Milano, 29 marzo 2025 – L’alopecia, nelle sue diverse forme, può influenzare profondamente non solo l’aspetto estetico ma anche il benessere psicologico di chi ne soffre. Infatti, questa patologia porta a una perdita dei capelli che può essere areata e quindi presentarsi in diverse zone del capo dalla parte sottostante a quella frontale oppure può essere localizzata, quindi portare ad esempio solo a un problema di stempiatura frontale o laterale.
In entrambi i casi, che si tratti di alopecia areata o localizzata non ci sono molte soluzioni a questa problematica. Infatti, attualmente ci sono delle terapie farmacologiche, ma queste non sono in grado di far crescere i follicoli piliferi in zone in cui non sono più presenti, infatti, i farmaci possono semplicemente aiutare al contrasto della perdita dei capelli, oppure possono essere usati per rinforzare i follicoli piliferi ancora presenti sotto il cuoio capelluto.
Per riuscire a far crescere nuovamente i capelli l’unica soluzione è il trapianto. Un’alternativa al trapianto, che non permette la crescita dei capelli, ma che può andare a rendere esteticamente la presenza di questi nelle aree dove non sono presenti; invece, è il trattamento estetico di tricopigmentazione.
L’intervento chirurgico prevede il prelievo di follicoli nelle zone in cui non crescono e il reinserimento nelle zone dove invece non crescono più. Invece, il trattamento estetico viene svolto attraverso la tecnica della tricopigmentazione che prevede l’inserimento di micropigmenti sotto il cuoio capelluto, che permettono di simulare la presenza dei capelli.
Oggi il trattamento di tricopigmentazione può essere svolto in centri specifici, come ad esempio i centri di tricopigmentazione a Milano che con i loro professionisti esperti possono andare a creare su ogni cuoio capelluto un effetto rasato o densità che simula la presenza dei capelli.
Come funziona la tricopigmentazione?
La tricopigmentazione è una tecnica che consiste nell’applicazione di micropigmenti sul cuoio capelluto per simulare la presenza di follicoli piliferi o incrementare visivamente la densità dei capelli esistenti.
Il procedimento si basa su un metodo simile alla micropigmentazione estetica, ma è specificamente adattato alle particolarità del cuoio capelluto e utilizza pigmenti formulati appositamente per garantire un risultato naturale e duraturo.
Uno degli aspetti più apprezzati della tricopigmentazione è la sua versatilità, in quanto questo trattamento può essere personalizzato per adattarsi a diverse tipologie di alopecia, dalla calvizie maschile alle forme più diffuse di diradamento, fino all’alopecia areata o cicatriziale.
La tecnica permette di ricreare l’effetto di una testa rasata ma con presenza di follicoli, oppure di incrementare la densità visiva in zone specifiche dove i capelli sono più diradati.
Un confronto tra le diverse soluzioni all’alopecia
Confrontando la tricopigmentazione con altre cure per l’alopecia, emergono differenze significative sia in termini di costi che di approccio. I trattamenti farmacologici, come minoxidil e finasteride, rappresentano spesso la prima linea di intervento contro la calvizie.
Con costi mensili che variano dai 30 ai 100 euro, queste soluzioni richiedono un’applicazione continuativa per mantenere i risultati del trapianto o per riuscire ad evitare la perdita dei capelli, però possono comportare effetti collaterali in alcuni pazienti.
Inoltre, l’efficacia dei farmaci dipende dallo stadio dell’alopecia e dalla predisposizione individuale, con risultati visibili in termina di crescita dei capelli dove sono ancora presenti i follicoli piliferi, solo dopo alcuni mesi di trattamento costante.
Le terapie più avanzate come il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) richiedono un investimento maggiore, con cicli di trattamento che possono costare dai 1.000 ai 2.500 euro. Questa terapia mira a stimolare i follicoli esistenti utilizzando fattori di crescita derivati dal sangue del paziente stesso. Sebbene promettente, il PRP non offre garanzie di successo universali e richiede sedute periodiche di mantenimento.
Il trapianto di capelli rappresenta l’opzione più costosa, con prezzi che partono dai 6000 euro e che possono superare i 15.000 euro per casi estesi. A differenza della tricopigmentazione, il trapianto offre risultati permanenti tramite il trasferimento di follicoli da zone donatrici a quelle riceventi. Tuttavia, questo intervento chirurgico comporta tempi di recupero, possibili complicazioni e non è adatto a tutti i tipi di alopecia o a pazienti con insufficiente area donatrice.
Un vantaggio distintivo della tricopigmentazione rispetto ad altre soluzioni è l’immediatezza dei risultati. Mentre farmaci e PRP richiedono mesi per mostrare miglioramenti, e il trapianto necessita di un periodo di attesa per la crescita dei capelli trapiantati, la tricopigmentazione offre un cambiamento estetico visibile già dalla prima seduta. Questo aspetto la rende particolarmente attraente per chi desidera una soluzione rapida senza lunghi periodi di attesa.
È necessario sottolineare che la tricopigmentazione agisce esclusivamente sul piano estetico, senza influenzare il processo biologico di perdita dei capelli. Non stimola la crescita di nuovi capelli né arresta la progressione dell’alopecia. Per questo motivo, viene spesso consigliata in combinazione con altre terapie che agiscono sulle cause sottostanti, creando un approccio sinergico al problema.
L. M.