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Lombardia. Montevecchia e pineta Appiano G. e Tradate nuovi parchi naturali

(mi-lorenteggio.com) Milano, 27 marzo 2008 – Il Consiglio regionale ha approvato l’istituzione di due nuovi parchi naturali: il parco naturale della pineta di Appiano Gentile e Tradate, tra le province di Como e Varese, e il parco naturale di Montevecchia e della Valle del Curone, in provincia di Lecco. Oltre alla nascita di queste due nuove zone di particolare tutela, sono stati anche ampliati i confini del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
Il parco della pineta di Appiano Gentile e Tradate

Il parco naturale abbraccia un’area di 4.828 ettari caratterizzata da un’elevata biodiversità animale e vegetale, con la presenza di elementi biologici e fisici di rilevanza naturalistica, conservazionistica, ambientale e paesaggistica di livello regionale. Di quest’area fa parte anche il "Sito di Importanza Comunitaria Pineta pedemontana di Appiano Gentile".
Nel territorio del parco sono state censite 7 specie di anfibi, 8 specie di rettili, 52 specie di uccelli durante il periodo riproduttivo e 12 specie di mammiferi. Da un punto di vista forestale il parco comprende il complesso boschivo di maggiore dimensione di tutta l’area di alta pianura, con una presenza estesa di pino silvestre puro o misto con castagno, farnia, carpino, betulla, olmo e acero.
È inoltre da ritenersi interessante la localizzazione di numerose aree umide, intese quali pozze e laghetti, per la particolare rilevanza ambientale ma anche storico testimoniale che hanno nell’ambito del territorio del parco.

Il parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Il parco naturale si estende su una superficie di oltre 2.000 ettari e comprende gli ambiti di elevato significato naturalistico-ambientale, le aree prevalentemente agricole, gli insediamenti e i nuclei rurali di minori dimensioni. Lo scopo è la tutela del paesaggio collinare forestale tipico di questa zona.
Obiettivi particolari sono: conservare ed incrementare la biodiversità, le potenzialità naturalistiche, ecosistemiche e paesaggistiche del territorio; promuovere la conservazione e la riqualificazione del paesaggio agricolo tradizionale e dei suoi valori culturali e naturalistici, e quindi delle attività agricole ad esso correlate; promuovere e disciplinare la fruizione dell’area ai fini sociali, culturali, educativi, ricreativi e scientifici; difendere e ricostituire gli equilibri idrologici e l’assetto idrogeologico.

L’ampliamento del parco regionale coinvolge i Comuni di Sirtori, Perego, Rovagnate, Olgiate Molgora, Merate, Lomagna per una superficie di oltre 325 ettari che portano il totale dell’estensione del parco regionale a 2.745 ettari.

Redazione

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