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La gestione del magazzino per i prodotti alimentari

Milano, 18 maggio 2021 – La gestione del magazzino per i prodotti alimentari deve tenere conto non solo di esigenze logistiche ed economiche, ma anche e soprattutto delle norme che devono essere rispettate per evitare la deperibilità delle merci. A tale proposito, il sistema HACCP per i magazzini alimentari e i luoghi di stoccaggio delle bevande è fondamentale per tutelare la salute dei consumatori attraverso l’applicazione di norme di sicurezza e igiene ben precise.

La logistica di magazzino

La gestione delle scorte e dell’ordine nell’ambito della logistica di magazzino alimentare deve essere perfetta, con riferimento nello specifico alla definizione dei tempi che devono essere rispettati non solo per gli approvvigionamenti, ma anche per il carico e lo scarico degli inventari. Urge un monitoraggio meticolose e accurato, che però da solo non è sufficiente: anche le attività relative al magazzinaggio, infatti, devono essere strutturate in modo razionale. Quel che richiede la gestione del magazzino alimentare è il controllo degli ordini per la spedizione, a livello quantitativo oltre che qualitativo. La movimentazione delle merci è un altro fattore che merita di essere preso in considerazione: si tratta dello spostamento interno delle merci che devono essere spedite.

L’organizzazione del magazzino

Con il supporto di soluzioni come quelle sviluppate da LCS Group, la logistica di magazzino per un’impresa del settore alimentare può essere migliorata e ottimizzata. Occorre, tra l’altro, organizzare i magazzini sulla base di aree funzionali, e ciascuna di esse deve essere destinata a una finalità specifica: ecco, allora, l’area di ricevimento delle merci, la zona in cui viene effettuato lo stoccaggio degli articoli, quella adibita all’allestimento degli ordini, quella di consolidamento e così via, per arrivare alla zona di spedizione.

Stoccaggio, ma non solo

È chiaro che lo stoccaggio alimenti HACCP è solo una parte di un percorso più ampio, che comprende anche l’imballaggio e il trasporto delle merci: i prodotti, insomma, devono essere spostati dal magazzino in modo che possano raggiungere la destinazione. È fondamentale un monitoraggio accurato e senza soluzione di continuità, per evitare conseguenze economiche potenzialmente disastrose. Si pensi, per esempio, a ciò che potrebbe succedere in presenza di tempi di rotazione non appropriati: le richieste dei clienti rischiano di non essere soddisfatte in tempo. D’altro canto, è da evitare anche il problema opposto, e cioè un eccesso di scorte nel magazzino: tanti prodotti finirebbero invenduti ed andare a male.

La gestione del magazzino

Per una gestione efficace e soddisfacente, la conduzione del magazzino può essere affidata a un software interno. Questo si occupa di ricevere gli ordini per poi appurare la disponibilità dei prodotti: in caso di responso positivo, i clienti ricevono una conferma e possono stabilire il luogo e la data di consegna. A questo punto l’ordine confermato è inoltrato al magazzino, e così può prendere il via l’allestimento degli ordini. Sono due le soluzioni alternative a questo proposito: nel caso di prodotti freschi o comunque di consegne urgenti si ricorre al corriere espresso; in alternativa si provvede con il trasporto a collettame classico.

I software del magazzino

È importante il lavoro svolto dal software WMS, che in abbinamento con i codici a barre consente il riconoscimento dei prodotti dei vari ordini quando si arriva a una zona di picking ben precisa. Il monitoraggio del sistema riguarda, ovviamente, lo stato di avanzamento degli ordini, affinché in presenza di anomalie si possa intervenire nella maniera più rapida possibile. La suddivisione in aree funzionali è la chiave di volta per una logistica di successo, efficiente e conforme alle prescrizioni normative.

Le aree funzionali

L’area di ricevimento delle merci è quella in cui si ricevono i prodotti finiti e gli imballaggi; l’area di stoccaggio dei prodotti è quella in cui gli articoli vengono lasciati fino a quando non si procede con i controlli qualità; l’area di allestimento degli ordini serve a prelevare gli articoli che sono stati richiesti e a depositarli una volta che è stato accertato che il prelievo compiuto è esatto; infine ci sono l’area di consolidamento e quella di spedizione (nella prima si predispongono i bancali in vista della spedizione, mentre la seconda accoglie i bancari che dovranno essere caricati sui furgoni).

Il sistema HACCP

HACCP è l’acronimo di Hazard Analysis Critical Control Point, e sta a indicare un programma di autocontrollo che serve ad assicurare la salubrità dei prodotti alimentari. Esso prevede, tra l’altro, una classificazione degli alimenti in surgelati, deperibili o non deperibili: si tratta di una distinzione che tiene conto del residuo idrico. Così, è possibile verificare lo stato di conservazione degli alimenti. Non solo: tale classificazione si fonda anche sui trattamenti termici che dovranno essere effettuati o che sono già stati eseguiti. Per esempio, per il pesce da consumare crudo vige l’obbligo di mantenere il prodotto per almeno 24 ore in abbattitore. Sono ritenuti alimenti deperibili carni e pesci non trattati, frutta e verdura.

L. M.

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