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Cesano, il Comitato No al Nuovo Municipio si appella ai cittadini

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 22 novembre 2007 – A rompere il silenzio politico sulla vicenda in merito al si o no al  Nuovo Municipio è il Comitato No Municipio.  Dopo lo shock subito da tutti in quella sottospecie di assemblea pubblica, nel corso della quale, non è stato fatto capire niente, dove non c’erano i cittadini, si ritorna a parlare  sul da farsi.

Il comitato "No Municipio", che ha raccolto 1431 voti, intitola "1431 volte NO AL NUOVO MUNICIPIO il suo comunicato di ieri e si appella ai cittadini affinchè vengano in consiglio comunale, quando si discuterà della petizione da loro presentata. Petizione accolta dal Sindaco per legge, come già scritto da noi, nell’articolo correlato.

Comunque, ecco, il comunicato integrale del Comitato, dove si evince, che la posizione non è cambiata:

"L’iniziativa ha fatto conoscere la questione, prima nota solo agli “addetti ai lavori”, a gran parte della cittadinanza.
Il 25 ottobre abbiamo depositato la petizione firmata in Comune, come prevede il regolamento, chiedendo che si proceda con i passaggi previsti, in Giunta e in Consiglio Comunale.
Vogliamo ribadire le ragioni del no:
1) a Cesano non c’è alcun bisogno di un ulteriore palazzo comunale, perché gli spazi attuali solo più che sufficienti, anche a detta dei lavoratori; con il previsto rifacimento della palazzina di via Kennedy si recupereranno nuovi spazi ad uso pubblico;
2) la spesa prevista per il nuovo municipio (€ 4.800.000) è elevatissima e costringerebbe ad un nuovo onerosissimo indebitamento, in un momento in cui si reclama la riduzione dei costi della politica e più sobrietà nella gestione delle risorse pubbliche;
3) il nostro territorio è già fortemente urbanizzato, dopo gli interventi edilizi recenti e quelli in corso, e non è proprio il caso di consumare i pochi spazi ancora liberi con una nuova costruzione, piccola o grande che sia.
Le risposte del Sindaco, durante l’assemblea pubblica del 26 ottobre sono state alquanto deludenti.
Ha ribadito quanto sta ripetendo da molto tempo “ il nuovo municipio va fatto perché è un impegno preso già negli anni 1999/2000”, posizione che non tiene conto che nel frattempo nelle sedi di via Pogliani e via Vespucci sono stati realizzati dei lavori significativi.
Ai rilievi sugli elevati costi dell’opera, ha risposto che l’Amministrazione può indebitarsi ancora per 9 milioni di euro. A questa risposta ci permettiamo di ribadire che i debiti vanno pagati e che i tassi dei mutui sono in continua crescita. Inoltre sarebbe bene che un Ente pubblico si indebitasse il meno possibile (come farebbe una sana famiglia), soprattutto se l’indebitamento avviene per sostenere spese inutili.
Solo marginalmente il Sindaco ha fatto cenno alle firme raccolte, dichiarando che ne terrà conto, ma non esplicitandone il come. A nostro parere l’unico modo per tenerne conto è di non procedere nella costruzione del nuovo municipio.
Si dice da più parti che l’area in questione deve essere riqualificata e valorizzata essendo stata ceduta dalla Sacra Famiglia in cambio degli elevati oneri di urbanizzazione che avrebbe dovuto pagare.
Noi ci permettiamo di dire che valorizzazione di un’area non è sinonimo di costruzione e di solo calcolo in termini monetari o patrimoniali.
Come suggerito da molti cittadini, e proposito nella nostra petizione, l’area potrebbe avere un uguale o più alto valore se destinata a verde attrezzato (con parco giochi) e a parcheggio pubblico, assumendo così un elevato valore ambientale e di fruizione per tutta la cittadinanza.
Ribadiamo che non vi è alcuna ragione per rinunciare alla nostra mobilitazione per continuare a dire no alla realizzazione del nuovo municipio.
In caso di conferma alla scelta di procedere alla costruzione del nuovo municipio, saremo pronti ad altre iniziative, fino alla richiesta di un referendum popolare.
Invitiamo fin d’ora le cittadine e i cittadini firmatari ad essere presenti in Consiglio Comunale quando ci sarà la discussione della petizione.
Ed attendiamo l’evoluzione degli eventi… "

Vittorio Aggio

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