| Un evento alla Casa di Cura San Camillo di Milano per condividere il successo della campagna di comunicazione e raccontare le iniziative al servizio delle pazienti di Milano con strumenti all’avanguardia (mi-lorenteggio.com) Milano, 30 ottobre 2025. Concluso con successo l’Ottobre Rosa, il mese dedicato in tutto il mondo alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, la lotta per combattere quello che rappresenta ancora il 30,3% di tutti i tumori femminili non è finita. Per il Mese Rosa è stato realizzato uno spot emozionale che dà voce a donne che, grazie alla prevenzione, hanno affrontato con successo il proprio percorso oncologico ed è stato realizzato un tour con oltre 25 appuntamenti sui diversi territori con più di 60 medici specialisti scesi in campo per la divulgazione non solo in ambito di diagnosi precoce lotta contro i tumori ma anche nella promozione di corretti stili di vita. È il caso di Anna Stante, attrice di grande esperienza in progetti televisivi, cinematografici e teatrali e protagonista della campagna pubblicitaria, che ha dichiarato: “Io sono stata una paziente oncologica: ho scoperto questo problema facendo prevenzione. Facevo tutti gli anni la mammografia e da un anno all’altro è venuto fuori! Quindi è molto, molto importante fare controlli regolari.” I risultati dell’iniziativa sono stati presentati il 29 ottobre a Milano, durante un evento molto partecipato: gli specialisti della Casa di Cura San Camillo Milano hanno ricordato le innovazioni presenti nella struttura per rafforzare la diagnosi precoce, arma chiave per la lotta contro il tumore al seno: mammografo 3D con tomosintesi, équipe multispecialistica strutturata, approccio welfare attraverso fondi e assicurazioni e attività mirate di prevenzione.In particolare, il mammografo presente in struttura permette diagnosi accurate e mirate grazie alla maggiore risoluzione delle immagini individuando i tumori localizzati in aree periferiche e dense con migliore definizione delle caratteristiche della lesione. Una tecnologia che permette di individuare dal 20% al 60% di neoplasie in più rispetto alla tecnologia 2D, anche in presenza di tessuti mammari densi, grazie ad immagini ad alta risoluzione acquisite in soli 4 secondi. A tale proposito è intervenuta la radiologa dott.ssa Laura Carra, con una grandissima esperienza nell’ambito senologico: “Prima si fa diagnosi e migliori sono le aspettative di vita, migliore la prognosi, magari anche le terapie che si devono fare. Anche l’intervento può essere meno esteso e quindi sicuramente il fattore tempo è fondamentale. Il tumore non si sente: le donne sono del tutto asintomatiche ed è lì che gioca il fattore prevenzione cioè avere la coscienza annualmente di controllarsi a partire dai 40 anni; alla mammografia, se il seno è denso, si associa anche un’ecografia, ed è fondamentale la visita con il senologo.” Al centro degli interventi del giorno è rimasta comunque l’importanza delle attività di divulgazione: la campagna del Mese Rosa di cui è stato promotore il San Camillo di Milano per tutto il Gruppo CdM ha sicuramente colpito nel segno visto che sui canali social sono state registrate 251.650 visualizzazioni e i video sono stati riprodotti più di 70.000 volte: un interesse altissimo che gioca tutto in favore della diffusione capillare dell’informazione. “Siamo molto soddisfatti dell’attivazione di percorsi specifici combinati di mammografia, ecografia e Risonanza Magnetica, particolarmente rilevanti e per donne giovani o donne con un seno particolarmente denso: sono strumenti clinici di grande efficacia, che vanno nella direzione, da sempre prioritaria per la Casa di Cura San Camillo Milano, di garantire alle pazienti la massima attenzione possibile.” Questo il cuore dell’intervento del dottor Nicola Balestrieri, uno dei responsabile del Breast Team multidisciplinare di Centro di Medicina, gruppo di cui fa parte il San Camillo di Milano, e che è composto da diversi professionisti specializzati: Oncologi, Radiologi, Chirurghi Plastici, Nutrizionisti, Psicologi, Ginecologi, Fisioterapisti e Medici di Medicina Estetica. Il dottor Balestrieri sta lavorando attivamente con le altre professionalità della squadra per portare a Milano questa importantissima esperienza. L’attività del gruppo a livello nazionale conta oltre 45 mila mammografie l’anno, molte delle quali svolte proprio nella sede di Milano Fattore comune delle iniziative di tutte le strutture del gruppo è l’aggiornamento costante di macchinari e metodologie: fra le innovazioni di rilievo è importante segnalare il Test Genomico, strumento all’avanguardia raccomandato dalle Linee Guida nazionali e internazionali per la valenza prognostica e predittiva nei casi di tumore al seno invasivo, in stadio precoce. L’esame diagnostico viene svolto sulla biopsia e fornisce informazioni specifiche sulla tipologia di tumore, al fine di determinare le opzioni terapeutiche più efficaci e mirate per le singole pazienti. Il test, che serve a dare un quadro clinico molto accurato del tumore e a individuare attraverso i livelli di rischio quali sono i pazienti che possono avere vantaggi significativi delle cure chemioterapiche, è utile per valutare terapie e follow up personalizzati. A tal proposito durante l’evento è intervenuto anche il dottor D’ambrosi, già responsabile della Breast Unit (chirurgia toracica) dell’Ospedale Fatebenefratelli, ora in forze al San Camillo Milano: “Una volta si parlava di tumore della mammella, oggi parliamo di tumori della mammella perché variano da persona a persona con caratteristiche specifiche che necessitano di terapie appropriate, le cosiddette tailored therapies perché sono aumentati molto i casi di tumore, ma le guarigioni sono nettamente aumentate fino ad arrivare quasi al 90% dei casi. Questo risultato è stato possibile grazie alla possibilità di individuare in fase di diagnosi le caratteristiche particolari del tumore e agire in modo rapido e mirato. È fondamentale dare alle pazienti e, di conseguenza, ai medici che le seguono, un servizio accurato effettuato con strumentazione all’avanguardia e con esito dettagliato che dia informazioni precise sulle caratteristiche uniche e particolari delle pazienti.” |
Redazione


