(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 marzo 2010 – Anche quest’anno Simona Ventura sfodera le sue abilità di conduttrice televisiva in una nuova versione del programma: “L’isola dei famosi”.
Il successo del reality si riconferma grazie alla determinazione di un cast registico che ormai da anni porta avanti questo progetto televisivo.
La novità del prodotto trae ispirazione direttamente da una bizzarra idea inglese: si tratta dell’adattamento italiano del format “Survivor”, ideato dall’inglese Charlie Persons, lanciato in Svezia nel 1997 dalla Strix e rilanciato in Usa dalla CBS.
Lo scopo centrale del gioco prevede una lunga prova di resistenza da parte degli isolani, che attraverso scarse condizioni igienico sanitarie, incrementate dalla ristrettezza di cibo e acqua, si sfidano in una vera e propria lotta alla sopravvivenza.
E così attraverso le stravaganze di concorrenti che riscoprono il loro lato più selvaggio, si dà vita ad un reality che ancora oggi riscuote un grande successo.
Le qualità vincenti sono sicuramente: la determinazione, una sana e robusta costituzione ed un equilibrio psico-fisico che non alteri la serenità del gruppo.
Eppure la quiete della squadra spesso rischia di cadere nel volgare degenerando in discussioni animate, più facilmente identificabili in un tentativo di aumento degli ascolti televisivi, che in una vera e propria reazione emotiva.
Ma come si dice il fine giustifica i mezzi, la stessa Ventura contribuisce alla buona riuscita di questa edizione, conquistando i telespettatori attraverso la sua grinta e i suoi abiti cangianti.
Tra i profili più rappresentativi dell’isola quest’anno spicca l’esibizionismo culturale di Aldo Busi, la genuinità di Federico Mastrostefano e il caratterino di Loredana Lecciso.
Affiliamo le lance dunque e immedesimiamoci nella natura più selvaggia, dove l’imperturbabilità dell’uomo moderno si arrende dinnanzi alla forza della natura più primitiva.
Caterina Licata