In occasione della “Giornata mondiale del rifugiato” che si celebra oggi, l’assessora per l’integrazione Ilaria Ravasi ha concordato due eventi che verranno proposti domenica a partire dalle ore 20 in Villa Marazzi: una mostra fotografica e la proiezione di un film documentario
(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 21 giugno 2025 – Sono i Paesi a basso e medio reddito che ospitano il 75% dei rifugiati del mondo. E il 21% di quelli meno sviluppati hanno dato asilo al 21% del totale. L’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) sottolinea la necessità di una «maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità». Solo l’anno scorso, l’Agenzia ONU ha registrato il più alto numero annuale di emergenze rispetto agli ultimi dieci anni. Numero che si è quadruplicato in soli tre anni.
Di fronte a tale emergenza, l’amministrazione comunale di Cesano Boscone ha voluto anche quest’anno dare un segnale concreto promuovendo due iniziative, proposte con Farsi Prossimo, Fondazione Sacra Famiglia e il Sistema accoglienza integrazione (Anci e ministero dell’Interno).
«Anche quest’anno – sottolinea l’assessore alle politiche per l’integrazione, Ilaria Ravasi – vogliamo ricordare insieme al Sai Il Sestante la Giornata del rifugiato con un evento culturale che ci porti a riflettere sui migranti e le loro storie, non parlando solo della rotta mediterranea, ma anche di quella balcanica, altrettanto pericolosa e percorsa da persone che arrivano alle porte dell’Europa stremate da viaggi che durano anni. Il perdurare dei conflitti, la crisi climatica, l’insicurezza alimentare – prosegue l’assessora – costringono oggi oltre 120 milioni di persone a lasciare le proprie case per cercare sicurezza e protezione, dichiara l’UNHCR.
L’accensione di nuovi fronti di guerra non farà che aumentare i movimenti migratori dai territori insicuri, che devono oltretutto fare i conti con il taglio degli aiuti internazionali».
Domenica 22 giugno , nella Sala delle carrozze di Villa Marazzi verrà proposta, a partire dalle ore 20 , la mostra fotografica “Primo piano” . Seguirà un rinfresco e un cineforum, alle 21.15, con la pellicola “Trieste è bella di notte” .
«Un documentario sulle “riammissioni informali” dall’Italia verso la Slovenia – riporta la trama della pellicola – dei migranti provenienti dalla rotta balcanica. Un’antologia di storie raccontate in prima persona e attraverso le immagini dei cellulari dei suoi protagonisti: giovani uomini provenienti principalmente da Pakistan e Afghanistan, rimasti incastrati nella indefinitezza di una politica migratoria che non accoglie, ma respinge».