PALAZZO MARINO. AL VIA LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER ASSEGNARE CASE AI DIPENDENTI DEL COMUNE DEL MILANO 

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foto ipp/giorgio rossi- Milano 31/03/2020- emergenza coronavirus - palazzo marino sede comune di Milano - un minuto di silenzio con le bandiere a mezz'asta asta con sindaco Giuseppe Sala

Il progetto interesserà 41 appartamenti con la possibilità di eseguire lavori di ripristino a tasso agevolato e a scomputo del canone di locazione 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 19 marzo 2025 – È stata pubblicata, nell’ambito del progetto ‘Casa ai lavoratori’, la manifestazione d’interesse per l’assegnazione di 41 unità abitative, di proprietà del Comune di Milano, da assegnare ai dipendenti dell’ente con oneri di ristrutturazione a carico degli inquilini e scomputo del canone di locazione. 
 
Si tratta di una delle strategie messe in atto dall’Amministrazione comunale, inserita quale misura di welfare aziendale anche nel ‘Patto per il Lavoro di Milano’, per affrontare il ‘caro affitti’ e le crescenti difficoltà per i lavoratori e le lavoratrici, in modo particolare dei servizi pubblici essenziali, a trovare un alloggio a costi sostenibili.   
 
Il lotto destinato ai dipendenti del Comune di Milano, in particolare, è parte del progetto avviato nel 2023 con l’individuazione e la messa a disposizione di appartamenti di edilizia residenziale pubblica, sfitti e da ristrutturare, e che ha visto l’assegnazione complessiva di 180 alloggi pubblici comunali al Gruppo A2A, ad ATM e alla Cooperativa sociale Il Melograno (dopo averli riqualificati li metteranno in locazione a canoni accessibili a lavoratrici e lavoratori da loro individuati).
 
La realizzazione di un intervento di welfare residenziale, in un momento in cui diversi lavoratori, pur disponendo di redditi stabili, faticano a sostenere gli oneri gravosi degli affitti di libero mercato, rappresenta una leva ‘virtuosa’ per l’ente, che agisce non solo tramite agevolazione economica ma anche attraverso una misura per favorire l’engagement e la retention dei nuovi assunti.
 
I 41 immobili, siti nei Municipi 2, 5, 6, 7 e 9, di metrature varie da 45 a 88 metri quadrati, saranno assegnati nello stato di fatto. Le spese degli interventi minimi da eseguire per ripristinare l’appartamento, sia dal punto di visto edile che impiantistico, comprese le voci di collaudo e le certificazioni necessarie, saranno scomputate dal canone di affitto.
Gli assegnatari avranno la possibilità, una volta approvato il progetto di adeguamento dell’alloggio, di attivare, tramite l’istituto di credito Intesa San Paolo e con la garanzia offerta dalla Fondazione Welfare Ambrosiano, un apposito finanziamento (credito solidale) fino a 30mila euro e potranno avvalersi, per l’esecuzione dei lavori, di operatori convenzionati dalla società MM.
I requisiti per accedere alla procedura sono: essere dipendente del Comune di Milano con contratto a tempo indeterminato e con un’attestazione ISEE del nucleo familiare non superiore a 26.000 euro, non essere proprietario di alcun altro alloggio ubicato nell’ambito del territorio della Regione Lombardia e non essere assegnatario di alloggi sostenuti da contributo pubblico e siti nel territorio di Regione Lombardia. 

Redazione


 

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