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Assago. Il Sindaco si dimette, presto un commissario

(mi-lorenteggio.com) Assago, 14 ottobre 2008 –  Mentre l’altra sera, con l’incontro pubblico tenuto dalle forze politiche  di centro destra, che si presenteranno con una lista unitaria alle prossime elezioni amministrative di Assago, è stata lanciata ufficialmente la candidatura di Graziano Musella alla carica di sindaco di Assago, in maggioranza succedeva tutt’altro. 

Presenti all’incontro erano Mario Burgazzi, Paolo Toselli (entrambi di Forza Italia-PdL), Eugenio Pasquinucci (Alleanza Nazionale-PdL), Gabriele Pagliuzzi (Destra Liberale), Giuseppe Montagna (Lega Nord) e Alberico Magliano (UDC). Gradito ospite, il sindaco di Buccinasco, Loris Cereda.

Alla presenza di un folto pubblico, i relatori hanno illustrato i valori comuni che hanno portato a questa forte alleanza politica e le linee guida che la coalizione seguirà, in caso di successo alle elezioni: attenzione ai bisogni sociali delle fasce di popolazione meno protette, priorità alla risoluzione dei problemi di viabilità e della sicurezza. 

Mentre,  Domenico Raimondo, oggi nel PD, ma, eletto nelle liste della Margherita, secondo il quotidiano "Libero", è stato ricevuto in Prefettura, a Milano, dove ha reso nota la propria intenzione di lasciare la poltrona più alta del municipio assaghese. Raimondo avrebbe chiesto al Prefetto Gian Valerio Lombardi di assicurare alla città "un commissario in gamba", che possa traghettare la città verso elezioni. La formalizzazione delle dimissioni è attesa per lunedì.

L’antefatto principale: lo scorso martedì 21 ottobre, le opposizioni alla Giunta di centrosinistra di Assago, tra le quali Forza Italia-Popolo della Libertà rappresenta la componente trainante, hanno sconfitto la maggioranza, bocciando il Piano di Governo del Territorio presentato dal sindaco Raimondo (PD).

Biografia

Domenico Raimondo, calabrese di Zagarise (Cosenza), 51 anni compiuti ieri, è sposato e ha due figli. Lavora ad Assago dal 1987, dove come commercialista. Conosciuto con l’appellativo "Mimmo", ha militato in tra le fila del Partito Popolare Italiano. Ha poi ottenuto la carica di coordinatore della Margherita assaghese. E’ stato eletto sindaco nel 2004, in rappresentanza della Lista Civica di centrosinistra "Uniti per Assago". Due le parole parole d’ordine con le quali ha dichiarato di voler governare: "Trasperenza e partecipazione". "Lavoreremo molto per costruire quelle condizioni, assenti all’interno dell’ Ente, necessarie per avviare i processi partecipativi che trovano la loro espressione nel progetto ‘Noi di Assago, laboratorio di partecipazione’", aveva dichiarato all’inizio del mandato. Incarico che ora restituisce alle urne. E in città il Popolo delle Libertà già esulta con manifesti e volantini che sottolineano la crisi della maggioranza.

 

V. A.

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