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Vaccini: Mef, al via progetto ‘AMC’ per Paesi poveri

 Roma, 9 febbraio 2007 – E’ partito ufficialmente a Roma, il primo progetto globale per lo sviluppo di vaccini contro le malattie endemiche denominato AMC (Advanced Market Committments for vaccines), promosso nell’ambito del G7 con l’obiettivo di salvare milioni di vite nei paesi più poveri e sostenere con nuovi metodi il loro sviluppo economico.
L’Italia, capofila del progetto dal 2005, la Gran Bretagna, il Canada e la Norvegia, hanno annunciato in questa occasione il loro concreto impegno finanziario per attivare lo specifico sviluppo del vaccino contro il virus del pneumococco.

L’ITALIA E’ IL PRIMO CONTRIBUTORE PARTECIPA ANCHE LA BILL & MELINDA GATES FOUNDATION

Salvare milioni di vite nei paesi più poveri del mondo. E’ questo l’obiettivo del progetto AMC for Vaccines che oggi, nel corso di una cerimonia presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze a Roma, vede un primo gruppo di Paesi donatori – Italia, Regno Unito, Canada, Norvegia e Russia – annunciare il loro impegno a finanziare lo sviluppo di un nuovo vaccino contro lo pneumococco, batterio responsabile della morte di oltre 1 milione di bambini ogni anno.
Per lanciare ufficialmente l’iniziativa sono intervenuti a Roma, oltre al Ministro dell’Economia e delle Finanze Tommaso Padoa-Schioppa e al Ministro della Salute Livia Turco, il Cancelliere dello Scacchiere britannico Gordon Brown, il Ministro delle Finanze canadese James M. Flaherty, il Presidente della Banca Mondiale Paul Wolfowitz e, in rappresentanza dei governi norvegese e russo, il Consigliere speciale alla Presidenza Tore Godal e l’Ambasciatore Yuri Isakov; hanno partecipato, inoltre, il Presidente del "Comitato indipendente degli esperti AMC" Heatherwick Ntaba, il Ministro della Sanità del Ghana Courage Emmanuel K. Quashigah e il Segretario generale del "Gavi Alliance" Julian Lob-Levyt.
L’importanza e l’interesse internazionale riscontrati dal progetto AMC sono stati avvalorati dall’intervento di Sua Maestà la Regina Rania Al-Abdullah di Giordania, membro del board del "Gavi Fund" e Difensore Emerito per i Bambini dell’Unicef. La sua partecipazione sottolinea come l’impegno e la generosità delle economie più avanzate possano dar vita a programmi concreti e di grande efficacia nell’interesse dei più deboli.
L’investimento complessivo per il vaccino contro il pneumococco coinvolgerà, nel suo assetto finale, risorse pari a 1,5 miliardi di dollari. L’Italia è il primo contributore con un impegno finanziario per 635 mln di dollari; il Regno Unito partecipa con 485 milioni di dollari, con 200 milioni il Canada e la Russia con 80 milioni; la Norvegia contribuità con 50 milioni. Infine, la Bill & Melinda Gates Foundation donerà 50 milioni di dollari.
Il vaccino contro lo pneumococco che sarà prodotto attraverso l’AMC sarà di nuova generazione e permetterà di coprire le più recenti esigenze di protezione immunitaria riscontrate nei paesi meno sviluppati. Il progetto pilota lanciato oggi consentirà di vaccinare nel tempo fino a circa 70-100 milioni di persone e già entro il 2030 potrà salvare quasi 5 milioni e mezzo di vite.
Per il Ministro dell’Economia e delle Finanze Tommaso Padoa-Schioppa "L’AMC è un approccio assolutamente innovativo che coniuga strumenti di mercato e intervento pubblico, che apre nuove frontiere al finanziamento della lotta contro la povertà e le malattie endemiche". "L’iniziativa AMC for Vaccines compie oggi un passo importantissimo. Progetti internazionali come questo permetteranno di salvare milioni di vite umane e dimostrano come lo sviluppo possa e debba coniugarsi con l’esigenza di equità e di garanzie per un futuro migliore per i paesi più poveri".
Il progetto AMC for Vaccines, muove così un passo decisivo per lo sviluppo della ricerca e produzione di vaccini contro malattie endemiche che ogni anno uccidono milioni di persone, soprattutto bambini, nelle aree più povere del mondo. L’Italia è sin dal 2005 capofila dello sviluppo di questo progetto che è stato poi adottato sia nell’ambito del G7 che del G8.
Lo sviluppo dei vaccini per alcune malattie infettive (come lo pneumococco, la malaria, il papilloma-virus) è ritardato non solo da motivi scientifici ma anche dalla carenza di specifici investimenti del settore privato, che non ha incentivo a dedicare sufficienti risorse finanziarie per le necessarie ricerche e produzioni.
L’AMC permette di creare questi incentivi: i paesi donatori si impegnano all’acquisto dei nuovi vaccini, una volta che essi vengano scoperti e certificati come efficaci da un panel di esperti. Le imprese sono così motivate a impegnarsi ulteriormente e più velocemente nella ricerca e sviluppo dei vaccini contro le malattie individuate dal gruppo di esperti indipendenti nell’ambito dell’AMC.
La realizzazione e la distribuzione dei vaccini nelle aree del mondo colpite dalle malattie endemiche permetterà non solo la drastica riduzione della mortalità infantile ma anche nuove prospettive per le economie dei paesi beneficiari che avranno, grazie al progetto AMC, intere generazioni di giovani pronti a crescere e a contribuire allo sviluppo dei loro paesi.
Nel corso della giornata i promotori dell’iniziativa sono stati ricevuti in udienza da Sua Santità Benedetto XVI.

COME FUNZIONANO GLI AMCs
– I donatori prendono l’impegno (Advance Market Committment), legalmente vincolante, a finanziare l’acquisto di un numero prefissato di dosi del vaccino non ancora disponibile, ad un prezzo garantito, a condizione che esso venga scoperto, sviluppato, certificato come efficace da un organo scientifico (l’Independent Assessment Committee) e domandato dai paesi beneficiari.
– I donatori si impegnano ad acquistare, a un prezzo predeterminato un numero di dosi dei vaccini che rispondono ai requisiti medici: non un unico prodotto, quindi, ma qualsiasi vaccino che risponda ai requisiti, in modo da lasciare incentivi per lo sviluppo di nuovi e migliori vaccini, proprio come avviene nel mercato non sovvenzionato.
– Il prezzo pagato per ciascuna dose e il numero di dosi che i donatori si impegnano ad acquistare a tale prezzo sono fissati in modo da rendere profittevole l’investimento in ricerca della casa (o delle case) farmaceutiche che riescono a scoprire e produrre vaccini che soddisfino i requisiti fissati.
– Le case farmaceutiche che beneficiano del sussidio dei donatori si impegnano a fornire ai paesi beneficiari (una volta esaurito il sussidio perché è stato acquistato il numero di dosi previsto dall’AMC ) il vaccino a un prezzo prossimo al costo marginale in modo che le campagne di immunizzazione possano continuare con costi abbordabili anche per i paesi più poveri.
– Un segretariato snello si occupa della gestione amministrativa e legale dell’iniziativa; la parte finanziaria, di raccolta dei finanziamenti prima e di erogazione dei contributi poi, verrebbe gestita dalla Banca Mondiale; l’acquisto materiale dei vaccini verrebbe gestito dal GAVI, che è già operativo in questo settore per i vaccini già esistenti (ad esempio: difterite o morbillo).

Redazione + agenzie

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