Milano, 7 maggio 2010 – Si è tenuta questa mattina a Dakar, città che festeggia 36 anni di gemellaggio con Milano, alla presenza di Abdoulaye Wade, Presidente della Repubblica del Senegal, e dell’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, l’inaugurazione di “Dak’Art”, la nona edizione della Biennale dell’Arte contemporanea africana che si concluderà il 7 giugno.
“L’integrazione sociale oggi più che mai passa attraverso l’interrogazione culturale, perché mantenendo le differenze si possono annullare le distanze – spiega l’assessore Finazzer Flory -. Questo è il miracolo laico dell’arte. Ecco perché i 28 interessanti artisti in mostra a Dakar esporranno, il prossimo anno, a Milano non solo al PAC, ma anche, con un gruppo di giovani artisti emergenti, in periferia, in via Padova e al Parco Trotter ”.
Uno degli obiettivi della Biennale, infatti, è di favorire la circolazione degli artisti e delle opere in Africa e nel mondo. “Non una semplice mostra, dunque, – dichiara l’assessore – ma un momento di confronto, dibattito e spettacolo per riflettere sull’arte africana, sulle problematiche di tutto il Continente, per governare con la cultura i nostri valori inderogabili, come la libertà artistica, nel pieno rispetto delle nostre reciproche storie e tradizioni”.
Quest’anno il tema scelto è “Retrospettive e prospettive: 20 anni d’arte contemporanea” ed è affrontato da 28 artisti provenienti da 16 paesi africani.
"Dal punto di vista culturale la chance di Milano sulla scena internazionale è la sua capacità di accogliere il ‘diverso’, l’’altro’, lo
‘straniero’ e farlo diventare un fattore di sviluppo, di progresso per tutti, pur conservando l’identità cittadina. Nella realizzazione della mostra del prossimo anno verranno coinvolti anche tutti i corpi consolari dei Paesi dei diversi artisti. Recuperare il rapporto con le città gemellate – conlcude Finazzer Flory – mi sembra strategico non solo dal punto di vista culturale ma anche in prospettiva dell’Expo 2015”.
Redazione