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Lombardia. Il presidente Roberto Formigoni convoca gli stati generali dell’economia e del lavoro

(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 aprile 2010 – L’analisi approfondita della situazione economica e occupazionale della Lombardia, una verifica puntuale sull’efficacia delle misure anti-crisi decise dalla Regione tra 2009 e 2010 e le proposte di nuovi interventi di sostegno a favore di tutti i settori produttivi per creare nuovi posti di lavoro.
Sono questi i punti all’ordine del giorno degli "Stati generali dell’economia e del lavoro", convocati dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per venerdì 23 aprile alle 14.30.
Sono dunque le iniziative per uscire dalla crisi e rilanciare l’occupazione i temi centrali dell’agenda del presidente Formigoni per i prossimi giorni.
E’ stato lo stesso Formigoni ad annunciare oggi tre appuntamenti in calendario la prossima settimana su questo versante, tra cui appunto gli "Stati generali dell’economia e del lavoro".
"Pur essendo in attesa della proclamazione ufficiale dei risultati elettorali – ha spiegato – ci sono alcune urgenze che non possono attendere oltre". Formigoni ha parlato di "massimo rispetto per il lavoro della Magistratura che sta facendo le
dovute verifiche e svolgendo procedure complesse" ma "ci sono campi che non possono più attendere".
Sempre in tema di economia e più in particolare sul versante della semplificazione, Formigoni ha annunciato per mercoledì 21 aprile alle 14.00 l’insediamento della task force "zero burocrazia"; si terrà invece lunedì 19 alle 10.30 il Tavolo Lombardia che coordina la realizzazione delle infrastrutture per Expo.

STATI GENERALI – All’appuntamento sono stati invitati tutti i soggetti protagonisti del mondo economico e imprenditoriale: le banche (Abi, Mediolanum, Banca Nazionale del lavoro, Banca Popolare di Milano, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo,
Unicredit, Banca Popolare di Sondrio, Ubi e Banco Popolare); le organizzazioni imprenditoriali (industria, agricoltura, piccole imprese, artigianato); le Camere di Commercio; i sindacati; alcune imprese singole (circa 70) tra cui Vodafone, Impregilo, Techint, STMicroelectronics.
"Ho deciso di convocare questo incontro – ha spiegato Formigoni – per fare il punto sulla situazione economica e verificare l’efficacia delle azioni messe in campo dalla Regione tra il 2009 e il 2010: 1,5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, 1,4
miliardi di sostegno alle imprese in particolare per il credito, l’innovazione e l’internazionalizzazione e 200 milioni stanziati a gennaio con il pacchetto fiducia". A questo si aggiunge l’obiettivo di "definire nuove forme di sostegno sia da intraprendere come Regione, sia da proporre al Governo", in tutti i settori produttivi per creare nuovi posti di lavoro.

TASK FORCE ZERO BUROCRAZIA – Il presidente insedierà mercoledì 21 la task force "zero burocrazia", che risponderà direttamente allo stesso Formigoni e che ha l’obiettivo di "semplificare e ridisegnare da zero tutte le procedure amministrative". Per questo motivo, fanno parte della task force, insieme ai dirigenti regionali, i appresentanti di Confindustria e API, le organizzazioni dell’artigianato, dell’agricoltura e del commercio, i sindacati, le cooperative, la Compagnia delle Opere, l’Abi, l’Anci, l’Upl, le Camere di Commercio e Unioncamere.
La task force è chiamata a produrre proposte in tre direzioni: non solo sul fronte della Regione ma anche nei confronti del Governo e dell’Unione europea.

TAVOLO LOMBARDIA – All’ordine del giorno del Tavolo Lombardia, l’esame dei contenuti del dossier di registrazione della candidatura per l’Expo al BIE, frutto del lavoro degli ultimi mesi, e la verifica sullo stato di avanzamento delle opere
necessarie alla realizzazione dell’evento. Sono stati invitati al Tavolo il Governo (Presidenza del Consiglio e Ministeri Economia e Finanze, Sviluppo economico, Difesa, Beni e Attività culturali, Infrastrutture e Trasporti, Turismo, Ambiente e
Affari esteri), la società Expo, il Comune e la Provincia di Milano, le Camere di Commercio e Unioncamere, Anci, Upl e Comuni di Rho e Pero.

V.A.

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