzare pesantemente i cittadini.”
È quanto fa sapere in una nota il Carroccio provinciale.
“Grazie alle interrogazioni della consigliera di Legnano Daniela Laffusa e dei consiglieri metropolitani Raffaele Cucchi e Christian Colombo, è emersa una situazione molto preoccupante per studenti e lavoratori che ogni giorno usano i bus per recarsi a Milano.
In questi giorni, inoltre, stiamo assistendo a un rimpallo di responsabilità tra Movibus e l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, mentre i cittadini restano senza risposte e subiscono decisioni senza confronto e senza alcuna considerazione per le loro esigenze.
È importante sottolineare che quasi il 70% delle quote dell’Agenzia del TPL è detenuto dalle amministrazioni comunali e provinciali governate dal centrosinistra. Solo la città di Milano, ad esempio, possiede il 40%, mentre la Regione Lombardia partecipa con una quota limitata del 10%. Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, esponente del centrosinistra, non perde occasione per spendere grandi parole su questa vicenda, pur sapendo benissimo che l’Agenzia del TPL è nelle mani dei suoi colleghi di partito.
Per noi della Lega – prosegue la nota – la priorità è e resterà sempre la tutela dei pendolari e di tutti coloro che ogni giorno si affidano al trasporto pubblico.
Non possiamo accettare che lavoratori, studenti e anziani siano costretti a subire disagi senza un’adeguata alternativa.
Grazie all’impegno degli Amministratori e dei consiglieri della Lega, oltre alla Segreteria provinciale, continueremo a vigilare affinché venga fatta chiarezza sulle responsabilità e si trovi una soluzione che garantisca ai cittadini un servizio efficiente e all’altezza delle loro necessità. La mobilità sul nostro territorio deve essere un diritto, non un problema!”