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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

A Cremona le Olimpiadi della Liuteria: in gara 261 liutai di 35 Paesi, 341 gli strumenti iscritti

(mi-lorenteggio.com) Cremona, 17 settembre 2021 – “Ogni strumento è come un germoglio … che spunta sulla corteccia di un albero secolare”, scriveva Stravinsky a proposito di Le sacre du printemps. Ma la stessa citazione potrebbe accompagnare il XVI Concorso Triennale Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari”, non a torto considerato un’autentica Olimpiade. La rassegna cremonese è, infatti, occasione di confronto privilegiata per costruttori di tutto il mondo: i Maestri iscritti sono ben 262, in rappresentanza di 35 Paesi, 341 gli strumenti.

Con la prova acustica finale aperta al pubblico – domenica 19 settembre, alle 9,30, all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino – la gara entra nella fase più emozionante. Occorrerà tuttavia attendere fino a mercoledì 22 (ore 20,30) per conoscere i nomi dei vincitori: saranno svelati nel corso della serata di gala al Teatro Ponchielli di Cremona.

Per vincere occorrerà eccellere sia nella qualità artigianale sia nella resa acustica. Proprio a questo fine è stata formata una Giuria d’eccezione, coordinata da Paolo Bodini, presidente del network friends of Stradivari e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Museo del Violino, è composta dalla violista Diemut Poppen (DD), dal contrabbassista Francesco Siragusa (IT), dal violoncellista Henri Demarquette (FR), dai violinisti Dan Zhu (CN) e Edorado Zosi (IT), e dai liutai Ulrike Dederer (CH), prima donna a vincere una medaglia d’oro nella storia del Concorso, Carlo Chiesa (IT), Joseph Grubaugh (US), Simeone Morassi (IT), Yuri Pochekin (RU).

Gli strumenti che meriteranno la medaglia d’oro, perché avranno saputo coniugare l’eccellenza acustica ad un’elevata qualità artigianale, saranno acquistati dalla Fondazione Museo del Violino ed entreranno nella Collezione Permanente di liuteria contemporanea: una testimonianza unica delle più perfette realizzazioni dell’ultimo mezzo secolo e un momento importantissimo di riflessione sul significato e il valore culturale del lavoro degli artigiani di oggi.

Né può essere considerato secondario che gli strumenti in gara saranno esposti fino al 10 ottobre, al Museo del Violino. Il raffronto tra realizzazioni contemporanee e capolavori di Stradivari, Amati, Guarneri, sarà dunque particolarmente interessante, perché permetterà di verificare quanto la tradizione, con i suoi modelli affermati, ed il normale percorso evolutivo si armonizzino nella costruzione di strumenti ad arco di alto artigianato. La manifestazione cremonese è, infatti, dimostrazione forte e significativa che la liuteria del ventunesimo secolo non si risolve in semplice manierismo ma vive una stagione storica assai fruttuosa, dove ogni costruzione, ancorché parta da un archetipo, esprime innegabili caratteri di modernità e innovazione.

L’ingresso alla prova acustica finale è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’ingresso alla cerimonia di premiazione è libero e gratuito, previo ritiro del biglietto presso il Museo del Violino (piazza Marconi 5 Cremona, martedì 21 settembre 10:00-13:00 e 14:00-17:00, mercoledì 22 settembre 10:00-13:00)

La perfetta imperfezione

Agli albori del secolo scorso Ferruccio Busoni sognava l’avvento di mezzi di produzione sonora atti ad affrancare la musica dalle limitazioni e dalle imperfezioni degli strumenti tradizionali e di aprirle orizzonti d’illimitata libertà. Nel suo Abbozzo di una nuova estetica della musica Busoni salutava la notizia dell’invenzione della prima appar­ecchiatura per la generazione elettrica dei suoni. Oggi, un secolo dopo, le tecniche elettroniche e digitali hanno raggiunto «perfezioni» impensate e diffusione planetaria. Ma nessuno degli strumenti che permettono ai solisti e ai complessi sinfonici e da camera di far vivere la musica è diventato obsoleto o è caduto in disuso. Anzi: la musica elettronica «tecnicamente perfetta», non ha realmente attecchito nel campo della grande musica, se non in simbiosi e integrazioni con la musica strumentale. Non per nulla si parla di live electronics. Altrimenti scade al livello disegnali, effetti e supporti sonori cinematografico-televisivi. Come non mai si conferma giusto il detto francese: “la perfection c’est la mort de l’art”. Chi ha cercato di realizzare col computer i Capricci di Paganini s’è dovuto rendere conto che essi perdevano così tutto quel fascino dovuto in non piccola misura alla tensione e allo sforzo immane che l’esecutore­ interprete deve compiere per superare le difficoltà della scrittura strumentale e per avvicinarsi alla concezione e alle intenzioni dell’autore.Con le quali non ci si può identificare se non in modo asintotico. All’infinito. Perciò la musica «viva» deve rina­scere a ogni nuova esecuzione. Conoscere una nuova epifania a ogni interpretazione. Le tecniche informatiche potranno darci, forse, musiche del tutto nuove. Peculiari. Inaudite. Per farci ascoltare ancora i capolavori del nostro patrimonio musicale, per far vivere o sopravvivere la musica humana ci vorranno sempre strumenti ed orchestre. Il cui cuore sono gli strumenti ad arco. Che nessuno meglio dei maestri liutai ha saputo mirabilmente creare. Per stimolare la liuteria di oggi, per far sì che la grande tradizione del passato non si disperda vengono indetti, appunto, i Concorsi Triennali Internazionali “Antonio Stradivari”. Nella convinzione che, anche oggi, le imperfette mani dell’uomo possano creare strumenti più perfetti di qualsiasi macchina.

Premiare l’eccellenza

Per premiare l’eccellenza, il regolamento del Concorso Triennale prevede che la formulazione della classifica segua un doppio percorso di valutazione. Nelle fasi preliminari, infatti, liutai e musicisti operano in due gruppi separati. I primi esaminano le qualità artistico costruttive degli strumenti. I parametri di valutazione sono il livello tecnico del lavoro, la qualità della montatura, la bellezza della vernice, lo stile ed il carattere della realizzazione. Ognuno dei cinque liutai della giuria può attribuire fino a 100 punti. Gli strumenti che raggiungano almeno 300 punti accedono alla prova acustica. I musicisti, dopo aver suonato gli strumenti, valutano il timbro, la potenza, l’equilibrio fra le corde e la facilità d’uso. Ognuno dei cinque giurati può assegnare fino ad 80 punti. La somma dei punteggi meritati in queste prove preliminari determina la graduatoria di merito. Gli strumenti che la Giuria avrà ritenuti idonei in base al punteggio raggiunto partecipano alla prova acustica finale aperta al pubblico, dove ogni esemplare è provato “a solo” e con accompagnamento del pianoforte.
In questo momento ciascun Giurato può esprimere il proprio voto da 1 a 10 e la commissione ha quindi a disposizione ulteriori 100 punti complessivi. Il totale ottenuto sommando i punteggi della prova finale a quelli delle prove precedenti determina i vincitori del Concorso, i secondi ed i terzi premi e le menzioni onorevoli. Graduatoria di merito e classifica finale saranno pubblicati sul sito del Museo del Violino (www.museodelviolino.org).

Premi

– per il miglior violino: medaglia d’oro, diploma d’onore e acquisto, da parte della Fondazione organizzatrice, dello strumento per € 16.000,00
– per la miglior viola: medaglia d’oro, diploma d’onore e acquisto, da parte della Fondazione organizzatrice, dello strumento per € 16.000,00
– per il miglior violoncello: medaglia d’oro, diploma d’onore e acquisto, da parte della Fondazione organizzatrice, dello strumento per € 24.000,00
– per il miglior contrabbasso: medaglia d’oro, diploma d’onore e acquisto, da parte della Fondazione organizzatrice, dello strumento per € 24.000,00
(Si precisa che i premi acquisto sono al lordo di IVA o VAT secondo la normativa europea e al lordo delle tasse doganali per i Paesi Extra U.E.).
• Quattro medaglie d’argento per i secondi classificati in ciascuna delle 4 categorie (violino, viola, violoncello, contrabbasso) ed un premio di € 2.000,00 per ciascuno
• Quattro medaglie di bronzo per i terzi classificati in ciascuna delle 4 categorie (violino, viola, violoncello, contrabbasso) ed un premio di € 1.000,00 per ciascuno
• Diplomi di menzione d’onore saranno assegnati ai finalisti per ciascuna delle 4 categorie (violino, viola, violoncello, contrabbasso) a discrezione della Giuria.
I premi per i secondi e terzi classificati sono offerti dalla Camera di Commercio di Cremona.
• Il Comune di Cremona assegna inoltre il premio “Simone Fernando Sacconi”, consistente in una medaglia d’oro, al concorrente di età inferiore a 30 anni alla data del 31.12.2021 che, a giudizio insindacabile della Giuria risulti essere il più meritevole.
• Il Centro di Musicologia “Walter Stauffer” assegna una medaglia d’oro al concorrente che avrà presentato lo strumento più pregevole dal punto di vista acustico.
• Premio “Pierangelo Balzarini”, consistente in una medaglia d’oro, assegnato allo strumento costruito da un liutaio operante regolarmente a Cremona o provincia e che abbia conseguito il punteggio più alto per le caratteristiche tecnico-costruttive, in una delle quattro sezioni violino, viola, violoncello, contrabbasso.
• Premio “A.L.I.” (Associazione Liutaria Italiana), consistente nella storica targa d’argento, da assegnarsi allo strumento che non rientra nei primi 3 classificati, che manifesta lo studio, la ricerca, la progettualità e la personalità dell’artefice in stile italiano.
• Premio “Cremona Mondomusica” offerto da CremonaFiere consistente in uno stand per espositore singolo a Cremona Mondomusica 2022 per ciascuno dei concorrenti, primi premi delle quattro categorie.
• Premio “Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte”, consistente in una somma di € 1.000 al miglior liutaio di origine straniera, residente ed operante in Italia.
• Premio “Giorgio Cè”, consistente in una somma di € 1.000, per lo strumento costruito da una maestra liutaia operante regolarmente a Cremona o provincia che abbia conseguito il punteggio più alto per la verniciatura.
• Premio “Piero Ferraroni” consistente in una somma di € 1.000 per la miglior scultura del ricciolo nella categoria violoncello.

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