MILANO È MEMORIA. INTITOLATO GIARDINO ALLA PARTIGIANA GIULIANA GADOLA

0
192

Assessore Sacchi: “Ricordare l’importanza della Resistenza e trasmettere alle generazioni future il significato dell’antifascismo”

(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 marzo 2025 – Da oggi un giardino nel Municipio 6 porta il suo nome. Milano ha intitolato alla partigiana Giuliana Gadola l’area verde compresa tra le vie Torre, Argelati e dei Crollalanza. È la prima di nove intitolazioni deliberate dalla Giunta in memoria di donne partigiane, milanesi di nascita o di adozione, protagoniste della Resistenza contro il nazifascismo. L’iniziativa fa parte del palinsesto di eventi realizzati dal Comune di Milano per l’80° Anniversario della Liberazione.
Alla cerimonia di intitolazione ha partecipato l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.

“Con l’intitolazione di questo giardino alla partigiana Giuliana Gadola diamo, di fatto, il via alle celebrazioni per l’80° Anniversario della Liberazione – ha detto l’assessore Sacchi -. Un gesto e una testimonianza pubblica che non solo contribuisce a creare una rete di luoghi della memoria storica in città, ma che è necessario per ricordare l’importanza della Resistenza e dare valore al sacrificio di chi ha combattuto per la libertà di tutte e tutti e, infine, per continuare a trasmettere anche alle generazioni future il significato dell’antifascismo”.

Giuliana Gadola Beltrami (Milano, 1º gennaio 1915 – Milano, 1º luglio 2005) è stata una partigiana, scrittrice e poetessa italiana, nota per il suo impegno nella Resistenza e per la valorizzazione del ruolo delle donne nella lotta di Liberazione.
Nel 1936 sposò Filippo Maria Beltrami, architetto e ufficiale d’artiglieria. Nel 1942, a seguito dei bombardamenti su Milano, la coppia si trasferì con i tre figli a Cireggio, nei pressi del lago d’Orta. Qui, dopo l’8 settembre 1943, Filippo organizzò una formazione partigiana nella zona di Quarna, riconosciuta ufficialmente dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Giuliana svolse un ruolo cruciale nella ricerca di finanziamenti e nel mantenere i collegamenti con il CLN. Il 18 dicembre 1943 rimase ferita durante gli scontri a Buccione. Dopo la morte del marito in un’imboscata nel febbraio 1944, si rifugiò in Val d’Aosta con i figli, adottando un cognome fittizio per proteggerli.
Nel dopoguerra, Giuliana si dedicò alla scrittura e all’attivismo politico. Nel 1953 aderì al Movimento di Unità Popolare e successivamente al Partito Socialista Italiano, impegnandosi in battaglie civili come la legalizzazione dell’aborto. All’interno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), promosse la valorizzazione del contributo femminile alla Resistenza, organizzando convegni e fondando nel 1982 il Coordinamento Femminile Nazionale dell’ANPI.
Tra le sue opere letterarie si ricordano “Il Capitano” (1946), dedicato al marito Filippo, e “Volontarie della libertà” (1982), una delle prime storie generali sulle donne nella Resistenza, scritta in collaborazione con Mirella Alloisio.

Giuliana Gadola Beltrami muore a Milano il 1º luglio 2005, lasciando un’importante eredità nella memoria storica della Resistenza italiana e nel riconoscimento del ruolo delle donne nella lotta per la libertà.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui