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VAREDO (MB), INCENDIO IN UNA FABBRICA IN DISUSO: TONNELATE DI RIFIUTI IN FIAMME – FOTO E VIDEO

(mi-lorenteggio.com) Varedo, 25 settembre 2021 – Dalle 6 del mattino cinque squadre di vigili del fuoco sono impegnate a Varedo per l’incendio di un capannone industriale in disuso, solitamente utilizzato come ricovero da persone senza fissa dimora. Al momento non sono segnalate persone coinvolte, in corso le lunghe operazioni di spegnimento: sono al lavoro due autopompe del distaccamento di Desio e Bovisio Masciago, due autobotti dal comando di Monza e dal distaccamento di Vimercate, un’autoscala dal comando centrale di Monza.
In supporto alle squadre inviata anche un’autopompa da Milano.

Il capannone è di circa 20mila metri quadri con all’interno diversi rifiuti e le fiamme stanno interessando un area di 6mila metri quadri per un quantitativo stimato di circa 2mila tonnellate di rifiuti.
L’area era sotto sequestro e proprio nella giornata di oggi avrebbero dovuto iniziare i primi interventi di recupero dei rifiuti; più nel dettaglio si tratta di rifiuti indifferenziati stoccati in rotoballe e pronti per essere distrutti dagli inceneritori.

Ancora ignote le cause dell’incendio.
In ragione di ciò il Codacons farà esposto all’Arpa  a seguito del danno ambientale e della lesione del diritto alla salute dei cittadini

Marco Fumagalli (M5S Lombardia): “Il rogo dei rifiuti della SNIA è un disastro annunciato. Tra inchieste dell’autorità giudiziaria e lentezza delle autorità regionali e locali, i rifiuti erano anni che stazionavano in un’area pressoché abbandonata o frequentata da senza tetto. Ora l’incendio avvantaggia le tasche di qualcuno da un costo rilevante per la riqualificazione dell’area. C’è da chiedersi perché quei rifiuti non siano stati rimossi prima. Non è possibile che, fallimenti, burocrazia, questioni di competenza, abbiano impedito lo sgombero fino all’epilogo odierno. C’è un’evidente noncuranza delle competenti autorità a occuparsi di un problema e di un’area soggetta ad una speculazione edilizia. Qualcuno di questa inerzia è responsabile e deve pagare”, conclude il pentastellato Fumagalli.

Monica Forte, Presidente Commissione regionale Antimafia: “Un disastro annunciato l’incendio nell’area ex Snia. Un sopralluogo effettuato nel 2019 della commissione antimafia e commissione ambiente, aveva messo in luce l’accessibilità dell’area e dei capannoni sprovvisti di qualsiasi protezione o controllo. Ora ci sono precise responsabilità da individuare, non è possibile che un quantitativo di quella portata di rifiuti stoccati illegalmente, all’interno di capannoni di proprietà, non siano stati messi in sicurezza e nemmeno sia stata fatta una qualsiasi procedura per smaltirli in maniera adeguata.
L’evento incendiario di due giorni fa in un impianto di trattamento di rifiuti a Cermenate e quello nell’ex SNIA di Varedo ci riportano bruscamente ad affrontare ancora il tema mai esaurito del traffico illecito di rifiuti. Si ripropone il problema del controllo della gestione della filiera dei rifiuti come urgente e non più prorogabile. Il tema della transizione ecologica e dell’ambiente sta diventando prioritario nella politica internazionale, eppure non è mai trattato assieme al fenomeno delle criminalità ambientali, delle ecomafie, dei reati ambientali. Bisogna intervenire subito, eventi come questo non sono più tollerabili!”, conclude la Presidente Monica Forte.

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