(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 maggio 2025 – In vista dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, il Comune lancia ‘Generazione Sport’ e ‘Fuori Campo’, due iniziative per costruire una legacy olimpica duratura, all’insegna dell’inclusione, dell’educazione e del benessere.
I progetti nascono grazie a una solida rete di realtà pubbliche, private e del Terzo settore impegnate da anni nel mondo dello sport e dell’educazione. L’obiettivo è quello di offrire opportunità sportive ai giovani in situazione di vulnerabilità educativa e di contrastare l’abbandono della pratica sportiva, anche fornendo strumenti formativi aggiornati alle società sportive attive sul territorio.
Circa il 70% dei ragazzi italiani sotto i 14 anni pratica regolarmente attività sportiva ma a partire dai 15 anni il tasso di abbandono aumenta notevolmente: solo il 56% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni continua a praticare sport con regolarità e la quota di sedentari arriva al 35%, con una concentrazione particolare nelle periferie e nelle aree più fragili. Tra le cause principali dell’abbandono figurano la mancanza di tempo, l’aumento del carico scolastico, le esperienze negative in ambito sportivo e le difficoltà economiche delle famiglie.
Generazione Sport
Il progetto ‘Generazione Sport’, indirizzato ai giovani tra gli 11 e i 30 anni, è finanziato con 400mila euro dal Comune di Milano e 300mila euro da ANCI e punta ad aumentare concretamente l’accessibilità allo sport. A realizzarlo sul territorio saranno il comitato milanese del CSI, in qualità di capofila, Comunità Nuova Onlus e Farsi Prossimo Onlus, selezionate con un apposito bando del Comune.
Il cuore del progetto sono 750 voucher sportivi individuali per adolescenti e giovani adulti, che potranno così iscriversi a corsi sportivi e partecipare ai camp estivi.
Sono previsti inoltre 30 voucher collettivi, destinati a enti del Terzo settore e associazioni giovanili, per co-progettare esperienze sportive, con un focus particolare sullo sport all’aperto e negli spazi urbani.
Grazie alla rete dei partner, sarà offerta formazione specifica per allenatori, istruttori e dirigenti sportivi, con l’obiettivo di rafforzare le competenze educative e promuovere il benessere psicologico dei più giovani. I tecnici potranno inoltre essere affiancati da educatori, youth workers e volontari.
Il progetto guarda anche al futuro: grazie al Fondo di Comunità Qubì contro la povertà minorile promosso dal Comune di Milano e costituito presso Fondazione di Comunità Milano, donatori e sponsor potranno contribuire alla sua prosecuzione anche dopo i Giochi. Fondazione Cariplo raddoppierà ogni euro raccolto. Ad oggi ha già aderito Agos.
A partire da settembre, in ciascun Municipio, sarà organizzato un evento pubblico per promuovere le opportunità offerte dal progetto e avvicinare i giovani alle professioni sportive.
“L’impegno di ANCI per la valorizzazione dello Sport e dei Grandi eventi sportivi come opportunità di inclusione sociale ed economica per i giovani e per la formazione di nuove competenze – spiega Rinaldo Mario Redaelli, Segretario Generale di ANCI Lombardia – fa parte di un ampio programma di interventi, che prevede sia il finanziamento di progettualità dei Comuni ospitanti grandi eventi, sia programmi di formazione a regia diretta di ANCI nazionale”.
“Con questa iniziativa – dichiara il presidente del CSI Milano, Massimo Achini – lo sport vince due volte. Da un lato, un’azione concreta di sostegno al lavoro quotidiano delle società sportive di base, di quartiere, di periferia, d’oratorio che sono vere e proprie agenzie educative. Dall’altro, un incentivo alla promozione e diffusione della pratica sportiva tra i giovani, con 750 ragazzi e ragazze che avranno l’opportunità reale di avvicinarsi allo sport. Due obiettivi importanti che possono essere raggiunti soltanto grazie alla sinergia tra realtà significative che hanno deciso di fare squadra: perché insieme, si vince”.
“Conosciamo bene quanto le difficoltà economiche possano rappresentare un ostacolo, a volte insormontabile, per accedere allo sport – spiega Alberto Barni, presidente di Comunità Nuova – ma sappiamo anche che, oggi più che mai, sono le fragilità evolutive dei preadolescenti e degli adolescenti e il loro contesto socio-culturale a mettere davvero alla prova la loro partecipazione e il loro benessere. Per questo, oltre ai voucher, il progetto offrirà un percorso di accompagnamento educativo: vogliamo essere punti di riferimento, connessioni nel tessuto sociale, capaci di supportare ragazzi e ragazze nel trovare nello sport una passione, un’opportunità, un’occasione di benessere psicofisico e dar loro la possibilità di mantenerla. L’obiettivo è che quelle che oggi appaiono come difficoltà e ostacoli invalicabili possano trasformarsi in passaggi evolutivi”.
“Le Reti Qubì – sottolinea Annamaria Lodi, presidente di Farsi Prossimo Onlus – saranno attori fondamentali all’interno del progetto e canale privilegiato per l’accesso alle doti sportive da parte di giovani e famiglie. Farsi Prossimo, forte dell’esperienza nel lavoro territoriale sviluppata in questi anni e del ruolo attivo avuto sin dalle origini nel Progetto Qubì, metterà in gioco nella sperimentazione in Generazione Sport la sua competenza per facilitare il matching tra i bisogni rilevati e segnalati dalle Reti, e le risorse a disposizione dei beneficiari, soprattutto quelli più fragili”.
Fuori Campo
Fuori Campo nasce dall’alleanza tra il Comune di Milano e alcune fondazioni impegnate sul territorio, con l’intento comune di rafforzare le reti locali per la cura, la gestione e l’animazione degli spazi pubblici.
Il progetto è coordinato da Fondazione di Comunità Milano che, insieme a Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale, Fondazione Mazzola e Fondazione Milan, ha messo a disposizione 245mila euro per trasformare quattro luoghi, situati in quattro diversi municipi, in veri e propri laboratori sportivi all’aperto.
Le azioni previste includono l’abbattimento delle barriere architettoniche, la co-progettazione con il terzo settore di format sportivi e l’utilizzo di kit mobili e allestimenti temporanei per animare piazze, parchi e playground. L’obiettivo è rendere più attrattivi gli spazi pubblici e coinvolgere attivamente la comunità, anche oltre la durata del progetto, attualmente prevista fino a dicembre 2026.
“Fuori Campo ci ha unito intorno a un progetto di animazione socio-sportiva in diversi spazi pubblici di Milano – dichiarano congiuntamente Fondazione di Comunità Milano, Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale, Fondazione Mazzola e Fondazione Milan –. Grazie alle competenze operative di realtà del Terzo Settore che, da tempo, lavorano sullo sport come enzima di coesione sociale, Fuori Campo sperimenta un modello di animazione dei luoghi con proposte ludiche ed educative legate a discipline sportive urbane. La filantropia milanese si dimostra sempre più impegnata e coesa nell’integrazione di risorse private per un fine pubblico. Insieme, come si fa nello sport”.
I quattro spazi da animare saranno selezionati tramite un avviso pubblico condiviso con il Comune. Altre fondazioni hanno già manifestato l’intenzione di aderire e l’invito a partecipare resta aperto.