Milano, 19 maggio 2025 – Una corretta alimentazione è alla base della salute e della longevità del cavallo. Non si tratta soltanto di garantire la quantità di cibo necessaria, ma soprattutto di scegliere con consapevolezza la qualità degli alimenti, valutando esigenze individuali, stagionalità, attività svolte e possibili condizioni di stress o patologie. Sempre più spesso si parla di alimentazione “naturale”, un concetto che va ben oltre la semplice scelta di ingredienti vegetali: significa rispetto per la fisiologia dell’animale, attenzione alla digeribilità, riduzione degli additivi artificiali e valorizzazione di foraggi e mangimi il più possibile vicini alla dieta originaria del cavallo.
In questo contesto, si moltiplicano le soluzioni che privilegiano l’uso di materie prime selezionate e integrate con ingredienti naturali, come i mangimi studiati specificamente per cavalli che vivono all’aperto, svolgono attività sportiva o sono soggetti a particolari sensibilità digestive. Questi prodotti – tra i quali sono inclusi i mangimi complementari per cavalli di Rimosvet, azienda specializzata nella cura degli animali – rappresentano una valida alternativa alle miscele industriali più comuni.
Il primo punto da cui partire è il foraggio, che deve rappresentare la base della dieta quotidiana. Il fieno di buona qualità, ricco di fibre e ben conservato, stimola la masticazione, favorisce il transito intestinale e contribuisce all’equilibrio della flora batterica. L’ideale è offrire fieno ad libitum, suddividendolo in più somministrazioni durante la giornata, per imitare il comportamento naturale del cavallo al pascolo. È importante evitare fieni polverosi o ammuffiti, che possono causare disturbi respiratori o digestivi anche gravi.
In aggiunta al foraggio, si può prevedere una razione di concentrati. Qui è fondamentale fare una distinzione tra cavalli che svolgono attività fisica intensa e soggetti che vivono in paddock o sono in fase di riposo. Nel primo caso si può valutare un apporto energetico più elevato, ad esempio con fiocchi di mais o orzo, sempre prestando attenzione alla tolleranza individuale. Nei soggetti più sedentari o in sovrappeso, è preferibile ridurre gli amidi e orientarsi verso integratori ricchi di fibre, proteine digeribili e vitamine, magari con l’aggiunta di erbe officinali per il benessere epatico e intestinale.
L’acqua, spesso trascurata, è un elemento indispensabile. Il cavallo deve avere sempre accesso a una fonte di acqua pulita e fresca. La quantità di liquidi ingeriti varia molto in base alla stagione, all’attività fisica e al tipo di alimentazione: una dieta a base di fieno secco richiede maggiore idratazione rispetto a quella integrata con erba fresca.
Un aspetto importante dell’alimentazione naturale è l’assenza di additivi chimici non necessari. Sempre più formulazioni evitano l’uso di coloranti, aromi sintetici, conservanti artificiali o sottoprodotti di origine industriale. Al loro posto, si utilizzano ingredienti semplici e funzionali, come semi oleosi, fibre vegetali, lieviti probiotici e alghe. In alcuni casi, l’aggiunta di oli vegetali – come quelli di lino o canapa – può essere utile per migliorare la condizione del pelo, la digestione e l’elasticità muscolare.
Particolarmente delicata è la gestione nutrizionale di cavalli con esigenze specifiche: anziani, puledri, soggetti con problemi metabolici o cavalli in convalescenza. Per loro, è essenziale scegliere prodotti con alto valore nutrizionale ma facilmente assimilabili, preferendo ingredienti micronizzati o idrolizzati, e valutando con attenzione l’apporto proteico e vitaminico.
Le carenze – così come gli eccessi – possono avere conseguenze importanti. È quindi utile, in caso di dubbi, rivolgersi a un nutrizionista equino o al proprio veterinario di fiducia. Talvolta, un’analisi del foraggio può aiutare a comprendere se la dieta necessita di integrazioni specifiche, soprattutto in riferimento a oligoelementi come zinco, selenio o magnesio.
La stagionalità ha un ruolo importante. Durante i mesi più freddi, quando il cavallo consuma più energia per termoregolarsi, potrebbe essere necessario aumentare leggermente la razione energetica, pur mantenendo il giusto apporto di fibre. Al contrario, nei periodi caldi e con scarsa attività, è opportuno alleggerire l’alimentazione per evitare accumuli calorici non necessari.
Anche il modo in cui viene somministrato il cibo è parte dell’equilibrio. Offrire il foraggio da terra o da reti a lenta ingestione consente una masticazione più lenta e naturale, riduce lo stress e favorisce una digestione più regolare. Al contrario, pasti troppo abbondanti e rapidi possono alterare la flora intestinale e predisporre a coliche o altre problematiche.
Un ulteriore vantaggio dell’approccio naturale è il miglioramento del benessere generale del cavallo: un animale nutrito in modo equilibrato, con alimenti digeribili e coerenti con la sua fisiologia, sarà più attivo, meno soggetto a disturbi e con un sistema immunitario più efficiente. Anche la qualità del manto, della cute e degli zoccoli tende a migliorare sensibilmente con un’alimentazione ben calibrata.
In conclusione, scegliere mangimi e foraggi per un’alimentazione naturale non significa solo “tornare alle origini”, ma adottare un approccio ragionato, aggiornato e scientifico alla gestione nutrizionale del cavallo. Significa prestare attenzione alla composizione degli alimenti, selezionare ingredienti compatibili con l’organismo dell’animale e supportare, laddove necessario, con integratori a base vegetale, minerale o probiotica. Una dieta naturale ed equilibrata è, a tutti gli effetti, il primo alleato per la salute e la longevità del cavallo.
L. M.