(mi-lorenteggio.com) Rozzano, 27 settembre 2018 – Il sindaco di Rozzano Barbara Agogliati scrive una lettera aperta alle istituzioni in occasione della convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si terrà domani a Milano alla presenza del Ministro Matteo Salvini sul tema degli sgomberi e delle occupazioni abusive. Ecco, il testo integrale:
Lettera Aperta alle Istituzioni
Egr. Ministro dell’Interno On. Matteo Salvini,
Sua Eccellenza Prefetto di Milano Dott.ssa Luciana Lamorgese,
Egr. Presidente della Regione Lombardia Avv. Attilio Fontana,
Egr. Sindaco Metropolitano Dott. Giuseppe Sala,
Egr. Questore Dott. Marcello Cardona
Desidero portare alla vostra attenzione le problematiche del mio territorio rispetto ai temi del contrasto all’abusivismo che affronterete domani, 28 settembre, in occasione della convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
Si tratta di temi cruciali per la città che amministro come sindaco, Rozzano, e non nascondo la mia perplessità sulla permanente mancanza di attenzione rispetto a quello che succede al di fuori delle grandi città e che comunque riguarda milioni di altri cittadini nel suo complesso.
E’ appunto il caso della città di Rozzano, 43000 abitanti, di cui quasi la metà abita negli alloggi Aler, che sono oltre 5000, un numero che rappresenta la più alta concentrazione di case popolari di tutta Italia. Ogni giorno come amministratore raccolgo i disagi e i problemi di chi abita in questi quartieri e combatte tra mille sacrifici con chi vive nell’illegalità e nell’abusivismo. Io sono sempre al fianco di questi cittadini e da tempo mi faccio portavoce di queste richieste di aiuto in ogni sede istituzionale possibile, oltre quello che la mia Amministrazione può e continua a fare per arginare il problema (agenti di PL e Servizi Sociali sono sempre in prima linea).
Si tratta di situazioni in cui il Comune interviene con le proprie forze e competenze, ma senza poter trovare quelle soluzioni definitive che soltanto una fattiva collaborazione di Aler, Regione e Forze dell’Ordine-Ministero dell’Interno possono garantire. Questi cittadini si sentono esclusi. Esclusi dall’attenzione mediatica e soprattutto istituzionale che riguarda temi importanti anche per la loro vita, come il sentirsi sicuri nel quartiere in cui vivono.
All’incontro di domani è sicuramente utile e legittima la presenza del sindaco della Città Metropolitana di Milano, Beppe Sala, che certamente sa rappresentarci, ma sarebbe stato altrettanto utile se fossero stati invitati gli amministratori dei Comuni della provincia che hanno una percentuale di residenti nelle case popolari tale da configurare situazioni eccezionali e di emergenza. Lasciatemi invece dubitare della
reale rappresentatività su questi temi della Regione Lombardia, che in questi tanti anni ha abbandonato i suoi quartieri popolari al loro destino di disfacimento. Suoi perché ne possiede il patrimonio e ne esercita la gestione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Se fossi lì vi chiederei di avviare alcune semplicissime azioni: assegnare le risorse per sistemare tutti gli appartamenti vuoti che non possono essere consegnati alle tante famiglie, di cui la maggior parte italiane, in attesa di assegnazione. Modificare l’inapplicabile e inefficace legge della Regione Lombardia sull’edilizia popolare.
Se fossi lì vi parlerei di come fa sul serio un sindaco di periferia sulla lotta all’abusivismo, visto che dopo aver sfrattato una famiglia abusiva, comunque, ha anche l’onere di studiare una alternativa per il disagio sociale che questo crea.
Ecco perché la nostra assenza alla riunione di domani, quella dei Comuni che vivono gli stessi problemi, rischia di trasformare un’occasione preziosa per cambiare le cose in una sterile passerella politica.
Grazie per l’ascolto,
Barbara Agogliati
Redazione