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A Pieve Emanuele nuovo polo al servizio della disabilità

Il Melograno rilancia il Centro Diurno Disabili Airone e progetta nuovi servizi per una maggiore inclusione sociale 

(mi-lorenteggio.com) Segrate, 9 luglio 2021 – Inaugurato l’8 luglio il nuovo Polo al servizio delle persone disabili del sud Milano targato Il Melograno. La cooperativa sociale di Segrate, dal 1999 al servizio delle persone e delle comunità in numerosi ambiti, ha acquisito la gestione del Centro Diurno Disabili Airone, dove continuerà a svolgere un servizio fondamentale a beneficio delle persone con disabilità del territorio e dove ha in progetto di sviluppare nuovi servizi in grado di promuovere una maggiore inclusione sociale, benessere e qualità della vita delle persone e delle famiglie che vorranno coglierne le opportunità. Suggestivo il luogo, una grande area verde alle porte della metropoli milanese nel Comune di Pieve Emanuele, che circonda un edificio che richiama le vecchie cascine suddiviso in due blocchi, realizzato anni fa per rigenerare un’area abbandonata.  

Alla presenza del Sindaco di Pieve Emanuele, Paolo Festa, della Vice Sindaca Metropolitana, Arianna Censi, della Vice Sindaco di Rozzano, Cristina Perazzolo, Vicepresidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Visconteo di ATS Milano, i responsabili della Cooperativa Il Melograno hanno illustrato i principali servizi che saranno garantiti nel centro di via delle Comunità e le progettualità previste per il prossimo futuro. Per Il Melograno erano presenti il Presidente Matteo Tamburri, il Consigliere di amministrazione, Luca Bernareggi, la coordinatrice dei servizi semiresidenziali per disabili, Elena Gramatica.  

“Per le persone con disabilità oggi purtroppo è ancora tutto molto difficile – ha commentato il Presidente de Il Melograno Matteo Tamburri. Se in alcuni ambiti, come quello scolastico, a fatica negli ultimi anni si sta recuperando terreno a favore di una maggiore inclusione sociale, su molti altri (quotidianità, assistenza, mobilità, lavoro, tempo libero) siamo ancora distanti da un’inclusione piena, per mancanza di risorse ma anche per la scarsa innovazione che di fatto contribuisce a escludere una porzione consistente di cittadini dalla partecipazione alla vita sociale. La nostra Cooperativa da anni è impegnata nella promozione dei diritti anche delle persone disabili e con questo progetto vogliamo raggiungere risultati ambiziosi, con l’aiuto di tutti coloro che potranno dare una mano, a cominciare dalle istituzioni e dai soggetti territoriali più attente e lungimiranti. Le buone esperienze da cui attingere non mancano, e anche le nuove tecnologie, oggi, possono dare un grande supporto a progetti innovativi”. 

Il CDD Airone de Il Melograno è una struttura rivolta all’accoglienza di 30 persone disabili gravi di età compresa dai 18 ai 65 anni e con possibilità di attivazione di progetti specifici tra i 16 e i 18 anni. L’approccio de Il Melograno è in perfetta sintonia con i principi enunciati nella legge 104/1992, che assume la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e punta ad una piena inclusione della persona, intesa come soggetto portatore di un proprio definito patrimonio di risorse, che il lavoro de Il Melograno – educativo, assistenziale, riabilitativo, sanitario – ha il compito di valorizzare rendendole attive. In Lombardia, secondo la relazione dell’Istat all’Osservatorio nazionale sulla disabilità del marzo scorso, sono più di 400 mila le persone con gravi limitazioni, di cui una buona parte sono anziani ultrasettantacinquenni. Il 32% delle persone con disabilità sono persone sole. La famiglia è il soggetto a cui viene chiesto il principale sforzo di cura, non sempre adeguatamente supportato. 

 

“La pandemia – ha detto Luca Bernareggi, Consigliere de Il Melograno – ha frammentato e reso difficili le relazioni, soprattutto quelle di aiuto a chi ha più bisogno. Le risorse europee e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) predisposto dal Governo e dal Parlamento sono opportunità che le istituzioni regionale e territoriali dovranno cogliere per promuovere una piena inclusione delle persone disabili, rafforzando, innovando e aumentando i servizi di prossimità a supporto delle persone e delle famiglie che ogni giorno convivono con la disabilità. L’efficacia delle azioni che saranno messe in campo si misurerà con il grado di inclusione delle persone più bisognose che registreremo nei prossimi anni”. 

“Il nostro lavoro punterà sulla creazione di importanti sinergie con il territorio promuovendo l’apertura verso l’esterno – ha spiegato Elena Gramatica, Coordinatrice dei servizi semiresidenziali per la disabilità de Il Melograno. Rispetto, autorealizzazione, operosità, affettività, interiorità ed umanizzazione sono valori e termini che abbiamo mutuato dai desideri espressi dai parenti di molti dei nostri utenti che hanno partecipato ad incontri di supporto collettivi, vissuti come veri e propri gruppi di auto mutuo aiuto. A Pieve Emanuele oltre alla logica prestazionale, sempre competente e di qualità, lasceremo spazio all’abilitare, al connettere e al facilitare. Con le famiglie, nel tempo, abbiamo messo a punto una sintesi condivisa. Punteremo sul senso di appartenenza al gruppo, sulla realizzazione dei sogni creando percorsi individualiavvieremo nuove attività: lo shatzu come metodo di rilassamento, l’arteterapia per dare espressione alle emozioni, la medicina narrativa e lo storytelling per costruire la propria storia giorno per giorno e imparare a raccontarsi, la pet therapy per mantenere un contatto con animali e natura, fonte di energia e rinnovamento”. 

 

 

Il Sistema CDD Airone Il Melograno 

Tutto il sistema del CDD Airone ha come punto nevralgico di partenza il Progetto Individualizzato (P.I.), vero fulcro di tutto il lavoro dell’equipe multi-professionale. Tale piano di lavoro ha come principale riferimento tecnico-metodologico il modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale della Funzione (ICF). Il progetto individuale è così coerente con un approccio che concepisce la persona come una parte di un sistema complesso di relazioni e individua nella disabilità non una patologia, ma una difficoltà con cui ogni persona può avere a che fare in modo permanente o in modo temporaneo e che rimane in correlazione con le altre parti del sistema ecologico, di vita della persona. 

Il Progetto Individualizzato e il contesto familiare 

Le aree coinvolte nel Progetto Individualizzato riguardano le aree della Mobilità e delle Competenze Motorie, della Cura di sé e degli spazi, delle Autonomie Personali, Cognitivo e Comportamentale, della Relazione Sociale e della Comunicazione. All’interno del P.I. vi è un’attenzione anche al contesto familiare della persona: la collaborazione e la relazione con i conviventi, familiari o professionali che siano, è ritenuta fondamentale anche al fine del raggiungimento degli obiettivi preposti nel P.I. stesso. 

Il Case manager 

Per ogni ospite frequentante viene individuato un educatore di riferimento, il quale ha in carico a 360 gradi il progetto di vita della persona. Si tratta di un Case Manager che si relaziona e facilita le relazioni tra tutti i soggetti che fanno parte della rete formale e informale che circondano la persona con disabilità.  

Equipe multidisciplinare 

  • Coordinatore del Servizio
  • Educatori Professionali Socio Pedagogici
  • Operatori Socio Sanitari (O.S.S.) e Ausiliare Socio-Assistenziale (A.S.A)
  • Uno psicologo
  • Un medico Fisiatra
  • Infermieri professionali
  • Un fisioterapista

La relazione con il territorio 

Un tratto distintivo è rappresentato dai contatti e le costanti collaborazioni con le altre realtà del territorio, anche con le altre agenzie educative del contesto sociale nel quale il CDD è inserito. Il riferimento è alle collaborazioni con le associazioni e i centri con i quali si organizzano ciclicamente eventi o feste. Ma anche con le scuole, in particolare gli Istituti Superiori, con le quali si intendono avviare percorsi di alternanza scuola lavoro oppure progetti di tirocini lavorativi con Istituti professionali rivolti a persone adulte. 

Una grande area verde, contesto ideale 

Il Centro Diurno l’Airone sorge all’interno del parco pubblico “Ezio Cesarone”, una vasta area verde nella quale organizzare attività di educazione all’aperto e attività di sport inclusivo

V.A.

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