(mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 3 aprile 2025. Emozione, ma anche tanta pena nel cuore: con questi sentimenti è stata inaugurata ieri a palazzo Valdina presso la Camera dei deputati la mostra “Myanmar – il Paese del sorriso spezzato”, realizzata dal fotografo abbiatense Claudio Tirelli, presidente dell’associazione Obiettivo sul Mondo, raccogliendo gli scatti più significativi dei suoi viaggi nell’ex Birmania, dove da venerdì scorso, 28 marzo, alla terribile situazione civile si è aggiunta un’emergenza umanitaria provocata dal terremoto.
La stessa mostra, a gennaio dello scorso anno, diede avvio ad un percorso, grazie alle associazioni, al Pime, alle Suore della Riparazione, che aveva portato l’amministrazione comunale di Abbiategrasso a concedere la cittadinanza onoraria ad Aung Sun Suu Kyi, la leader birmana premio Nobel per la Pace, agli arresti domiciliari a seguito del Golpe militare avvenuto nel 2021. A ritirare il premio venne il figlio Kim Ares, direttamente dal Regno Unito.
In quell’occasione, l’onorevole Umberto Novo Maerna, si era impegnato ad accendere i riflettori sulla difficile situazione del Myanmar, evidentemente ben prima del sisma, proponendo al curatore della mostra e all’amministrazione abbiatense di portare questa mostra a Roma.
Tante le personalità presenti: dall’onorevole Pierferdinando Casini, al già citato Umberto Maerna, passando per Piero Fassino, la fondatrice dell’associazione per l’amicizia tra Italia e Birmania senatrice Albertina Soliani, l’onorevole Massimo Garavaglia, Alessandra Schiavo (ministro plenipotenziato), sua eccellenza don Flavio Pace (Segretario del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani), il presidente del Rotary abbiatense Piero Grassi, madre Cristina Magatti delle Suore della Riparazione e il presidente della sezione Avis di Abbiategrasso Salvatore Restuccia.
“Quando abbiamo intrapreso questa iniziativa il fine era quello di portare all’attenzione della Comunità internazionale la situazione del popolo birmano, oppresso dalla dittatura militare – Una condizione che, sommata ai numerosi conflitti mondiali, rischiava di essere non raccontata e quindi dimenticata – ha detto il sindaco Cesare Nai all’inaugurazione – Quanto accaduto con il terremoto rappresenta un ulteriore macigno per il Myanmar, dove oggi l’urgenza è quella di fare i conti con il post sisma. L’auspicio è che in tanti visitino questa mostra (aperta fino al 10 aprile) per dedicare un pensiero a questo popolo che davvero non ha più ragioni per sorridere. La nostra amministrazione si sta muovendo, anche grazie ai contatti con le suore della Riparazione che hanno un filo diretto con suor Beatrice, per dare aiuti concreti alla popolazione. Da primo cittadino – ha concluso Nai – sono orgoglioso che questa campagna di sensibilizzazione attraverso la cultura sia partita da un abbiatense, Claudio Tirelli, da sempre profondo conoscitore dell’Asia. A lui vanno i complimenti e un sentito ringraziamento per il lavoro di rete che ha saputo portare avanti coinvolgendo tanti amici della Birmania.
Redazione